Una simpatica disavventura ferroviaria.
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
Io comunque le migliori cagate me le sono fatte in ufficio, con dolore di panza cominciato nell'ormai famoso treno di Gino, impossibilità di andare nel bagno perchè o rotto oppure troppa gente che non fa passare, continuato tra sudori freddi nell'arrivo in stazione, paura ad andare nei bagni lì, molto ricchioni, e corsa a piedi fino a lavoro tra autobus e strada a piedi, arrivo in ufficio, lancio volante della borsa e orgasmo multiplo seduto sul vaso...
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
se valgono anche le pisciate strane ve ne racconto una... 
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
nessuno di voi ha mai fatto la cagata esplosiva? 
racconto?
racconto?
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
Se intendi quella dove, quando fai per vedere il prodotto, noti che la ceramica interna della tazza è tutta marrone invece che bianca, presenteMordred ha scritto:nessuno di voi ha mai fatto la cagata esplosiva?
racconto?
L'ultimo episodio di cagotto fulminante m'è successo l'anno scorso in Cile, a Santiago. Nel cimitero....
Eravamo andati a vedere la tomba di Allende, e cmq a me i cimiteri monumentali piacciono sempre. Ad un certo punto venni folgorato: brividi in tutto li corpo, il viso si imperlava dal sudore, la temperatura avvertita scendeva....stavo ufficialmente malissimo.
Camminavo tipo pinguino, stringevo le chiappe in modo da tentare di controbilanciare la forza interna e quella di gravità, ma erano sforzi inumani. Sudavo sempre di più e lì era già caldo per via del primo pomeriggio e del fatto che era estate. Ero nel panico, non sapevo se nascondermi dietro una lapide e rendere omaggio a modo mio ai morti o morire io stesso.
Avvertita la mia compagna della situazione ci siamo diretti verso l'uscita con passo deciso, quella camminata veloce che non sfocia in corsa giusto per non destare troppi sospetti e non smuovere ancora di più ciò che già era incontrollabilmente in subbuglio.
Il cimitero non aveva i cessi. O sono io che non li ho trovati. Fatto sta che ci siamo diretti verso la stazione della metro e anche lì non sono riuscito a trovare i cessi....
Prendiamo la vettura che ci avrebbe portato alla stazione centrale, dove sapevo che i cessi c'erano, erano già stati avvistati il giorno prima.
Il viaggio è stato terribile....scossoni, curve, frenate.....dentro di me la situazione era simile a quella di una lavatrice in fase di centrifuga.
Arrivati a destinazione mi sono diretto ai bagni come un beduino nel deserto che scorge un'oasi. Arrivo lì e trovo la fila, perché a pagamento. Impreco e mi adeguo. Finalmente giunge il mio turno, pago, entro, deflagro.
La mia espressione all'uscita:
Tra l'altro dietro di me in fila c'era un trans, sarei stato curioso di sapere in quale cesso sarebbe entrato, ma non era ancora il suo turno
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
Non propriamente, cagata esplosiva intendo...va che la racconto.
Risale a moltissimo tempo fa, ma poco importa.
Estate.
Passeggiavo da solo per il lungomare di Salerno quando incontro un mio amico.
Beh non mi ricordo esattamente come ma mi disse, trionfale (...), che era riuscito a fare il gelato a casa e voleva offrirmelo.
Bah.
Andiamo a casa sua a piedi, chè era praticamente vicino, e me lo offre.
Mi ricordo un limone-fragola che faceva schifo, acidissimo e senza zucchero. Cazzo di gelato era!
Cmq, mi congedo.
Tempo 10 minuti in strada e mi vengono i sintomi più o meno di jem, sentivo praticamente un alien dentro la pancia che stava per uscire dal culo. Mi stavo cagando sotto cazzo!
Per fortuna stavo vicino ad una villetta...cioè...un luogo dove non passavano le macchine (ma i motorini), con qualche albero e un paio di panchine scarabocchiate con lo spray, dove all'epoca ci si bucava la sera. Immaginate che avventura era entrare nel bagno PUBBLICO di quella villetta.
Cmq entro, faccio appena in tempo a calarmi le braghe, mi metto a novanta gradi...BOOM!
Abbasso lo sguardo e vedo il cesso immacolato...mi preoccupo cazzo (sembravo Eduardo Stoppa in Amici Miei atto II).
