Re: È morto Silvio Berlusconi
Inviato: 8 luglio 2023 12:06
A me fanno girare le palle quelli che in televisione dicono che "è stata una figura fondamentale del nostro paese".
L’espressione “una figura fondamentale della vita del nostro paese” nasconde il fatto che anche la distinzione in negativo è un modo per essere fondamentale.
Per quanto mi riguarda si tratta del peggior politico italiano dopo Mussolini e la ragione principale dello scadimento della vita pubblica e politica di questo paese.
Ha promosso l’idea della “competenza esportabile”, ossia l’erratissima idea che una persona capace in un campo lavorativo o professionale sia altrettanto valido in un altro. “Se ha fatto i soldi come imprenditore allora sarà capace come politico!” Di passo in passo ha giustificato la proiezione mentale che tutti possano fare tutto e parlare di tutto, vista l’idea di democrazia scadente che ha promosso. “Libertà” che non vuol dire un cazzo e che poi ha partorito quasi il suo contrario, “L’uno vale uno” perché tanto non conta la professionalità e la serietà solo i tuoi successi (eventuali poi).
Ha involgarito e fatto scadere il dibattito pubblico attraverso quell’idea del bipolarismo “O sei con me o sei contro di me”, con la demonizzazione dell’avversario politico e il continuo dileggio canzonatorio, quello che al culmine lo ha portato ad espressioni disgustose verso tutti (Rosi Bindi più bella che intelligente, Schulz kapò, Merkel culona inchiavabile ecc.), generando a sua volta una schiera di oppositori ancora peggiori.
Di seguito a questo è il padre nobile del populismo becero, sia per quanto riguarda la sua persona (“è simpatico, racconta le barzellette, gli piace la figa, Apicella ecc.) che per le proposte politiche sempre al rilancio assurdo e demagogico, inaugurando il voto di pancia di creduloni e purtroppo anche di disperati. Praticamente l’incarnazione dei difetti di noi italiani, non da migliorare e rifuggire ma da promuovere in via empatica: guascone, scorretto per convenienza, mentitore, sessista, volgare, del tutto parziale e inadatto a ricoprire certi ruoli. Che poi a fasi successive abbiamo pagato con crisi di governo ed economiche pazzesche, facendo poppare i Monti del caso. Senza considerare che ha introdotto alla politica una serie di personaggi grotteschi e squallidi, un serraglio che ci portiamo avanti ancora oggi e che poi ha aperto la strada a gente come Meloni, Salvini e Grillo (anche se lì la genesi è un po’ diversa).
Ha imbarbarito questo paese con un’idea di intrattenimento e leggerezza che ha generato uno scadimento culturale senza precedenti, tra facile esposizione mediatica e contenuti davvero beceri. Tutti i santi giorni per 30 anni, con programmi mentalmente terrificanti che tirano fuori il peggio dell’essere umano con la scusa dell’occhio aperto e giornalistico sulla realtà senza filtri, con un comparto informazione devastante per pochezza e integrità. Schiere e schiere di giovani cresciuti con l’idea che apparire sia meglio dell’essere e che per avere successo non sia necessario lavorare e studiare.
Come effetto collaterale questo nemico implacabile e potentissimo ha generato un appiattimento dell’opposizione e soprattutto della sinistra, fissata su base ideologica su base polemica e incapace di esprimere una classe dirigente adatta ad opporsi alla personalità di Berlusconi. Con i risultati che vediamo.
Ora, io capisco la pietas verso la morte di uomo ma, concretamente, stiamo parlando di una persona anziana di 86 anni che è morta per una malattia fulminante, è qualcosa che dispiace ma ha fatto ed avuto obiettivamente una vita lunga e in salute, arrivando a un’età ragguardevole.
Certo mi fanno ridere certi destrorsi che non fanno una piega per bambini ed esseri umani sprofondati nel mediterraneo e s’indignano per la mancanza di ipocrisia di gente che Berlusconi l’ha sempre detestato e che non è prona alla santificazione di uno che, praticamente, per 30 anni ha peggiorato la vita di tutti noi.
