Se ti esprimi in questo modo.... non posso che darti ragione.Erotic.Nightmares ha scritto: ↑12 gennaio 2021 13:32Attanà però belin che pesantezza dai, per forza che poi non hai gli amicici per andare a vedere i concerti, se tiri stì pompini qui uno si scazza....eh...dai su, qua non si fanno grandi discorsi antropologici e gli inuit e gli yak e la minchia che gli abballa in culo, qua si parla di posti di merda inquinati da morire dove se sfiori un corso d'acqua ti becchi pure l'aids dei gatti e muori soffrendo. Posti nei quali io sono stato tante (troppe) volte e che conosco bene per tutta una serie di ragioni che ora non sto qui a dirti per non ricambiarti il pompino. Grazie arcà che uno vorrebbe andare a vivere nel posto A, ma qui si parla invece dei posti B che sono quelli che attirano il nostro morboso interesse verso le deformazioni fisiche, le sofferenze e il male di vivere in generale. Facciamocela una risata dai che magari andiamo a letto in pigiama e ci troviamo vestiti eleganti![]()
Il problema è che se tu (o qualcun altro) esprimete dissenso verso qualcosa che ho scritto seriamente additandomi (in modo piu o meno velato) di essere un imbecille.... riceverai per forza una risposta SERIA.
Se vuoi scherzare e ridere, devi anche utlizzare un linguaggio appropriato (oltre ovviamente a parlare di argomenti su cui si possa effettivamente scherzare). Se il tuo linguaggio (o i contenuti che veicola) diventa troppo informale (se non addirittura fuori luogo), il tenore della discussione cambia.
Inoltre: spesso si ride degli altri o di situazioni strambe che convolgono altre persone, ma esiste una linea di demarcazione atta a separare la "battuta stupida (ma innocente e simpatica, se non autoironica)" dalla vera e propria "gretta presa in giro".
Esempio:
La battuta con cui ho risposto a Bigio, è stata dura, ma ironica;
L'intervento di STIV invece era del tutto fuori luogo (e ho gia spiegato il perche). Non ha aggiunto nulla alla discussione ed è frutto di una incapacità di comprensione del testo. Non c'è nulla da ridere. La mia risposta non avrebbe mai potuto essere ironica.
Qualcuno ha anche scritto che "ora bisogna stare attenti a come chiamiamo gli Inuit".
È così!
Se chiami "Negro" una persona di colore, sai che stai utilizzando un termine percepito come offensivo e (ammesso che tu non sia razzista) presterai attenzione a non usarlo.
Se chiami "Frocio" un omosessuale, sai che stai utilizzando un termine percepito come offensivo e (ammesso che tu non sia omofobo) presterai attenzione a non usarlo.
Il contesto ci aiuterà a comprendere se starai utilizzando i termini "Negro" e "Frocio" con ironia oppure con cattiveria. Se li userai sempre e indistintamente (a prescindere dal contesto), passerai sicuramente per essere razzista od omofobo.
L'esempio "classico" è quello (un po' stereotipato e da cartone animato) della persona che scivola sulla buccia di banana e cade.
Nella vita reale, se la persona scivola senza farsi male (magari scoppiando a ridere), anche l'osservatore puo ridere e prenderla bonariamente in giro.
Sempre nella vita reale, se la persona scivola e si fa male (magari lamentandosi e cercando aiuto), l'osservatore non puo ridere e (anzi) dovrebbe correre in suo aiuto. Se ride e non si preoccupa per quella persona che è scivolata sulla buccia di banana, significa che:
1) manca di empatia e non comprende le regole base del vivere in una società;
2) non dovra stupirsi quando sara lei a scivolare sulla buccia di banana e nessuno accorrera in suo aiuto.
Mi sembra di capire che tu non sia uno stupido, quindi penso che comprenderai quello che ho scritto.
