Rivelazione dell'anno?
Ho perso la testa per questi, ve lo dico, entrano dritti nella cerchia abbastanza ristretta delle band che considero "speciali".
Non so spiegare lucidamente quale sia il motivo, ma la loro musica mi smuove qualcosa dentro, mi tocca.
Il nome della band deriva dal poema omonimo di James Shirley, drammaturgo inglese del 1600, che ci ricorda che un unico destino accomuna tutti gli uomini e che tale destino è la morte (memento mori, o, come direbbe rabe, moriremo tutti gonfi).
Di cosa parleranno mai le loro canzoni?
Di morte ovviamente.
Ma anche di amore (
All of life in all the worlds depends on this | One kiss | One sweet kiss), di memoria e di eredità (
Who will remember us when we're gone?| Who will sing our song?| Who will bear this torch?| Who will keep the flame?| Who will bear our name?)
La malinconia pervade tutto, ma c'è anche battagliera fierezza e dignità.
Il cantante, lo so
Me lo avete criticato. Legittimamente.
Eppure per me è perfetto.
Spesso sopra le righe, a tratti anche sgraziato, ma deve esserlo, vi sta urlando addosso la verità, e la verità non è pulita, non è piacevole.
This is a song about do whatever you do, and doing it well, because when you're gone, you're gone forever