L’espressione “una figura fondamentale della vita del nostro paese” nasconde il fatto che anche la distinzione in negativo è un modo per essere fondamentale.
Per quanto mi riguarda si tratta del peggior politico italiano dopo Mussolini e la ragione principale dello scadimento della vita pubblica e politica di questo paese.
Ha promosso l’idea della “competenza esportabile”, ossia l’erratissima idea che una persona capace in un campo lavorativo o professionale sia altrettanto valido in un altro. “Se ha fatto i soldi come imprenditore allora sarà capace come politico!” Di passo in passo ha giustificato la proiezione mentale che tutti possano fare tutto e parlare di tutto, vista l’idea di democrazia scadente che ha promosso. “Libertà” che non vuol dire un cazzo e che poi ha partorito quasi il suo contrario, “L’uno vale uno” perché tanto non conta la professionalità e la serietà solo i tuoi successi (eventuali poi).
Ha involgarito e fatto scadere il dibattito pubblico attraverso quell’idea del bipolarismo “O sei con me o sei contro di me”, con la demonizzazione dell’avversario politico e il continuo dileggio canzonatorio, quello che al culmine lo ha portato ad espressioni disgustose verso tutti (Rosi Bindi più bella che intelligente, Schulz kapò, Merkel culona inchiavabile ecc.), generando a sua volta una schiera di oppositori ancora peggiori.
Di seguito a questo è il padre nobile del populismo becero, sia per quanto riguarda la sua persona (“è simpatico, racconta le barzellette, gli piace la figa, Apicella ecc.) che per le proposte politiche sempre al rilancio assurdo e demagogico, inaugurando il voto di pancia di creduloni e purtroppo anche di disperati. Praticamente l’incarnazione dei difetti di noi italiani, non da migliorare e rifuggire ma da promuovere in via empatica: guascone, scorretto per convenienza, mentitore, sessista, volgare, del tutto parziale e inadatto a ricoprire certi ruoli. Che poi a fasi successive abbiamo pagato con crisi di governo ed economiche pazzesche, facendo poppare i Monti del caso. Senza considerare che ha introdotto alla politica una serie di personaggi grotteschi e squallidi, un serraglio che ci portiamo avanti ancora oggi e che poi ha aperto la strada a gente come Meloni, Salvini e Grillo (anche se lì la genesi è un po’ diversa).
Ha imbarbarito questo paese con un’idea di intrattenimento e leggerezza che ha generato uno scadimento culturale senza precedenti, tra facile esposizione mediatica e contenuti davvero beceri. Tutti i santi giorni per 30 anni, con programmi mentalmente terrificanti che tirano fuori il peggio dell’essere umano con la scusa dell’occhio aperto e giornalistico sulla realtà senza filtri, con un comparto informazione devastante per pochezza e integrità. Schiere e schiere di giovani cresciuti con l’idea che apparire sia meglio dell’essere e che per avere successo non sia necessario lavorare e studiare.
Come effetto collaterale questo nemico implacabile e potentissimo ha generato un appiattimento dell’opposizione e soprattutto della sinistra, fissata su base ideologica su base polemica e incapace di esprimere una classe dirigente adatta ad opporsi alla personalità di Berlusconi. Con i risultati che vediamo.
Ora, io capisco la pietas verso la morte di uomo ma, concretamente, stiamo parlando di una persona anziana di 86 anni che è morta per una malattia fulminante, è qualcosa che dispiace ma ha fatto ed avuto obiettivamente una vita lunga e in salute, arrivando a un’età ragguardevole.
Certo mi fanno ridere certi destrorsi che non fanno una piega per bambini ed esseri umani sprofondati nel mediterraneo e s’indignano per la mancanza di ipocrisia di gente che Berlusconi l’ha sempre detestato e che non è prona alla santificazione di uno che, praticamente, per 30 anni ha peggiorato la vita di tutti noi.









