Tecnica di canto, consigli
- Woland
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Tecnica di canto, consigli
Hola,
una domandina per i "cantanti", quali sono i vostri metodi di riscaldamento che usate solitamente prima delle prove o prima di un'esibizione, e con quali tempi li applicate?
una domandina per i "cantanti", quali sono i vostri metodi di riscaldamento che usate solitamente prima delle prove o prima di un'esibizione, e con quali tempi li applicate?
"Cos'è che fa di un uomo un uomo...? - Non lo so signore.
Essere pronti a fare ciò che è più giusto, a qualunque costo; non è questo che fa di un uomo un uomo? - Sì, quello, e un paio di testicoli!"
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- Arësio
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l'importante, se vuoi un consiglio, è tenere a mente che è più utile riscaldare la muscolatura legata al controllo diaframmatico piuttosto che "la gola".
quindi attivare la respirazione "de panza", scaldarsi con un po' di compressione, poi con qualche arpeggino (anche facendo il "muto"), salendo man mano e controllando la vocalità: questo può aiutarti a ripulire le corde vocali dal muco.
poi magari qualche glissatura per preparare la laringe ai salti di registro, sempre curando l'appoggio diaframmatico.
questo almeno da mezzora prima delle prove. NON partire a freddo, ti sforzi dieci volte tanto e non è detto che riesci a fare tutto
per i concerti, mi scaldo tutto il pomeriggio ma quella è una paranoia mia ehehe :hi:
quindi attivare la respirazione "de panza", scaldarsi con un po' di compressione, poi con qualche arpeggino (anche facendo il "muto"), salendo man mano e controllando la vocalità: questo può aiutarti a ripulire le corde vocali dal muco.
poi magari qualche glissatura per preparare la laringe ai salti di registro, sempre curando l'appoggio diaframmatico.
questo almeno da mezzora prima delle prove. NON partire a freddo, ti sforzi dieci volte tanto e non è detto che riesci a fare tutto
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Arësius ha scritto: l'importante, se vuoi un consiglio, è tenere a mente che è più utile riscaldare la muscolatura legata al controllo diaframmatico piuttosto che "la gola".
quindi attivare la respirazione "de panza", scaldarsi con un po' di compressione, poi con qualche arpeggino (anche facendo il "muto"), salendo man mano e controllando la vocalità: questo può aiutarti a ripulire le corde vocali dal muco.
poi magari qualche glissatura per preparare la laringe ai salti di registro, sempre curando l'appoggio diaframmatico.
questo almeno da mezzora prima delle prove. NON partire a freddo, ti sforzi dieci volte tanto e non è detto che riesci a fare tutto
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Non ho ben capito cosa intendi per fare il "muto" ...
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Crimson Glory ha scritto: mmmmmmh...mmmmmmh...mmmmmmh...
questo è fare il muto.
Certamente è la spiegazione che avrei trovato il un manuale di tecnica di canto
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sei l'unico che mi capisce.Arësius ha scritto: non l'avrà trovata lì, ma ha detto bene
usa la "M".
se preferisci, puoi anche provare la "A" o la "O", chiuse naturalmente.
arpeggi, sali, scendi. tre note, quattro note, fino a coprire un paio di ottave.
ricordati che è più importante mettere in moto la panza che le tonsille :hi:
PS
ma tu fai anche il PSSSSSSSSS...PSSSSSSSSSSS?
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ma non c'erano alcuni esteti che avevano fatto un sito sul canto? Are? Ra? o forse Aga?
[color=firebrick][i]Close our eyes awhile
as morning shadows play
and listen to the rain
wash the long night away
face to face we'll awake
to see another day
and with hope in our hearts
embrace this shade of gray
this pleasant shade of gray...[/i][/color]
[size=75]"ora che ho perso la vista non ci vedo più un cazzo"[/size]
[size=75][i]powered by [url=http://www.mozillaitalia.org/]Mozilla[/url][/i][/size]
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Stargazer ha scritto: ma non c'erano alcuni esteti che avevano fatto un sito sul canto? Are? Ra? o forse Aga?
Quello era agarash, che ora è in Tibet a cercare l'uomo ...
Tornando al discorso del canto, mi sento piuttosto riscaldato quando parlo molto durante buona parte della giornata, sicuramente è dovuto al fatto che parlo più di testa che di petto, l'impostazione in tono colloquiale è sottovalutata da molti ...
Mentre invece se devo riscaldarmi da zero, e nei giorni precedenti non ho cantato, è una fatticaccia
Una domanda, quando dovete mantenere un acuto o una nota media corposa per diversi secondi, cercate di rimanere il più rilassati possibile o spingete col diaframma come se voleste dilatare la pancia?
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RÅ++
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Woland ha scritto: Quello era agarash, che ora è in Tibet a cercare l'uomo ...
Tornando al discorso del canto, mi sento piuttosto riscaldato quando parlo molto durante buona parte della giornata, sicuramente è dovuto al fatto che parlo più di testa che di petto, l'impostazione in tono colloquiale è sottovalutata da molti ...
Mentre invece se devo riscaldarmi da zero, e nei giorni precedenti non ho cantato, è una fatticacciaanche perchè non ho mai voglia di fare arpeggi ....
Una domanda, quando dovete mantenere un acuto o una nota media corposa per diversi secondi, cercate di rimanere il più rilassati possibile o spingete col diaframma come se voleste dilatare la pancia?
Allora provo a a risponderti nel mucchio per quello che ne sò .. per esperienze e studi vari ....
discorso riscaldamento : l'apparato fonatorio è fondamentalmente un sistema "muscolare" quindi come ogni sistema fatto di muscoli , nervi e quant'altro necessita giustamente di un riscaldamento appropriato ma la parte più importante in questo lo fa la mente.
