DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

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nonchalance
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da nonchalance »

Cotlod ha scritto: 20 dicembre 2023 22:19 Streets non si discute! :finger:

Piuttosto: qualche anno fa è uscita la versione "narrated". Qualcuno la conosce? Devo prenderla, considerando che ho già 3 copie del disco originale?
Io l'ho sentita su Amazon Music, e due coglioni.
Però, magari, con il libretto in mano ha un po' più senso.
"Me ne frego!"

Dalla parte sbagliata della storia.

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Cotlod
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da Cotlod »

:(

Una cosa che non mi è mai andata giù di Streets è la divisione delle tracce che hanno imposto alla Atlantic, accoppianole a due a due. Mi dà l'idea di un disco trattato di merda da chi lo pubblica, quasi un dispetto.
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Cattivo_soggetto
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da Cattivo_soggetto »

Recensione direi perfetta, non ho letteralmente nulla da aggiungere. Sul disco: va beh, che ve lo dico a fare? Uno dei miei dischi della vita, uno di quelli che mi porterei dietro in un ipotetico viaggio interstellare.
Zitti, zitti, il silenzio è d'oro....

Alla fine il problema è uno solo, quando si parla di Musica: ce n'è così tanta di bella da ascoltare e così poco tempo per farlo...
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da prettyface »

Cattivo_soggetto ha scritto: 21 dicembre 2023 12:52 Recensione direi perfetta, non ho letteralmente nulla da aggiungere. Sul disco: va beh, che ve lo dico a fare? Uno dei miei dischi della vita, uno di quelli che mi porterei dietro in un ipotetico viaggio interstellare.
Grazie dell'apprezzamento. Per il resto che hai scritto, totalmente d'accordo con te. Ancora grazie. Ciao.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da Aragorn_V »

Cotlod ha scritto::(

Una cosa che non mi è mai andata giù di Streets è la divisione delle tracce che hanno imposto alla Atlantic, accoppianole a due a due. Mi dà l'idea di un disco trattato di merda da chi lo pubblica, quasi un dispetto.
Idem. Pure la mia edizione è così, e spesso mi blocca quando sto per metterlo sulla piastra. Una cosa indegna proprio

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Graz
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

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Se con l'ingresso di Marc Storace e la pubblicazione nel 1980 di "Metal Rendez-vous" i Krokus si erano avvicinati molto agli AC/DC di Bon Scott, con "𝗛𝗲𝗮𝗱𝗵𝘂𝗻𝘁𝗲𝗿" decidono di aggiornare la situazione, ingaggiando il produttore Tom Allom di priestiana tradizione. Non che il quintetto elvetico stravolga lo stile che li ha resi famosi, ma certamente si nota una malcelata voglia di confrontarsi con gli eroi della NWOBHM che stavano letteralmente cambiando le regole del business.
Ce ne parla il nostro Alessandro Ariatti nella puntata #145 di 𝗗𝗲𝗷𝗮-𝗩𝘂!

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cdf
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da cdf »

Non sapevo di quest'album più heavy metal dei Krokus, gli darò un ascolto.
Come molti, quando leggevo Krokus, leggevo subito dopo Ac/Dc e quindi non mi sono mai interessato più di tanto.
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johnny blade
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da johnny blade »

Grandi.
Li vidi nei primi anni 80 a Milano con uno zio, andavo alle medie, in realtà non ricordo forse niente..

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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

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🔴 𝗘𝗫𝗖𝗜𝗧𝗘𝗥 - 𝗛𝗲𝗮𝘃𝘆 𝗠𝗲𝘁𝗮𝗹 𝗠𝗮𝗻𝗶𝗮𝗰 (𝟭𝟵𝟴𝟯) 🔴

Il 1983 è un anno decisivo per le sorti del metal estremo e quelle diramazioni varie che prenderanno vita successivamente, evolvendosi prepotentemente fino ai giorni nostri. E non solo perché escono "Kill Em All" dei Metallica e "Show No Mercy" degli Slayer. Anzi, esattamente un mese prima dei Four Horsemen, e ben sei rispetto a Tom Araya e soci, esce un disco che, al pari degli altri due, avrà un impatto decisivo sulla scena.
Di "𝗛𝗲𝗮𝘃𝘆 𝗠𝗲𝘁𝗮𝗹 𝗠𝗮𝗻𝗶𝗮𝗰" degli Exciter ce ne parla il nostro Alessandro Ariatti nella puntata #146 di 𝗗𝗲𝗷𝗮-𝗩𝘂!