Mi giro.
Sul muro un quadro di pollock fatto pero' con la merda. Tanto la pressione che la merda era uscita orizzontalmente.
In tutto questo mi riesco a fare anche il bidet dal lavandino.
Risale a moltissimo tempo fa, ma poco importa.
Estate.
Passeggiavo da solo per il lungomare di Salerno quando incontro un mio amico.
Beh non mi ricordo esattamente come ma mi disse, trionfale (...), che era riuscito a fare il gelato a casa e voleva offrirmelo.
Bah.
Andiamo a casa sua a piedi, chè era praticamente vicino, e me lo offre.
Mi ricordo un limone-fragola che faceva schifo, acidissimo e senza zucchero. Cazzo di gelato era!
Cmq, mi congedo.
Tempo 10 minuti in strada e mi vengono i sintomi più o meno di jem, sentivo praticamente un alien dentro la pancia che stava per uscire dal culo. Mi stavo cagando sotto cazzo!
Per fortuna stavo vicino ad una villetta...cioè...un luogo dove non passavano le macchine (ma i motorini), con qualche albero e un paio di panchine scarabocchiate con lo spray, dove all'epoca ci si bucava la sera. Immaginate che avventura era entrare nel bagno PUBBLICO di quella villetta.
Cmq entro, faccio appena in tempo a calarmi le braghe, mi metto a novanta gradi...BOOM!
Abbasso lo sguardo e vedo il cesso immacolato...mi preoccupo cazzo (sembravo Eduardo Stoppa in Amici Miei atto II).
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
grazie per le descrizioni lolloseJem7 ha scritto:Se intendi quella dove, quando fai per vedere il prodotto, noti che la ceramica interna della tazza è tutta marrone invece che bianca, presenteMordred ha scritto:nessuno di voi ha mai fatto la cagata esplosiva?
racconto?![]()
L'ultimo episodio di cagotto fulminante m'è successo l'anno scorso in Cile, a Santiago. Nel cimitero....
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Camminavo tipo pinguino, stringevo le chiappe in modo da tentare di controbilanciare la forza interna e quella di gravità, ma erano sforzi inumani. Sudavo sempre di più e lì era già caldo per via del primo pomeriggio e del fatto che era estate. Ero nel panico, non sapevo se nascondermi dietro una lapide e rendere omaggio a modo mio ai morti o morire io stesso.
Avvertita la mia compagna della situazione ci siamo diretti verso l'uscita con passo deciso, quella camminata veloce che non sfocia in corsa giusto per non destare troppi sospetti e non smuovere ancora di più ciò che già era incontrollabilmente in subbuglio.
Il cimitero non aveva i cessi. O sono io che non li ho trovati. Fatto sta che ci siamo diretti verso la stazione della metro e anche lì non sono riuscito a trovare i cessi....
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ma come hai fatto a resistere dal cimitero, alla metro, nel taxi, fino alla stazione...cioè...io da quel dì che mi ero arreso, se mi piglia male come hai descritto tu "non c'è forza competente" (cit.)
Siete quasi tutti dei deficienti 
"Non può essere UNO del Mozambico a decidere" (cit.)
"guarda che bisogna che mi rispondi meglio perchè sennò lo scooter te lo infilo su per il culo" powered by Erotic
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
eh, dovevo farlo, ero pure sempre straniero in terra straniera, e soprattutto in città.
ricordo anche se si è discusso se andare in un bar o meno, ma ho optato per andare via.
col senno di poi mi chiedo perché non ho voluto cercare un bar munito di cesso, forse pensavo che non ce l'avessero e avrei perso tempo a trovarne uno
ricordo anche se si è discusso se andare in un bar o meno, ma ho optato per andare via.
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
no, capisco le tue decisioni, ma se lo sfintere cede avoglia ad ascoltare il cervello...
che situazioni, mamma mia
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
Comunque io penso che il terrore più grande è se una cosa del genere dovesse succedere sul treno dei pendolari la mattina, dove quasi sistematicamente si capita nella carrozza con il cesso rotto e tanta di quella gente che non ti permette di proseguire. Mi immagino sempre che ad un certo punto mi scuso con tutti, mi abbasso le brache e cago nei corridoi...
