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Anche in Irlanda del Nord mi pare che siano dello stesso umore.

Dtrule ha scritto: ↑17 dicembre 2019 10:32 Ok, vedremo quando entrerà davvero in vigore questa no-deal Brexit come se la passeranno bene...

La cosa è valida pure al contrario.
Politicamente la UE ci guadagna ad avere fuori dai piedi la GB che è sempre stata una spina nel fianco per Germania e Francia. Economicamente però ci sarà da gestire un buco nel budget comunitario di svariate decine di miliardi e soprattutto l'industria tedesca (che già sta presa male) dovrà fare i conti con una drastica diminuzione delle proprie esportazioni verso il Regno Unito.
Non bene per nessuno quindi.

Quello sul budget europeo è verissimo ma a livello economico mi pare che gli inglesi ci possano rimettere di più specie senza un vero accordo: gli altri paesi europei possono trovare mercato tra di loro, ma gli inglesi? Forse se Trump rimane presidente potrebbero fare un accordo di scambio Usa/Uk, ma già diverse aziende (per non dire banche) sono pronte a scappare dall'Inghilterra in caso di hard brexit.
In un periodo di stagnazione economica generale gli inglesi possono tirarsi la zappa sui piedi.

Metal Shock ha scritto: ↑17 dicembre 2019 21:28 Quello sul budget europeo è verissimo ma a livello economico mi pare che gli inglesi ci possano rimettere di più specie senza un vero accordo: gli altri paesi europei possono trovare mercato tra di loro, ma gli inglesi? Forse se Trump rimane presidente potrebbero fare un accordo di scambio Usa/Uk, ma già diverse aziende (per non dire banche) sono pronte a scappare dall'Inghilterra in caso di hard brexit.
In un periodo di stagnazione economica generale gli inglesi possono tirarsi la zappa sui piedi.

Premessa: per me una Brexit senza accordo farà male a entrambe le parti - soprattutto alle classi "popolari", ai ricchi al solito passerà tutto molto alto - senza distinzioni. Oltretutto sta querelle la dice lunga sul modo del cazzo con cui è stata assemblata la UE, che nel mare di trattati che le danno forma, non ha nemmeno uno straccio di procedura definita per l'uscita eventuale di un membro dall'unione stessa, manco fosse un matrimonio ai tempi dell'inquisizione...

Comunque, i Paesi UE non sono in grado di riassorbire in tempi brevi la quota di produzioni che ad oggi passa la Manica, perché l'Unione è strutturata per essere un polo mercantilista verso l'esterno dei propri confini, quindi mercato interno ridotto ai minimi termini e ingessatissimo, che è pure il motivo per cui la "crisi" nella UE si sente più che in altre aree economiche.
Non è scontato che la GB ci rimetterà più degli altri perché a 4 anni dal referendum, Londra resta la principale piazza finanziaria d'investimento continentale a cui non si è trovato un sostituto, senza considerare il fatto che il London Stock Exchange è fuso da anni con la borsa di Milano e Francoforte, quindi è fisicamente impossibile per le istituzioni comunitarie sfanculare come nulla fosse i britannici.

Phantom ha scritto: ↑19 dicembre 2019 08:59
Metal Shock ha scritto: ↑17 dicembre 2019 21:28 Quello sul budget europeo è verissimo ma a livello economico mi pare che gli inglesi ci possano rimettere di più specie senza un vero accordo: gli altri paesi europei possono trovare mercato tra di loro, ma gli inglesi? Forse se Trump rimane presidente potrebbero fare un accordo di scambio Usa/Uk, ma già diverse aziende (per non dire banche) sono pronte a scappare dall'Inghilterra in caso di hard brexit.
In un periodo di stagnazione economica generale gli inglesi possono tirarsi la zappa sui piedi.
Premessa: per me una Brexit senza accordo farà male a entrambe le parti - soprattutto alle classi "popolari", ai ricchi al solito passerà tutto molto alto - senza distinzioni. Oltretutto sta querelle la dice lunga sul modo del cazzo con cui è stata assemblata la UE, che nel mare di trattati che le danno forma, non ha nemmeno uno straccio di procedura definita per l'uscita eventuale di un membro dall'unione stessa, manco fosse un matrimonio ai tempi dell'inquisizione...

Comunque, i Paesi UE non sono in grado di riassorbire in tempi brevi la quota di produzioni che ad oggi passa la Manica, perché l'Unione è strutturata per essere un polo mercantilista verso l'esterno dei propri confini, quindi mercato interno ridotto ai minimi termini e ingessatissimo, che è pure il motivo per cui la "crisi" nella UE si sente più che in altre aree economiche.
Non è scontato che la GB ci rimetterà più degli altri perché a 4 anni dal referendum, Londra resta la principale piazza finanziaria d'investimento continentale a cui non si è trovato un sostituto, senza considerare il fatto che il London Stock Exchange è fuso da anni con la borsa di Milano e Francoforte, quindi è fisicamente impossibile per le istituzioni comunitarie sfanculare come nulla fosse i britannici.