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#Exciter #heavymetalmaniac #dejavu
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da Graz »

🔴 𝗧𝗢𝗡𝗬 𝗠𝗔𝗥𝗧𝗜𝗡 - 𝗕𝗮𝗰𝗸 𝗪𝗵𝗲𝗿𝗲 𝗜 𝗕𝗲𝗹𝗼𝗻𝗴 (𝟭𝟵𝟵𝟮) 🔴

Non bastano tre dischi fantastici peraltro rilasciati in rapida sequenza come "Eternal Idol", "Headless Cross" e "Tyr" per garantire a Tony Martin il "posto fisso" con Toni Iommi ma al di là delle vicissitudini legate indissolubilmente al "banner" Black Sabbath, "𝗕𝗮𝗰𝗸 𝗪𝗵𝗲𝗿𝗲 𝗜 𝗕𝗲𝗹𝗼𝗻𝗴" merita in ogni caso di splendere di luce propria. Esattamente come 𝗧𝗼𝗻𝘆 𝗠𝗮𝗿𝘁𝗶𝗻.
Ce ne parla il nostro Alessandro Ariatti nella puntata #147 di 𝗗𝗲𝗷𝗮-𝗩𝘂!

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#TonyMartin #backwhereibelong #dejavu
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Ennio
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da Ennio »

"E ricordo, sempre perfettamente, che le preferenze del sottoscritto viravano maggiormente nei confronti di questo album rispetto allo strombazzato come-back di Ronnie James Dio alla corte di Toni Iommi."

:nono:

:finger:
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da prettyface »

Ennio ha scritto: 25 gennaio 2024 18:24 "E ricordo, sempre perfettamente, che le preferenze del sottoscritto viravano maggiormente nei confronti di questo album rispetto allo strombazzato come-back di Ronnie James Dio alla corte di Toni Iommi."

:nono:

:finger:
Eh caro Ennnio, il verbo declinato al singolare significa chiaramente che di opinione personale trattasi. La quale, come tale, può essere tranquillamente confutata. Per la cronaca, le MIE preferenze vertono ancora nel medesimo senso. Un saluto, e grazie per la lettura ed il commento. Ciao.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da cdf »

Io non sono un fan dei Black Sabbath post-Ozzy, però visti da un occhio "esterno", forse dovevano morire con Tony Martin.
A me sembra che il come back con Dio in "Dehumanizer", con quei riffoni che richiamano più il periodo con Ozzy, sia stato escogitato ad arte per quegli anni.
Si sà, sia il grunge che il groove metal erano affascinati dai Black Sabbath dei '70 e nel sottobosco death si stava creando la corrente goth/doom.
Non per fare il complottista, ma sembra che l'album del '92 sia stato fatto apposta per quel momento storico.

P.S.: poi oh, magari mi sto sbagliando...
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da Ennio »

prettyface ha scritto: 25 gennaio 2024 19:48
Ennio ha scritto: 25 gennaio 2024 18:24 "E ricordo, sempre perfettamente, che le preferenze del sottoscritto viravano maggiormente nei confronti di questo album rispetto allo strombazzato come-back di Ronnie James Dio alla corte di Toni Iommi."

