Non credevo potesse esistere qualcuno interessato alla storia della mia vita da musicista...
Ho iniziato da bambino, verso i nove anni. A scuola dovevamo scegliere uno strumento da studiare durante musica e siccome avevo una chitarra classica vecchia come il cucco a casa ho iniziato con quella. Nel giro di un anno o due (quarta e quinta elementare direi) ho capito che mi piaceva davvero e i miei mi hanno fatto fare le medie al conservatorio. Ho dato l'esame di terza media e quello del terz'anno al conservatorio quasi contemporaneamente. I miei volevano farmi continuare al conservatorio ma io mi ero rotto il cazzo...mio padre ascoltava tanto jazz, mia sorella tanto metal e questi mi facevano studiare ovviamente musica classica....insomma, mi spaccavo la minchia così l'ho mollato e mi sono iscritto alle superiori. Contemporaneamente mi sono iscritto alla Lizard, una scuola di musica piuttosto conosciuta qui a Genova e ho studiato li cinque anni...ma in quel periodo studiavo proprio a bomba, di brutto, ore e ore tutti i giorni. Infatti verso i 18 anni ero proprio una macchina da guerra, tecnicamente parlando. Facevo delle cose che ora me le sogno. Una volta mollata la Lizard ho continuato a studiare per i fatti miei, ma è una cosa che ho potuto fare perchè avevo una perfetta base teorica e un'ottima base tecnica.
Discorso tecnico a parte, quello che mi ha permesso di "crescere" alla veloce come musicista è stato l'esercizio fatto trascrivendo musica. Di tutti i generi eh, non solo rock. Per me trascrivere è sempre stata la palestra migliore per un musicista. Non sono ai livelli di Dtrule (che è un trascrittore fenomenale, per inciso...ci sono sue partiture dei Dream Theater che sono nettamente superiori a quelle originali ufficiali) ma ho trascritto di tutto....e lavorare su roba tipo Gino Vannelli, Alain Caron, musica classica o funky mi ha proprio aperto la testa, mi ha fatto capire un sacco di cose.
Un'altra cosa fondamentale è stata l'attività live con gruppi dei più svariati, dal gruppazzo di marcioni death metal all'orchestra Primavera (un'orchestra di liscio della mia zona con la quale ho suonato un'estate).....suonare live in diverse situazioni con musicisti sempre diversi ti sveglia come niente altro al mondo. Per dire, sabato sera dopo una cena di compleanno abbiamo tirato su un batterista, un bassista e un tastierista e abbiamo improvvisato una serata in un locale, abbiamo suonato quasi tre ore improvvisando praticamente senza sosta ed è venuta fuori roba coi coglioni....e queste sono cose impagabili, nessuno studio a casa, nessuna ora passata al metronomo, niente può darti tanto quanto situazioni del genere. Chiaro, parti dal basso, giochi in saletta con altri due o tre scappati di casa e fai casino..poi dal casino inizia a prendere forma qualcosa...poi questo qualcosa inizia a sembrare sempre di più Musica e alla fine....ti trovi a 34 su un palco con tre perfetti sconosciuti e tiri su una serata
Insomma....secondo me il discorso è solo la passione che uno ci mette..per me suonare la chitarra non è mai stato un gioco, è sempre stata la vita nel vero senso della parola....e se avessi avuto dei genitori con una situazione lavorativa stabile avrei fatto il musicista...chiaro, non sarei mai diventato un Massimo Varini o un Andrea Braido, però probabilmente con la chitarra ci avrei tirato su la pagnotta....solo che mi sono dovuto mettere a lavorare e quindi ad un certo punto ho abbandonato l'idea della carriera professionale....però diciamo che le mie soddisfazioni negli anni me le sono tolte e sono più che contento di come sono andate le cose...
