Radiohead modalita` elemosina
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C.D.F.75
- darkshine
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Mah,dico la mia,io son per quelli furbi come gli Orgy che vendendo dal loro sito il loro ultimo album han venduto + degli altri 2,l'album lo vendevan al costo con cui le case discografiche vendon i cd ai negozi.
Io coglione non lo sapevo e l'ho ordinato in un negozio(che l'ha comprato dal loro sito!).
La stessa cosa che voglion fare i N.I.N.,così hai pieno controllo su tutto,diritti,merchandise e sopratutto soldi.
La proprosta dei Radihead,gruppo di cui adoro l'album "Amnesiac"(sopratutto per la stupenda "Pyramid song"),la posson fare solo loro che son già pieni di soldi e sopratutto di"fama",prova a chieder al + esordiente dei gruppi metal o indie se di soldi ne han bisogno o meno?
Un nome a caso:Nirvana,con il loro approccio "alternativo" al mondo come cavolo avrebbero avuto un succasso simile?
Gli esempi sono miglioni,il 50% delle volte è la casa discografica,con le sue"mosse" a determinare un successo o no(certo certe volte toppan anche loro e di brutto......)
Tornando ai Radiohead,diciamoci la verità,se verrà riproposto questo metodo di vendita anche per un futuro album,anche se spettacolare,la gente dirà:"ma tanto son i Radiohead,non voglion soldi per la loro musica.......!"
Io la penso così,poi saraà il tempo e la "società" che determineranno il futuro del mercato della musica.
Io coglione non lo sapevo e l'ho ordinato in un negozio(che l'ha comprato dal loro sito!).
La stessa cosa che voglion fare i N.I.N.,così hai pieno controllo su tutto,diritti,merchandise e sopratutto soldi.
La proprosta dei Radihead,gruppo di cui adoro l'album "Amnesiac"(sopratutto per la stupenda "Pyramid song"),la posson fare solo loro che son già pieni di soldi e sopratutto di"fama",prova a chieder al + esordiente dei gruppi metal o indie se di soldi ne han bisogno o meno?
Un nome a caso:Nirvana,con il loro approccio "alternativo" al mondo come cavolo avrebbero avuto un succasso simile?
Gli esempi sono miglioni,il 50% delle volte è la casa discografica,con le sue"mosse" a determinare un successo o no(certo certe volte toppan anche loro e di brutto......)
Tornando ai Radiohead,diciamoci la verità,se verrà riproposto questo metodo di vendita anche per un futuro album,anche se spettacolare,la gente dirà:"ma tanto son i Radiohead,non voglion soldi per la loro musica.......!"
Io la penso così,poi saraà il tempo e la "società" che determineranno il futuro del mercato della musica.
- 3ru
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moonlit_knight ha scritto: MA PORCA PUTTANA, MA VI RENDETE CONTO DI QUANT?È BELLO STO DISCO??? EH? EEEEH????
MA NO, ORA SALTERANNO TUTTI SU A DIRE CHE I RADIOHEAD SONO NOIOSI, CHE FANNO SBADIGLIARE ALLA SECONDA CANZONE, CHE LA VOCE DEL CANTANTE È IRRITANTE?
SIETE UN BRANCO DI METALLARI PUZZONI! NON CAPITE UN CAZZO!!!!
Basta.
Disco dell?anno.
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Quanto cazzo è vero...
Weird Fishes/Arpeggi canzone dell'anno
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3ru ha scritto: Quanto cazzo è vero...![]()
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Weird Fishes/Arpeggi canzone dell'anno![]()
E Nude???
House of Cards?
Videotape???
Ne vogliamo parlare?
Il contenuto di questo post è un’opinione, non la verità assoluta. Se vi interessa la verità, l'aula di filosofia del professor Tyre è in fondo al corridoio.
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10 ottobre 2007. Esce In Rainbows, il settimo album dei Radiohead. Un capolavoro di musica e marketing. La parola d?ordine è It?s Up To You. Un invito. ?Sta a te?. E per la prima volta gli ascoltatori hanno la possibilità di pagare quanto vogliono un album.
Un mese dopo l?idillio è già finito. Sui guadagni provenienti dal download del loro ultimo album - e dall?acquisto dello speciale cofanetto al prezzo di 60 euro - Thom Yorke e soci hanno la bocca cucita. Il sospetto però è che alla band inglese siano entrati circa due milioni di euro. Non abbastanza. Perché secondo uno studio pubblicato dalla società americana comScore (fortemente criticato da Thom Yorke che proprio in questi giorni è intervenuto sul sito dei Radiohead per confutare le cifre diffuse), In Rainbows sarebbe stato scaricato solo a ottobre da 1,2 milioni di utenti. Di questi solo il 38 per cento lo avrebbe realmente pagato, versando in media 6 dollari (il 4 per cento ha pagato più di 12 dollari, e il 17 per cento meno di 4 dollari). Il restante 62 per cento non ha sborsato un centesimo. Ma c?è di più.