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
AntonioC. ha scritto:Comunque io penso che il terrore più grande è se una cosa del genere dovesse succedere sul treno dei pendolari la mattina, dove quasi sistematicamente si capita nella carrozza con il cesso rotto e tanta di quella gente che non ti permette di proseguire. Mi immagino sempre che ad un certo punto mi scuso con tutti, mi abbasso le brache e cago nei corridoi...
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
continuate per favore 
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
Invidio la vostra resistenza, io riesco a malapena a resistere cinque o dieci minuti...
Credo di essermi fermato in tutti i benzinai che ci sono nel tratto casa-lavoro, solo per non andare due volte nello stesso posto...
Credo di essermi fermato in tutti i benzinai che ci sono nel tratto casa-lavoro, solo per non andare due volte nello stesso posto...
... coltivo i sassi x vivere ...
se non crasha, non è metal.it - Siete noiosi e polemici come pochi al mondo.
Praticamente sei una derivata di un cazzaro. (Erotic.Nightmares cit.)
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
t30n3 ha scritto: Credo di essermi fermato in tutti i benzinai che ci sono nel tratto casa-lavoro, solo per non andare due volte nello stesso posto...
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
credo che per un po' non andrò in treno 
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
io annovero la cagata liberatoria pre-esplosione con dolori de panza uno dei piaceri fisici più grandi che si possa provare, al pari dell'orgasmo, del bere quando si ha una sete e si è accaldati fino allo stremo e la possibilità di distendersi dopo aver camminato per chilometri e chilometri.
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
Adesso che ci penso un'esperienza simile a quella del treno (ricchioni esclusi) mi è capitata al concerto di Manson del 2001 al Palaghiaccio di Marino. Stavo troppo male, il cesso era fuori uso eppure c'era una folal interminabile dietro d me. Il vaso era ricolmo di brodaglia...e zampillava tutto....quello che è entrato dopo di me stava svenendo... 
Ultimamente invece mi è ricapitato sul treno, solo che stavolta il cesso funzionava, peccato che era sovraffollato e quindi ogni volta dovevo spostare un mare di gente che mi vedeva continuamente andare al cesso....
Sulla A1 roma-napoli però non ce l'ho fatta, ho fermato l'auto nella piazzola di sosta e al buio, con le macchine che sfrecciavano a un passo da me, ho dato libero sfogo a contanta arte cacatoria.
Ultimamente invece mi è ricapitato sul treno, solo che stavolta il cesso funzionava, peccato che era sovraffollato e quindi ogni volta dovevo spostare un mare di gente che mi vedeva continuamente andare al cesso....
Sulla A1 roma-napoli però non ce l'ho fatta, ho fermato l'auto nella piazzola di sosta e al buio, con le macchine che sfrecciavano a un passo da me, ho dato libero sfogo a contanta arte cacatoria.
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
idem sulla tangenziale ovest di Milano.Gino_11_Ltd. ha scritto:Sulla A1 roma-napoli però non ce l'ho fatta, ho fermato l'auto nella piazzola di sosta e al buio, con le macchine che sfrecciavano a un passo da me, ho dato libero sfogo a contanta arte cacatoria.
almeno era dopo le 22 e c'era un minimo di buio.
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
mai successo nulla di simile.
ma che cazzo mangiate?
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Il contenuto di questo post è un’opinione, non la verità assoluta. Se vi interessa la verità, l'aula di filosofia del professor Tyre è in fondo al corridoio.
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
Ma che tecnica usate per cagare sulla piazzola di sosta e non sporcarvi i polpacci? Cioè cagate alla turca? Oppure vi togliete il pantalone ed uscite ignudi dall'auto?
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
ho una forza sulle gambe da far pauraAntonioC. ha scritto:Ma che tecnica usate per cagare sulla piazzola di sosta e non sporcarvi i polpacci? Cioè cagate alla turca? Oppure vi togliete il pantalone ed uscite ignudi dall'auto?
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
Con il rischio di cadere nella propria merda...Corpsegrinder ha scritto:ho una forza sulle gambe da far pauraAntonioC. ha scritto:Ma che tecnica usate per cagare sulla piazzola di sosta e non sporcarvi i polpacci? Cioè cagate alla turca? Oppure vi togliete il pantalone ed uscite ignudi dall'auto?
