Ristampe in vinile: basta!

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cdf
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Ristampe in vinile: basta!

Messaggio da cdf »

Ma non se ne può più di questo vinile, io compro i cd e questi ultimi son quasi sempre fuori stampa!
Mi tocca pagare cifre assurde, cd di seconda mano (non sempre tenuti bene) o dubbie ristampe "russe" (non autorizzate, praticamente dei bootleg che suonano bene).
Ma ditemi perchè comprate il vinile?
Non vi disturba il "fruscio" ?
Vi piacciono i vinili deluxe, con 500 pagine di foto, testi, storia del gruppo?
Non è meglio il suono nitido e perfetto del cd?
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SimonFenix
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Re: Ristampe in vinile: basta!

Messaggio da SimonFenix »

Amen fratello, io sto rosicando per il primo album degli Enslaved, che tu hai comprato all'epoca dell'uscita come mi hai scritto nel topic della band e che su Discogs trovo a 80 euro in media. Ho scritto all'etichetta che lo ha ristampato in vinile e uno mi ha risposto che una ristampa in CD non è nei piani al momento, un altro mi ha risposto che è una questione di diritti per la versione in CD e non possono stamparlo loro stessi. Mah!
Noi siamo l'ultima ruota del carro, le ultime uscite dei Cirith Ungol sono in un mediocre digipack - a questo punto preferisco 1000 volte il classico jewelcase - e poi 10 versioni in vinile. Ho fatto giusto in tempo per procurarmi l'anno scorso The Etruscan Prophecy dei Dark Quarterer in CD a 15 euro perché ora è introvabile a qualsiasi cifra, lo hanno ristampato recentemente, indovina unicamente in quale versione?
Attanasio
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Re: Ristampe in vinile: basta!

Messaggio da Attanasio »

Ho iniziato ad acquistare vinili quando avevo 15 anni perche ai tempi (22 anni fa) non era per nulla facile trovare i CD di album (piu o meno) underground heavy metal degli anni Ottanta e (a volte) il vinile di quegli stessi album costava relativamente poco. Due anni piu tardi smisi di ascoltare heavy metal, iniziando ad approfondire la conoscenza dei classici degli anni Settanta. Capitava di acquistare fino a 3 vinili spendendo la stessa cifra che mi avrebbe permesso di acquistare un CD. Anche le novita in vinile costavano in media 20000 lire e i doppi vinili non superavano mai le 30000 lire.

Anche se con il passaggio all'euro i prezzi aumentarono (e allo stesso tempo, intorno al 2004 iniziai a cercare vinili di piu difficile reperibilita), almeno fino al 2007 continuo ad essere conveniente acquistare vinili. A quel punto mi ritrovai ad avere discografie (quasi) intere in LP, per cui preferii spendere cifre piu grosse (solitamente, al massimo intorno ai 30 o 40 euro) per quei pochi LP che mi mancavano per completare la discografia di certe band ed evitare ancora una volta i CD.

Ne risulta che (in linea di massima) ora possiedo solo cd di alcune band (principalmente quelle degli anni Novanta e dei primi anni Duemila, che ai tempi non stamparono nulla in vinile) e solo vinili di altre (principalmente quelle degli anni Ottanta e quelle nate dopo il 2008... delle quali sono stati pubblicati immediatamente anche i vinili).

Il problema nasce quando escono ristampe in vinile di band delle quali non era mai stato stampato nessun vinile. La mia fortuna e che quando iniziarono a pubblicare molti vinili di album sino ad allora disponibili solo in CD (direi intorno al 2011 circa), ero totalmente senza soldi e feci una scelta dolorosa eppure funzionale alla salvaguardia del mio sempre piu inesistente conto in banca:

- La band ***** ha inciso 3 album e li possiedo gia in CD (in origine, unico formato disponibile)? La band in questione e inattiva da anni?
Non ne acquisto nemmeno uno in vinile.
- La band ***** ha inciso 8 o piu album e ne possiedo solo 2 o 3 in CD? Tutti i loro album (compresi quei 5 o 6 che non possiedo) stanno per essere ristampati in vinile?
Li compro (iniziando da quelli che non possiedo in CD). Alla fine rivendero i pochi CD che possiedo di questa band.