Bisogna considerare che l'unione europea fin dall'inizio non ha mai pensato alla possibilità di una uscita futura di un paese membro, d'altronde nessuno è obbligato a farne parte, se uno vi aderisce sa a cosa va incontro. Diciamo che la costituzione in sé è sbagliata: andava fatta per gradi una vera Unione, politica, economica, finanziaria e bancaria, con un solo ed unico parlamento centrale, come gli Usa; per come è fatta adesso è e sarà sempre un'accozzaglia di paesi diversi tra di loro, ognuno coi loro problemi difficili da risolvere in mezzo a regole spesso stringenti.
Per quanto riguarda l'economia hai ragione, ma proprio quello che tanti politici ed economisti oggi dicono è proprio il dover cercare di sviluppare un mercato interno europeo sarebbe l'ideale, peccato che la Merkel non ci senta da quell'orecchio.
Sui mercati finanziari attenzione: io ho sentito che tante istituzioni bancarie e finanziarie vogliono lasciare la City in caso di Brexit, il problema è che vogliono andare in Asia....

non puoi applicare il modello USA all'europa manco per sbaglio.
ma proprio zero

bigio ha scritto: ↑19 dicembre 2019 19:33 non puoi applicare il modello USA all'europa manco per sbaglio.
ma proprio zero

Ed è questo l'errore principale della UE.
Come fai a volere un'unione basata su principi ed regole che dovrebbero tutti rispettare ma poi ogni paese è diverso, a volte tanto per economia fiscalità ecc., dall'altro, imponendo vincoli assurdi e se non sono rispettati ammazzano il popolo??
Basta l'esempio della Grecia: già un paese con tanti problemi, la trojka lo ha letteralmente messo in ginocchio e chi ci rimette è il popolo. Vogliamo continuare così?
Se si vuole un'Europa che torni protagonista bisogna mettere da parte i nazionalismi (e in primis la Germania che vuole mettere regole a tutti quando vent'anni fa aveva problemi analoghi e ne e' uscita poco alla volta, anche se è leader oggi nel continente), e cercare vere e proprie regole comuni, bancarie, finanziarie ed economiche e non mettere vincoli assurdi.

Metal Shock ha scritto: ↑19 dicembre 2019 20:14
bigio ha scritto: ↑19 dicembre 2019 19:33 non puoi applicare il modello USA all'europa manco per sbaglio.
ma proprio zero
Ed è questo l'errore principale della UE.
Come fai a volere un'unione basata su principi ed regole che dovrebbero tutti rispettare ma poi ogni paese è diverso, a volte tanto per economia fiscalità ecc., dall'altro, imponendo vincoli assurdi e se non sono rispettati ammazzano il popolo??
Basta l'esempio della Grecia: già un paese con tanti problemi, la trojka lo ha letteralmente messo in ginocchio e chi ci rimette è il popolo. Vogliamo continuare così?
Se si vuole un'Europa che torni protagonista bisogna mettere da parte i nazionalismi (e in primis la Germania che vuole mettere regole a tutti quando vent'anni fa aveva problemi analoghi e ne e' uscita poco alla volta, anche se è leader oggi nel continente), e cercare vere e proprie regole comuni, bancarie, finanziarie ed economiche e non mettere vincoli assurdi.

beh, mi sembra una cosa facile... praticamente stai dicendo di buttare nel cesso tutta la cultura politica dei singoli stati e le loro costituzioni e ripartire da zero... un lavoretto da niente.

So di non avere una dialettica elevata, anche perché riconosco la mia ignoranza,in questo caso non sono laureato in economia e me lo ricordo bene.
Mi limito a dire che mi fa strano che ogni volta che si parla di UE,debba primeggiare sempre o spesso l'aspetto della economia, del prodotto dimenticando spesso il lato morale da cui,se non mi sbaglio, nasce l'esigenza di una forma di unione. Lo stare insieme è la base su cui si elevano i buoni principi,quelli della convivenza,solidarietà...
Aiutarsi.
Garanzie della pace tea i popoli.
Invece mi sembra tutto così freddo,anche quando se ne parla. Le menti sono sempre rivolte alla economia (per arrivare poi a quella sola e propria ).
L'aspetto umano,simbolico e morale è sempre dimenticato.
Perché oggi si tende sempre più all'egoismo.
Si vuole credere di tenere pulito il proprio appartamento quando si vive in mezzo alle discariche.
Contenti così...

https://www.google.com/search?q=il+mani ... e&ie=UTF-8

ormai quando si parla di "ogni cosa" prevale l'aspetto economico... purtroppo.

Dodici paesi Ue chiedono a Bruxelles un "muro" per fermare i migranti: "E' una misura efficace"
Nella lettera si sollecita un adeguamento del quadro giuridico esistente a nuove realtà come "la strumentalizzazione dell'immigrazione e irregolare" e si auspica una "barriera fisica".
"Finanziate i muri alle frontiere"
La richiesta a Commissione e Consiglio Ue è stata avanzata da Austria, Cipro, Danimarca, Grecia, Lituania, Polonia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia ed Slovacchia.

Una volta ce n'era uno solo e bastava quello.
Bei tempi.

Trump ne sarebbe cosi' fierto

ma sto muro dove lo vogliono?

È abbastanza vergognoso che chiedano fondi europei per costruire dei muri, ha ragione Sassoli.

rabe ha scritto: ↑11 ottobre 2021 00:11 Trump ne sarebbe cosi' fierto

ma sto muro dove lo vogliono?

Vorrebbero farlo partire dal pianerottolo.

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