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
in tal caso sentiresti chilometri di bestemmie!AntonioC. ha scritto:Con il rischio di cadere nella propria merda...Corpsegrinder ha scritto:ho una forza sulle gambe da far pauraAntonioC. ha scritto:Ma che tecnica usate per cagare sulla piazzola di sosta e non sporcarvi i polpacci? Cioè cagate alla turca? Oppure vi togliete il pantalone ed uscite ignudi dall'auto?
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
magari si siedono sul guardrail e cagano fuori dall'autostradaAntonioC. ha scritto:Ma che tecnica usate per cagare sulla piazzola di sosta e non sporcarvi i polpacci? Cioè cagate alla turca? Oppure vi togliete il pantalone ed uscite ignudi dall'auto?
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
o ci si attaccano con le braccia e cagano sul manto stradale 
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
avevo pensato anche a questa, ma la trovo da un lato più comode nell'atto defecatorio, dall'altra più scomoda al momento della puliziaGraz ha scritto:o ci si attaccano con le braccia e cagano sul manto stradale
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
Io dopo essermi abbassato per bene i panataloni, con una mano tenevo il guardrail e con l'altra il cavallo dei pantaloni per tenerlo sollevato da terra e distante dal punto zero. 
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
diomio che bello che è stato sto 3d. bellissimo sul serio.

l'appia ha crashato.
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
Nell'ultimo periodo a Roma, tonando in treno cominciò a venirmi il mal di pancia. Premetto che col tempo ho quasi imparato a dominarlo, essendo sovente dovuto allo stress. In genere quando sento che qualcosa lassotto sta cambiando mi estraneo, cerco di addormentarmi e via dicendo. Nella migliore delle ipotesi guadagno tempo. Però quest'ultima volta ho resistito a due ore di treno, poi arrivato a Roma mi ha sorpreso la pioggia con conseguente sbalzo di temperatura. Allora decido di prendere il taxi.
Bene, sembro potercela fare, ma sto coglione di tassista è troppo rispettoso dei limiti, va piano e non sempre fa la strada più veloce. All'inizio non gli dico niente, concentrato come sono sull'estraniamento, e anche perchè non volevo palesare la mia condizione di crescente disagio. Ma il suo atteggiamento ha iniettato nelle mie viscere una ulteriore dose di stress e incazzatura, e quindi tutto si è accelerato.
Timidamente gli ho detto di sbrigarsi che avevo mal di pancia, poi a un certo punto ho cominciato a insultarlo con tipo "ma cazzo, muoviti!", "ma che minchia!", con tanto di bestemmioni (che non è da me) e atteggiamento tra l'aggressivo e il disperato. Ad un certo punto buon per lui che non avessi l'arma con me, altrimenti gliela puntavo alla testa e lo costringevo a correre come dico io. Arriviamo a destinazione, ma io ero allo stremo, pioveva a dirotto...mi son fiondato dalla macchina e sono corso in camera mia, che ho praticamente sfondato la porta, perchè se avessi perso tempo a inserire la chiave nella toppa avrei cagato nel corridoio.
In tutto questo non avevo pagato il tassista e c'erano ancora le valigie in macchina. Buon per me che l'agente alla porta ha provveduto lui...sono sceso che era ancora stravolto, zuppo d'acqua, ma notevolmente più leggero...
Mi è capitato pure a Pisa, era sul notturno, ero in macchina per un servizio di pattuglia...madò, stessa scena di roma...menomale che l'agente non l'ho dovuto minacciare e la velocità non è stata un problema...però ogni volta è una lotta contro il tempo.
Orgogliosamente posso dire di non essermela mai fatta addosso.
Bene, sembro potercela fare, ma sto coglione di tassista è troppo rispettoso dei limiti, va piano e non sempre fa la strada più veloce. All'inizio non gli dico niente, concentrato come sono sull'estraniamento, e anche perchè non volevo palesare la mia condizione di crescente disagio. Ma il suo atteggiamento ha iniettato nelle mie viscere una ulteriore dose di stress e incazzatura, e quindi tutto si è accelerato.
