The Philosopher ha scritto:L'articolo è un po' meh, ma l'argomento non è così banale. In particolare trovo interessanti diversi processi cognitivi (come pattern recognition e reinforcing loops) che portano le persone (spesso, ma non sempre, inconsciamente) a rifiutare di cambiare la propria opinione anche in presenza di elementi che in un campo "vergine" sarebbero stati interpretati in maniera differente (e vale per tutti, non solo per i sostenitori delle teorie del complotto). Non so se c'è qualcuno esperto di queste cose qui, mi piacerebbe leggere qualcosa di approfondito.
yes, presente!!
I processi di apprendimento basati sul training continuo hanno diversi metodi di adeguamento alle novità
Immagina la memoria come un buffer dove entrano solo 10 informazioni relative a qualcosa
le prime 10 informazioni che mi entrano le incamero gratis, poi, quando arriva l'undicesima, che faccio?
metodi sparsi riconosciuti per memorizzare la nuova informazione:
- scarto il meno recente
- ne scarto uno a caso
- scarto il meno richiesto
- lo aggiungo agli altri, senza scartare, ma diminuisco l'importanza di ognuno
...e mille altri modi. Tutto questo è arbitrario.
Quello che NON si fa è di tenere i 10 che già ho e fottermene dei nuovi (cioè il meccanismo del tipo di persona descritto nell'articolo)