Sarei tentato di mandarti a fare in culo, come riassunto per l'enormità delle cazzate che hai scritto, dimostrando delle due l'una, o non hai letto quello che ho scritto, o peggio l'hai letto e non l'hai capito.Phantom ha scritto: Una manciata di criticità nel tuo discorso:
1) mi pare che al solito la questione divenga delicata giusto se lo stupratore è italiano e fa comunque storcere il naso che un ipotetico reato possa essere etichettato come cazzata se a commetterlo è un addetto alla sicurezza pubblica;
2) mi pare intellettualmente scorretto che il tuo discorso neghi o minimizzi il ruolo sociale della divisa nell'analisi della situazione;
2) mi fa cadere le braccia che le argomentazioni con cui si delimita la delicatezza della questione siano frutto della consueta mentalità maschilista. Al netto di sentenze leggi dei vari ordinamenti ecc. mi pare un assurdo, oggi, sostenere che la donna di turno debba esprimere il proprio diniego al rapporto in un numero infinito di varianti per dare inequivocabilmente addito di non essere una che gode scampando l'etichetta di puttana;
3) fa pena il doppio standard di valutazione riservato al dipendete pubblico a seconda che porti o meno le stellette, chissà come mai quando c'è di mezzo una divisa la furia che di solito denota gli attacchi ai "parassiti statali" evapora seduta stante...
4) varie ed eventuali che certamente ho perso per strada.
Ma vado per punti:
1) Non mi sembra di aver fatto alcun distinzione di razza o di etnia o di nazionalità. Quando ho parlato di cazzata in riferimento ai carabinieri era in senso dispregiativo, non nel senso di attenuare la loro posizione. Hanno fatto una CAZZATA IMMANE perchè quando sei in servizio, A PRESCINDERE DA QUALSIVOGLIA CONSENSO, tu certe cose non le puoi fare perchè sono PROIBITE. Ti è claro il concetto?
2) Dove avrei sminuito cosa? Se rileggi il punto 1 ritengo la divisa una sorta di aggravante.
3) Se la società è maschilista (ammesso che lo sia) io che colpa ne ho? Se poi ti riferisci al "vis puella gratae", ti svelo un segreto, è una discussione superata da tempo immemore, sul piano giuridico, e una delle sue avversarie più feroci è stata la giudice di forum TINA LAGOSTENI BASSO. L'ho citata per darvi il senso di come si sia evoluta la questione nel corso degli anni. Questione che, sebbene superata, poneva al centro il problema del consenso.
4) Doppio standard di valutazione? ma dove? Sei ubriaco?
5) No caro, tu ti sei perso tutto. Rileggi. Anzi leggi, che mi sa che pure un Raven avrebbe capito.