:nono:

:finger:
Eh caro Ennnio, il verbo declinato al singolare significa chiaramente che di opinione personale trattasi. La quale, come tale, può essere tranquillamente confutata. Per la cronaca, le MIE preferenze vertono ancora nel medesimo senso. Un saluto, e grazie per la lettura ed il commento. Ciao.
Io amo leggere le recensioni e, non aspettandoli assolutamente più niente dalla scena attuale, la lettura delle recensioni "past" è il mio piacere assoluto.
Quindi sempre grazie a te per questa rubrica!
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da Ennio »

era "aspettandomi", ma non potevo correggere più...
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

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Graz ha scritto: 24 gennaio 2024 15:05 🔴 𝗧𝗢𝗡𝗬 𝗠𝗔𝗥𝗧𝗜𝗡 - 𝗕𝗮𝗰𝗸 𝗪𝗵𝗲𝗿𝗲 𝗜 𝗕𝗲𝗹𝗼𝗻𝗴 (𝟭𝟵𝟵𝟮) 🔴

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#TonyMartin #backwhereibelong #dejavu
Aspetta fermi tutti io questo disco non l'ho mai ascoltato :azzo
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

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🔴 𝗗𝗜𝗢 - 𝗦𝘁𝗿𝗮𝗻𝗴𝗲 𝗛𝗶𝗴𝗵𝘄𝗮𝘆𝘀 (𝟭𝟵𝟵𝟯) 🔴

Non si può assolutamente annoverare "𝗦𝘁𝗿𝗮𝗻𝗴𝗲 𝗛𝗶𝗴𝗵𝘄𝗮𝘆𝘀" nel lotto dei "must" targati Ronnie James Dio, piuttosto come il ponte necessario tra "Dehumanizer" e quel "The Devil You Know" che verrà registrato e pubblicato a nome Heaven & Hell anziché Black Sabbath.
Ce ne parla il nostro Alessandro Ariatti nella puntata #148 della rubrica 𝗗𝗲𝗷𝗮-𝗩𝘂!

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#dio #ronniejamesdio #strangehighways #dejavu
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

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Mai ascoltato.

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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

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non lo ascolto da che uscì :asd:
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da nonchalance »

A me era piaciuto forse anche più di Dehumanizer :doubt
Meno "legato" a degli schemi e con qualche spunto interessante..
Appena riesco me lo riascolto! :sisi:
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

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nonchalance ha scritto: 31 gennaio 2024 13:11 A me era piaciuto forse anche più di Dehumanizer :doubt
Meno "legato" a degli schemi e con qualche spunto interessante..
Appena riesco me lo riascolto! :sisi:
Sono d'accordo con te per il discorso del "meno legato agli schemi". Però gli preferisco Dehumanizer per una migliore qualità di songwriting.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da Ennio »

Direi che Alessandro ha centrato in pieno.
Un bel 7.
Disco discreto, con alcuni picchi degni del meglio della carriera di Ronnie e qualche sperimentazione abbastanza riuscita.
La title track è uno dei miei pezzi preferiti di Ronnie.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da prettyface »

Ennio ha scritto: 1 febbraio 2024 01:13 Direi che Alessandro ha centrato in pieno.
Un bel 7.
Disco discreto, con alcuni picchi degni del meglio della carriera di Ronnie e qualche sperimentazione abbastanza riuscita.
La title track è uno dei miei pezzi preferiti di Ronnie.
Ciao Ennio. Grazie per la lettura ed il commento. 😉
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🔴 𝗔𝗥𝗧𝗘𝗡𝗦𝗜𝗢𝗡 - 𝗣𝗵𝗼𝗲𝗻𝗶𝘅 𝗥𝗶𝘀𝗶𝗻𝗴 (𝟭𝟵𝟵𝟳) 🔴

Il primo album "Into The Eye Of The Storm" suona più come una presentazione (pur se maestosa), ma il piatto forte degli Artension viene servito col secondo lavoro "𝗣𝗵𝗼𝗲𝗻𝗶𝘅 𝗥𝗶𝘀𝗶𝗻𝗴", nel quale l'amalgama tra i singoli membri si cementa nel nome di tracce per la maggior parte formidabili. Gli Artension non andranno oltre lo status di cult-band ma, ad onor del vero, i fasti di "Phoenix Rising" non verranno mai più replicati dai lavori successivi.
Ce ne parla il nostro Alessandro Ariatti nella puntata #149 della rubrica 𝗗𝗲𝗷𝗮-𝗩𝘂!