Timidamente gli ho detto di sbrigarsi che avevo mal di pancia, poi a un certo punto ho cominciato a insultarlo con tipo "ma cazzo, muoviti!", "ma che minchia!", con tanto di bestemmioni (che non è da me) e atteggiamento tra l'aggressivo e il disperato. Ad un certo punto buon per lui che non avessi l'arma con me, altrimenti gliela puntavo alla testa e lo costringevo a correre come dico io. Arriviamo a destinazione, ma io ero allo stremo, pioveva a dirotto...mi son fiondato dalla macchina e sono corso in camera mia, che ho praticamente sfondato la porta, perchè se avessi perso tempo a inserire la chiave nella toppa avrei cagato nel corridoio.
In tutto questo non avevo pagato il tassista e c'erano ancora le valigie in macchina. Buon per me che l'agente alla porta ha provveduto lui...sono sceso che era ancora stravolto, zuppo d'acqua, ma notevolmente più leggero...
Mi è capitato pure a Pisa, era sul notturno, ero in macchina per un servizio di pattuglia...madò, stessa scena di roma...menomale che l'agente non l'ho dovuto minacciare e la velocità non è stata un problema...però ogni volta è una lotta contro il tempo.
Orgogliosamente posso dire di non essermela mai fatta addosso.
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
ma i farmaci antisciolta a spruzzo non ti fanno niente?
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
In questa settimana due ottime cagate nel bagno dell'ufficio.
Per la prima è cominciato il movimento tellurico in treno, quello Formia-Napoli, ma sullo stesso binario della storica avventura di Gino, ma oramai capisco il tempo di resistenza, quindi me la sono presa con calma, solo con il passo un po' accelerato. Arrivato nel bagno dell'uffico, il mio controllo mentale si è rilassato e allora ho sentito il pizzico intestinale e la trattenuta anale contemporaneamente.
Cioè, capite, i poteri della mente sono incredibili. E' come avere un potenziometro nella testa.
Per la prima è cominciato il movimento tellurico in treno, quello Formia-Napoli, ma sullo stesso binario della storica avventura di Gino, ma oramai capisco il tempo di resistenza, quindi me la sono presa con calma, solo con il passo un po' accelerato. Arrivato nel bagno dell'uffico, il mio controllo mentale si è rilassato e allora ho sentito il pizzico intestinale e la trattenuta anale contemporaneamente.
Cioè, capite, i poteri della mente sono incredibili. E' come avere un potenziometro nella testa.
O' pauer metal n'adda cagnà.
- Mordred
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- johnny blade
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
Vabbè..partecipo pure io..
marzo dell'anno scorso,un sabato,vado a giocare a pallone (fotunatamente in un megaparco,non in un un torneo..).
Beh..passano i minuti dall'inizio..7 contro 7..cazzolina..colpo di freddo?..Inizia: la pancia è in centrifuga..fitte...."...cazzo no adesso che gioco...".
E una: ragazzi devo staccare un attimo...mi infratto a spruzzare..vabbè..però tutto sommato con le gambe piegate e culo basso tipo "turca" non ci si sporca..e via una passata di foglia per il tocco finale..
Riprendo a giocare..sembra che va tutto bene...no,non ci poso credere..
E due: devo rinfrattarmi dopo manco 10'...
E tre...
ma cazzo,ma quando finisce tuttastammerda?
Stacco,metto la tuta,vado a casa (a piedi 400/500mt circa..). Fino a metà strada sembra che la situazione stia reggendo...ma ricompaionio i dolori..i passi si accorciano a mo' di pinguino (come ha scritto qui qualcuno)..aumenta il sudore freddo..stringo le chiappe...arrivo al cancello,la situazione è sempre in peggioramento..inizia la paura (di cagarsi sotto)...aumento la velocità senza allungare le gambe...un incubo che ombreggia su di me...il terrore
aumenta ma apro a chiave il portone...chiamo l'ascensore (perchè fare 3 piani a piedi in queste condizioni è impossibile)...salgo in ascensore e inizia il final-countdown..dagli sportelli dell'ascensore attravrso i vetri scandisco i piani..1.....2....t...tr.....nooooooooooooporc......non ce l'ho fatta.
ma il bello è che entro in casa e dico "Ciaooo! Mi sono cacato sotto!"
marzo dell'anno scorso,un sabato,vado a giocare a pallone (fotunatamente in un megaparco,non in un un torneo..).
