gnoppi ha scritto:Per "dolci" intendo quelli fatti con il mais
Quindi americani e canadesi.. (anche se a tutti gli effetti non sono praticamente mai 100% mais, il bourbon per essere tale deve avere una percentuale minima del 51%, il resto possono essere miscele di cereali vari).
diego ha scritto:
Sì, vero, io ho fatto una citazione complessiva per velocità ma se è per quello alcuni di quelli indicati non li ho mai nemmeno provati (Ardbeg, Bunnahabhain, Bruichladdich, Cardhu).
Il concetto grossolano da non intenditore ma semplice "gustatore" sporadico che volevo esprimere è:
1) abbasso i bourbon e gli americani in generale, viva gli scozzesi, sugli irlandesi non mi esprimo perchè non conosco;
2) e comunque torbati.
Allora, sul discorso degli americani non è bello escluderli a priori perchè marchi come Jim Bean, Buffalo Trace, Maker's Mark, che magari sono meno reperibili e rispetto al solito Jack sfornano bourbon che non hanno nulla da invidiare ai single malt irlandesi e scozzesi (non cito i nipponici perchè non mi ci sono ancora dedicato).
Se hai la fissa dei torbati prova l'Ardbeg 10. E' la release base della distilleria ma è un whisky apprezzatissimo e soprattutto uno schiaffone di fumo e terra che dà grosse soddisfazioni.
Personalmente di Islay, la terra dei torbati, preferisco il Lagavulin 16. Ha un intensità di torbatura più contenuta ma anche una dolcezza e un finale infinito che mi fanno lacrimare ogni volta.