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#artension #phoenixrising #dejavu
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da Cotlod »

Maledette recensioni!
Degli Artension avevo in wantlist solo il primo, perché avevo deciso che solo quello dovesse servire di una band finta (senza offesa: è un progetto da studio di Kuprij).
Invece adesso mi tocca aggiornare la lista!
:ktulu
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da prettyface »

Cotlod ha scritto: 14 febbraio 2024 18:55 Maledette recensioni!
Degli Artension avevo in wantlist solo il primo, perché avevo deciso che solo quello dovesse servire di una band finta (senza offesa: è un progetto da studio di Kuprij).
Invece adesso mi tocca aggiornare la lista!
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Onestamente ti consiglierei decisamente di più PR rispetto ad ITEOTS. Come songwriting, a mio modesto parere, non c'è partita. Ciao e grazie.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da 76maxx76 »

Io presi il primo e, pur essendomi piaciuto, non è rimasto negli anni tra i miei ascolti.
Se t’inchini e t’accorgi di avè quattro palle è troppo tardi: il nemico ti è salito sopra. Se il nemico te l’ha messo in culo non t’agità, faresti il suo gioco...
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da diego »

Cotlod ha scritto: 14 febbraio 2024 18:55 una band finta (senza offesa: è un progetto da studio di Kuprij).
Con il massimo rispetto per le opinioni altrui (cosa che do per scontata ma si sa mai) e per l'indubbia bravura dei musicisti coinvolti, è la stessa sensazione che hanno dato a me, facendomeli sempre percepire come una bellissima confezione regalo con niente dentro.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da prettyface »

76maxx76 ha scritto: 16 febbraio 2024 10:05 Io presi il primo e, pur essendomi piaciuto, non è rimasto negli anni tra i miei ascolti.
Tra il primo e questo secondo album c'è un abisso. Sempre a mio parere, ovviamente.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

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🔴 𝗧𝗛𝗘 𝗕𝗟𝗔𝗖𝗞 𝗖𝗥𝗢𝗪𝗘𝗦 - 𝗧𝗵𝗲 𝗦𝗼𝘂𝘁𝗵𝗲𝗿𝗻 𝗛𝗮𝗿𝗺𝗼𝗻𝘆 𝗮𝗻𝗱 𝗠𝘂𝘀𝗶𝗰𝗮𝗹 𝗖𝗼𝗺𝗽𝗮𝗻𝗶𝗼𝗻 (𝟭𝟵𝟵𝟮) 🔴

Anno 1990, The Black Crowes diventano il nuovo fenomeno di esportazione statunitense. Il grande successo del loro esordio "Shake Your Moneymaker", 5 milioni di copie sparse per il pianeta, certifica l'ennesima scommessa vinta anche da parte di Rick Rubin ma il successore "𝗧𝗵𝗲 𝗦𝗼𝘂𝘁𝗵𝗲𝗿𝗻 𝗛𝗮𝗿𝗺𝗼𝗻𝘆 𝗮𝗻𝗱 𝗠𝘂𝘀𝗶𝗰𝗮𝗹 𝗖𝗼𝗺𝗽𝗮𝗻𝗶𝗼𝗻" diventa uno degli eventi più attesi del 1992 che stacca tutta la concorrenza, balzando al primo posto delle chart USA e certificando il ritorno in pompa magna del rock sudista con rispettivi annessi e connessi.
Ce ne parla il nostro Alessandro Ariatti nella puntata #150 della rubrica Deja-Vu!

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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da 76maxx76 »

Grande gruppo. Li ho sempre sentiti nel loro Greatest Hits. Ho messo ora questo album ed è davvero valido.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da johnny blade »

Ho questo disco che davvero mi piace e poi ho Lions che ho provato a riascoltare qualche giorno fa ma l'ho spento dopo qualche pezzo.