Almeno 500 mila persone, nella settimana successiva all?uscita dell?album, hanno effettuato il download dei pezzi dalle reti peer to peer (BitTorrent, eMule ecc). Per la società Big Champagne, che tiene d?occhio quotidianamente cosa e quanto viene scaricato illegalmente attraverso il file sharing, i download di In Rainbows supereranno, alla fine, quelli legali a offerta libera.
Anche quando un album è gratis, dunque, gli ascoltatori preferiscono rubarlo. Forse la sola, piccola, attenuante è rappresentata dai 65 centesimi di euro che bisogna pagare per scaricare l?album anche quando si digita ?zero? nella casella per l?acquisto con carta di credito necessaria per portare a termine l?operazione. Più comodo usare un software peer-to-peer che inserire le cifre della propria carta sul sito della band di Oxford. Possibile sia solo questo?
In Rainbows sarà pubblicato il prossimo 31 dicembre in Europa (XL Recordings) e il 2 gennaio 2008 negli Stati Uniti (ATO Records Group). Questa vendita tradizionale era stata ipotizzata già dal 30 settembre. Allora però sembrava che lo sbarco delle nuove canzoni nei negozi di dischi richiedesse del tempo, dal momento che la band era ancora alla ricerca delle etichette idonee per la distribuzione. Gli impazienti, dunque, avevano scelto il cofanetto da 60 euro, che sarebbe stato spedito agli acquirenti ?prima o entro il 3 dicembre 2007″. Avessero saputo subito della pubblicazione su CD a 18-20 euro molti di loro avrebbero fatto a meno, come si legge in diversi blog italiani e stranieri, del vinile e dei gadget contenuti nel costoso pacco.
Un mese dopo l?idillio è già finito. Sui guadagni provenienti dal download del loro ultimo album - e dall?acquisto dello speciale cofanetto al prezzo di 60 euro - Thom Yorke e soci hanno la bocca cucita. Il sospetto però è che alla band inglese siano entrati circa due milioni di euro. Non abbastanza. Perché secondo uno studio pubblicato dalla società americana comScore (fortemente criticato da Thom Yorke che proprio in questi giorni è intervenuto sul sito dei Radiohead per confutare le cifre diffuse), In Rainbows sarebbe stato scaricato solo a ottobre da 1,2 milioni di utenti. Di questi solo il 38 per cento lo avrebbe realmente pagato, versando in media 6 dollari (il 4 per cento ha pagato più di 12 dollari, e il 17 per cento meno di 4 dollari). Il restante 62 per cento non ha sborsato un centesimo. Ma c?è di più.
Almeno 500 mila persone, nella settimana successiva all?uscita dell?album, hanno effettuato il download dei pezzi dalle reti peer to peer (BitTorrent, eMule ecc). Per la società Big Champagne, che tiene d?occhio quotidianamente cosa e quanto viene scaricato illegalmente attraverso il file sharing, i download di In Rainbows supereranno, alla fine, quelli legali a offerta libera.
Anche quando un album è gratis, dunque, gli ascoltatori preferiscono rubarlo. Forse la sola, piccola, attenuante è rappresentata dai 65 centesimi di euro che bisogna pagare per scaricare l?album anche quando si digita ?zero? nella casella per l?acquisto con carta di credito necessaria per portare a termine l?operazione. Più comodo usare un software peer-to-peer che inserire le cifre della propria carta sul sito della band di Oxford. Possibile sia solo questo?
In Rainbows sarà pubblicato il prossimo 31 dicembre in Europa (XL Recordings) e il 2 gennaio 2008 negli Stati Uniti (ATO Records Group). Questa vendita tradizionale era stata ipotizzata già dal 30 settembre. Allora però sembrava che lo sbarco delle nuove canzoni nei negozi di dischi richiedesse del tempo, dal momento che la band era ancora alla ricerca delle etichette idonee per la distribuzione. Gli impazienti, dunque, avevano scelto il cofanetto da 60 euro, che sarebbe stato spedito agli acquirenti ?prima o entro il 3 dicembre 2007″. Avessero saputo subito della pubblicazione su CD a 18-20 euro molti di loro avrebbero fatto a meno, come si legge in diversi blog italiani e stranieri, del vinile e dei gadget contenuti nel costoso pacco.
l'appia ha crashato.
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k3kk0 ha scritto: 2 date in italia!![]()
entrambe a milano.
annatevene affanculo, va'. pure de corsa.
tanto fotte il cazzo a me XD
... coltivo i sassi x vivere ...
se non crasha, non è metal.it - Siete noiosi e polemici come pochi al mondo.
Praticamente sei una derivata di un cazzaro. (Erotic.Nightmares cit.)
¡¡¡¡POSER!!!! | Tettina
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