Suono migliore vs suono peggiore? Sono solo stronzate. La qualita del vinile dipende dalla stampa (e non dal formato in se). Ci sono vinili che hanno una resa ottima su un impianto da comune mortale (...il mio impianto!) e vinili che farebbero defecare anche se ascoltati con un impianto fantastico. A tale proposito, vi (s)consiglio di provare ad ascoltare alcuni vinili usciti per Season Of Mist (Sinistro, Impure Wilhelmina, ...), Noble Demon (Dawn Of Solace) e Nuclear Blast... Inoltre alcuni album e bello averli in vinile per poterli ascoltare con calma, ma altri ha piu senso ascoltarli in CD, perche interrompere l'ascolto (per girare il lato di un 12" o per ascoltarne tutti e 4 i lati di un doppio LP) potrebbe inficiare sull'ascolto stesso. Il caso piu ovvio e quello di album ambient o funeral doom composti da una sola traccia di 30 o piu minuti... che viene suddivisa su 2 o 3 lati di un vinile: improponibile!

Pur essendo un appassionato del vinile, mi duole ammettere che negli ultimi anni la qualita delle stampe in vinile sia calata vertiginosamente. Inoltre i prezzi sono raddoppiati e (in certi casi) triplicati (e parlo delle novita... non di album da collezione pubblicati nel 1981), quindi oramai acquisto piu volentieri i CD. Ultimamente mi e capitato di portarmi a casa CD sino a qualche anno fa introvabili, spendendo non piu di 8 euro a titolo.... basta poco per farmi felice.
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Re: Ristampe in vinile: basta!

Messaggio da johnny blade »

Dei nuovi vinili non mi interessa niente.
L'ultimo 10 anni fa con https://encrypted-tbn3.gstatic.com/shop ... W&usqp=CAY

𝕬 𝖛𝖔𝖑𝖙𝖊 𝖘𝖔𝖓𝖔 𝖘𝖕𝖆𝖛𝖊𝖓𝖙𝖆𝖙𝖔 𝖉𝖎 𝖊𝖘𝖘𝖊𝖗𝖊 𝕺𝖟𝖟𝖞 𝕺𝖘𝖇𝖔𝖚𝖗𝖓𝖊, 𝕸𝖆 𝖒𝖎 𝖘𝖆𝖗𝖊𝖇𝖇𝖊 𝖕𝖔𝖙𝖚𝖙𝖆 𝖆𝖓𝖉𝖆𝖗𝖊 𝖆𝖓𝖈𝖍𝖊 𝖕𝖊𝖌𝖌𝖎𝖔: 𝕬𝖛𝖗𝖊𝖎 𝖕𝖔𝖙𝖚𝖙𝖔 𝖊𝖘𝖘𝖊𝖗𝖊 𝕾𝖙𝖎𝖓𝖌.




⭐ ⭐ *
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SimonFenix
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Re: Ristampe in vinile: basta!

Messaggio da SimonFenix »

Attanasio ha scritto: 20 luglio 2021 21:07 Ho iniziato ad acquistare vinili quando avevo 15 anni perche ai tempi (22 anni fa) non era per nulla facile trovare i CD di album (piu o meno) underground heavy metal degli anni Ottanta e (a volte) il vinile di quegli stessi album costava relativamente poco. Due anni piu tardi smisi di ascoltare heavy metal, iniziando ad approfondire la conoscenza dei classici degli anni Settanta. Capitava di acquistare fino a 3 vinili spendendo la stessa cifra che mi avrebbe permesso di acquistare un CD. Anche le novita in vinile costavano in media 20000 lire e i doppi vinili non superavano mai le 30000 lire.

Anche se con il passaggio all'euro i prezzi aumentarono (e allo stesso tempo, intorno al 2004 iniziai a cercare vinili di piu difficile reperibilita), almeno fino al 2007 continuo ad essere conveniente acquistare vinili. A quel punto mi ritrovai ad avere discografie (quasi) intere in LP, per cui preferii spendere cifre piu grosse (solitamente, al massimo intorno ai 30 o 40 euro) per quei pochi LP che mi mancavano per completare la discografia di certe band ed evitare ancora una volta i CD.

