"The demon joke" su Deezerbenvenuti a un nuovo episodio della consueta rubrica "i report live di Squall".
locale assolutamente indecente, nonostante la buona fama, forse va bene per i concertini di chitarra acustica e kazoo, ma come cazzo sperate di avere una buona acustica con
il soffitto a cassettoni e i cazzo di lampadari in vetro.
volumi sparati as usual a bomba, all'inizio ero a qualche metro dal palco e facevo fatica a sentire la batteria, tantomeno la voce immezzo al pasturone di frequenze che rimbalzavano in ogni dove (mi ha ricordato molto quando vidi i Marnero in un garage nella campagna riminese); dopo i primi due pezzi (che tra l'altro secondo me sono tra i migliori di tutto l'album) hanno cominciato a bilanciare un po' meglio, poi sono scalato a metà sala e ho potuto distinguere un po' meglio gli strumenti.
la
setlist ovviamente incentrata sul nuovo disco, con qualche vecchia gloria nel mezzo; "Build us a rocket then" sola è valsa un concerto intero, hanno semplicemente tirato giù il locale, il tiro rispetto agli altri pezzi era talmente evidente che alla fine Vennart fa "cazzo, sto pezzo spacca veramente".
erano solamente in quattro: lui, Durose e Ingram più un batterista che sembra uscito da X-Factor ma che sa il fatto suo, Vennart ha candidamente ammesso che non avevano soldi per il quinto elemento, e ogni tanto tra un pezzo e l'altro dovevano indugiare un po' per permettere il cambio di attrezzature; Ingram che passa dalla tastiera alla chitarra e al basso (è un fottuto fixer melodico vivente), Durose pure si improvvisa bassista all'occorrenza... mi hanno dato un'impressione un po' malinconica, come tre musicisti che una volta avevano una buona base di fan e riempivano locali ben più grandi, costretti a ripartire dal basso e arrangiarsi come possono (avevano 2/3 tizi che li aiutavano sul palco a malapena, il soundcheck se lo son fatti da soli); un vero peccato perchè la classe degli Oceansize c'è ancora tutta.
gioppy io ti consiglio, se non li conosci, l'ultimo degli Oceansize
"Self-preserved while the bodies float up", ma pure "Frames" (più facile da approcciare) e poi i precedenti.
you rocket building cunt.