Conosco benissimo la tensione che vive il cantante nelle ore che precedono un esibizione ... ti distrugge se non impari a gestirla e più studi più impari a gestirla. Chi canta sa l'ossessione di essere in forma e per la performance ... fidati per esperienza personale è il modo peggiore per approcciarsi ... relax e divertimento vengono addirittura prima del riscaldamento.
Come dici bene parlare durante la giornata aiuta a riscaldare tutto l'apparato ho una certa perplessita nel colloquiare in registro di testa
1- perchè potresti sembrare quel coglione che dirige Studio Aperto e L'alieno
2- perchè comunque un riscaldamento non andrebbe mai fatto "spingendo" sugli alti
certo che se parli in quel modo naturalmente ... ok ... di norma alcuni tenori hanno voci "acute" anche mentre parlano ...
Comunque il mio consiglio è una mezzora prima dello show di trovarti un posto tranquillo e fare qualche esercizio di respirazione , poi come dice Arësius cominciare facendo "il muto" .. ossia a labbra chiuse intonare scale o porzioni di brano ( la melodia ovvio ) ... le scale ( se riesci aiutandoti con la chitarra o una tastiera meglio ancora ) .. ti aiutano nonostante possano sembrare pallose perchè di norma non hai salti di sesta o di ottava o robe strane ma in maniera più dolce passi tra le varie tessiture.
Non è importante fare cose "estese" per testare se hai la voce per la serata ... l'importante e smuovere in maniera corretta l'apparato fonatorio per preparlarlo a quello che comunque è uno "sforzo" ....
Ti ha detto bene Arësius la parte respiratoria è fondamentale vale più di mille scale e infatti cercando nel tempo anche di parlare nel quotidiano respirando con il diaframma avrai sempre meno problemi di riscaldamento.
argomento acuti corposi : Dunque il sosetgno alla nota è dato dall'aria quindi è la compressione del diaframma ( non dilatazione quella è la fase inspiratoria ) ... il difficile è che va compresso in maniera graduale diciamo se la nota va tenuta per 6 secondi la comprssione deve essere graduale e costante ... questo sforzo muscolare ( il diaframma è un muscolo ) causa spesso una certa rigidità in tutto il corpo ... e quindi pure nella zona preposta alla fonazione ... male .. malissimo ... non è facile ma lì bisogna essere rilassati , soprattutto sugli acuti l'idea è quella chiamata "apertura del palato molle" quindi palato in posizione da sbadiglio e minor tensione possibile sulle corde vocali ... e poi la cassa di risonanza se la nota è alta .. si va "in testa" .. alcuni maestri consigliano di aiutarsi "fissando" ( non con lo sguardo ) idealmente un punto sopra la testa proiettando il suono in quella direzione , di fatto è probabile che serva a fare in modo di concentrarci sul fatto che il suono non va ingolato e strozzato nelle laringe ma va fatto appunto risuonare nelle ossa del cranio ( mi rendo conto che detto così pare un a roba da Induismo Shivaita ) ...
un ultima cosa... il falsetto accomodato ... non abusatene ... è buono imitare Rob Halford ma prima di cimentarsi in certi registri è meglio capire bene come fare .. falsetto accomodato e growl fatti male possono sviluppare callosità sulle corde e altri danni di varia natura che poi son dolori da rimettere a posto.
Ultima modifica di RÅ++ il 1 luglio 2004 08:16, modificato 1 volta in totale.
[url=http://www.audiblebeauty.net/rings/king/ridenow.wav]Ride now, ride for ruin , and the world's ending[/url]
[url=http://www.audiblebeauty.net/rings/king/daywefight.mp3]I see in your eyes, the same fear that would take the heart of me! A day may come when the courage of men fails, when we forsake our friends and break all bonds of fellowship, but it is not this day....THIS DAY WE FIGHT ![/url]
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- Arësio
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concordo con Ra, il fattore rilassatezza è fondamentale.
fate molto training autogeno (SERIAMENTE
), non c'è nulla di più controproducente di cantare nervosi o tesi.
anche il discorso sul falsetto accomodato è giustissimo - tra l'altro usarlo con classe è veramente difficile quindi tantovale evitare: fatevi il culo per salire in altre maniere, magari meno appariscenti (per i metallari medi ovviamente) ma più performanti e preservative. e cmq sì, il sostegno deve esserci SEMPRE, soprattutto nelle code lunghe degli acuti. zero lasciarlo andare, si finisce calanti in un nanosecondo!!
x Estizi, uno dei primi esercizi che mi fecero fare quando ho iniziato a studiare canto fu di caricare aria nella parte bassa dei polmoni, di serrare il fiato e di soffiare tra i denti. ho fatto questo esercizio fino al raggiungimento di un minuto di emissione costante.
la cosa bella è che la capacità polmonare c'entra poco e un cazzo in questo
fate molto training autogeno (SERIAMENTE
anche il discorso sul falsetto accomodato è giustissimo - tra l'altro usarlo con classe è veramente difficile quindi tantovale evitare: fatevi il culo per salire in altre maniere, magari meno appariscenti (per i metallari medi ovviamente) ma più performanti e preservative. e cmq sì, il sostegno deve esserci SEMPRE, soprattutto nelle code lunghe degli acuti. zero lasciarlo andare, si finisce calanti in un nanosecondo!!
x Estizi, uno dei primi esercizi che mi fecero fare quando ho iniziato a studiare canto fu di caricare aria nella parte bassa dei polmoni, di serrare il fiato e di soffiare tra i denti. ho fatto questo esercizio fino al raggiungimento di un minuto di emissione costante.
la cosa bella è che la capacità polmonare c'entra poco e un cazzo in questo