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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da 76maxx76 »

prettyface ha scritto: 20 febbraio 2024 13:01
76maxx76 ha scritto: 16 febbraio 2024 10:05 Io presi il primo e, pur essendomi piaciuto, non è rimasto negli anni tra i miei ascolti.
Tra il primo e questo secondo album c'è un abisso. Sempre a mio parere, ovviamente.
prima o poi lo proverò.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da prettyface »

johnny blade ha scritto: 22 febbraio 2024 11:16 Ho questo disco che davvero mi piace e poi ho Lions che ho provato a riascoltare qualche giorno fa ma l'ho spento dopo qualche pezzo.
Lions è il loro album meno bello. Ti consiglio Shake Your Moneymaker e By Your Side se ami i BC più hard rock. Senza dubbio Amorica se vuoi sentire lo step successivo ad Harmony Companion. Ciao.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

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Ispirato dalla guerra in Jugoslavia, Jon Oliva scrive una storia crudele, struggente e bellissima.
Musicalmente e stilisticamente, "𝗗𝗲𝗮𝗱 𝗪𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿 𝗗𝗲𝗮𝗱" è l'album dei Savatage che introduce all'avventura della Trans-Siberian Orchestra di Jon Oliva e Paul O'Neil, grazie all'inaspettato airplay goduto da "Christmas Eve/Sarajevo 24/12".
Il brano genera una sorta di isteria collettiva negli States, "obbligando" di fatto il simbiotico duo a concentrare i loro sforzi in un progetto destinato a rivelarsi un successo clamoroso. Dire che è pienamente meritato risulta persino riduttivo.

Di questa pietra miliare della musica ce ne parla Alessandro Ariatti nella puntata #151 della rubrica 𝗗𝗲𝗷𝗮-𝗩𝘂.

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diego
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da diego »

I dischi senza Criss non mi prendono quanto quelli con.
Intendiamoci, sia Dead Winter Dead che The Wake of Magellan sono grandi album, sarebbe sciocco non riconoscerne la bellezza intrinseca, ma davvero a me sembra mancare qualcosa proprio a livello viscerale.
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76maxx76
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da 76maxx76 »

Ricordo ancora la recensione su Metal Shock (la scrivesti tu @prettyface ?).
Comprai l'album e da allora non ho mai smesso di sentirlo. Capolavoro.
Se t’inchini e t’accorgi di avè quattro palle è troppo tardi: il nemico ti è salito sopra. Se il nemico te l’ha messo in culo non t’agità, faresti il suo gioco...
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johnny blade
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da johnny blade »

Questo disco non mi è mai entrato dentro.
Gli mancava qualcosa, lo vendetti.

𝕬 𝖛𝖔𝖑𝖙𝖊 𝖘𝖔𝖓𝖔 𝖘𝖕𝖆𝖛𝖊𝖓𝖙𝖆𝖙𝖔 𝖉𝖎 𝖊𝖘𝖘𝖊𝖗𝖊 𝕺𝖟𝖟𝖞 𝕺𝖘𝖇𝖔𝖚𝖗𝖓𝖊, 𝕸𝖆 𝖒𝖎 𝖘𝖆𝖗𝖊𝖇𝖇𝖊 𝖕𝖔𝖙𝖚𝖙𝖆 𝖆𝖓𝖉𝖆𝖗𝖊 𝖆𝖓𝖈𝖍𝖊 𝖕𝖊𝖌𝖌𝖎𝖔: 𝕬𝖛𝖗𝖊𝖎 𝖕𝖔𝖙𝖚𝖙𝖔 𝖊𝖘𝖘𝖊𝖗𝖊 𝕾𝖙𝖎𝖓𝖌.




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prettyface
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da prettyface »

76maxx76 ha scritto: 1 marzo 2024 11:48 Ricordo ancora la recensione su Metal Shock (la scrivesti tu @prettyface ?).
Comprai l'album e da allora non ho mai smesso di sentirlo. Capolavoro.
Si, la scrissi io. Lo mettemmo top album.
prettyface
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici

Messaggio da prettyface »

diego ha scritto: 1 marzo 2024 11:35 I dischi senza Criss non mi prendono quanto quelli con.
Intendiamoci, sia Dead Winter Dead che The Wake of Magellan sono grandi album, sarebbe sciocco non riconoscerne la bellezza intrinseca, ma davvero a me sembra mancare qualcosa proprio a livello viscerale.
Sono abbastanza d'accordo. Non oso pensare cosa sarebbe stato se fosse stato cantato tutto da Jon. Ciao.
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