Beh..passano i minuti dall'inizio..7 contro 7..cazzolina..colpo di freddo?..Inizia: la pancia è in centrifuga..fitte...."...cazzo no adesso che gioco...".
E una: ragazzi devo staccare un attimo...mi infratto a spruzzare..vabbè..però tutto sommato con le gambe piegate e culo basso tipo "turca" non ci si sporca..e via una passata di foglia per il tocco finale..
Riprendo a giocare..sembra che va tutto bene...no,non ci poso credere..
E due: devo rinfrattarmi dopo manco 10'...
E tre...
ma cazzo,ma quando finisce tuttastammerda?
Stacco,metto la tuta,vado a casa (a piedi 400/500mt circa..). Fino a metà strada sembra che la situazione stia reggendo...ma ricompaionio i dolori..i passi si accorciano a mo' di pinguino (come ha scritto qui qualcuno)..aumenta il sudore freddo..stringo le chiappe...arrivo al cancello,la situazione è sempre in peggioramento..inizia la paura (di cagarsi sotto)...aumento la velocità senza allungare le gambe...un incubo che ombreggia su di me...il terrore
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𝕬 𝖛𝖔𝖑𝖙𝖊 𝖘𝖔𝖓𝖔 𝖘𝖕𝖆𝖛𝖊𝖓𝖙𝖆𝖙𝖔 𝖉𝖎 𝖊𝖘𝖘𝖊𝖗𝖊 𝕺𝖟𝖟𝖞 𝕺𝖘𝖇𝖔𝖚𝖗𝖓𝖊, 𝕸𝖆 𝖒𝖎 𝖘𝖆𝖗𝖊𝖇𝖇𝖊 𝖕𝖔𝖙𝖚𝖙𝖆 𝖆𝖓𝖉𝖆𝖗𝖊 𝖆𝖓𝖈𝖍𝖊 𝖕𝖊𝖌𝖌𝖎𝖔: 𝕬𝖛𝖗𝖊𝖎 𝖕𝖔𝖙𝖚𝖙𝖔 𝖊𝖘𝖘𝖊𝖗𝖊 𝕾𝖙𝖎𝖓𝖌.
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
Sono morto, sto piangendo... maledetti... 
http://westerncampfire.blogspot.it > Il blog sul West e sul western
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
johnny-blade ha scritto:Vabbè..partecipo pure io..
marzo dell'anno scorso,un sabato,vado a giocare a pallone (fotunatamente in un megaparco,non in un un torneo..).
Beh..passano i minuti dall'inizio..7 contro 7..cazzolina..colpo di freddo?..Inizia: la pancia è in centrifuga..fitte...."...cazzo no adesso che gioco...".
E una: ragazzi devo staccare un attimo...mi infratto a spruzzare..vabbè..però tutto sommato con le gambe piegate e culo basso tipo "turca" non ci si sporca..e via una passata di foglia per il tocco finale..
Riprendo a giocare..sembra che va tutto bene...no,non ci poso credere..
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(W.Pater)
12 Gennaio 2013, i Maya non ci hanno capito un cazzo. [cit. Erotico]
...perchè la musica è agonismo!!! [cit. Franzi]
LA SFERA
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12 Gennaio 2013, i Maya non ci hanno capito un cazzo. [cit. Erotico]
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
Il brutto di queste situazioni è che man mano che ci si avvicina al cesso tutto si rilassa, ho rischiato più volte di cacarmi addosso nell'ultimo metro...
We will gather again
Under the leaves
We will gather again
In honour of the nine nights
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Re: R: Una simpatica disavventura ferroviaria.
Quando esiste un'urgenza fisiologica impellente difficile trattenersi!Nihilist ha scritto:Il brutto di queste situazioni è che man mano che ci si avvicina al cesso tutto si rilassa, ho rischiato più volte di cacarmi addosso nell'ultimo metro...
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Re: Una simpatica disavventura ferroviaria.
...io nel caso estremo ho usato una Fiat Cinquecento verdina, ho gentilmente aerografato la portiera dx...peccato fosse ancora giorno e 30secondi dopo la mia scomparsa dalla scena del crimine, la stessa veniva violata da un'allegra famigliola...mi sa che dopo tanto allegri non eran più, hihihihi 
Behind the smile / I feel nothing
I reach out to touch, but I'm not really there
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