Ne risulta che (in linea di massima) ora possiedo solo cd di alcune band (principalmente quelle degli anni Novanta e dei primi anni Duemila, che ai tempi non stamparono nulla in vinile) e solo vinili di altre (principalmente quelle degli anni Ottanta e quelle nate dopo il 2008... delle quali sono stati pubblicati immediatamente anche i vinili).

Il problema nasce quando escono ristampe in vinile di band delle quali non era mai stato stampato nessun vinile. La mia fortuna e che quando iniziarono a pubblicare molti vinili di album sino ad allora disponibili solo in CD (direi intorno al 2011 circa), ero totalmente senza soldi e feci una scelta dolorosa eppure funzionale alla salvaguardia del mio sempre piu inesistente conto in banca:

- La band ***** ha inciso 3 album e li possiedo gia in CD (in origine, unico formato disponibile)? La band in questione e inattiva da anni?
Non ne acquisto nemmeno uno in vinile.
- La band ***** ha inciso 8 o piu album e ne possiedo solo 2 o 3 in CD? Tutti i loro album (compresi quei 5 o 6 che non possiedo) stanno per essere ristampati in vinile?
Li compro (iniziando da quelli che non possiedo in CD). Alla fine rivendero i pochi CD che possiedo di questa band.

Suono migliore vs suono peggiore? Sono solo stronzate. La qualita del vinile dipende dalla stampa (e non dal formato in se). Ci sono vinili che hanno una resa ottima su un impianto da comune mortale (...il mio impianto!) e vinili che farebbero defecare anche se ascoltati con un impianto fantastico. A tale proposito, vi (s)consiglio di provare ad ascoltare alcuni vinili usciti per Season Of Mist (Sinistro, Impure Wilhelmina, ...), Noble Demon (Dawn Of Solace) e Nuclear Blast... Inoltre alcuni album e bello averli in vinile per poterli ascoltare con calma, ma altri ha piu senso ascoltarli in CD, perche interrompere l'ascolto (per girare il lato di un 12" o per ascoltarne tutti e 4 i lati di un doppio LP) potrebbe inficiare sull'ascolto stesso. Il caso piu ovvio e quello di album ambient o funeral doom composti da una sola traccia di 30 o piu minuti... che viene suddivisa su 2 o 3 lati di un vinile: improponibile!

Pur essendo un appassionato del vinile, mi duole ammettere che negli ultimi anni la qualita delle stampe in vinile sia calata vertiginosamente. Inoltre i prezzi sono raddoppiati e (in certi casi) triplicati (e parlo delle novita... non di album da collezione pubblicati nel 1981), quindi oramai acquisto piu volentieri i CD. Ultimamente mi e capitato di portarmi a casa CD sino a qualche anno fa introvabili, spendendo non piu di 8 euro a titolo.... basta poco per farmi felice.
Guarda, quando ho visto su Youtube un video che spiega che un vinile stampato in Svervegia, dell'etichetta Y, dell'anno 19XX suona così, le stampe anni 80 sono colà, quelle americane sono pessime, quelle incise da mio cugggino sono strepitose ho detto "ammazza, quante palle per ascoltare un vinile", come se non ci fossero anche altri fattori, l'impianto come hai giustamente detto tu, la puntina, il braccetto, la polvere e chissà che dimentico. Posso capire chi li ha vissuti all'epoca e continuare ancora ma iniziare oggi è puro masochismo.
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Erotic.Nightmares
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Re: Ristampe in vinile: basta!

Messaggio da Erotic.Nightmares »

A prescindere dalle seghe mentali su qualità di stampa e roba del genere, la qualità della riproduzione analogica è mostruosamente dipendente dalla qualità dei mezzi di trasduzione e riproduzione. Testina, braccetto, piatto...senza stare a parlare di tutto quello che viene dopo. Un esempio banalissimo: la rotazione a 33 giri deve essere sempre assicurata e garantita con una tolleranza pari a ZERO, altrimenti alteri le frequenze di riproduzione. Un piatto accessibile (parlo di roba già seria sopra i 1000€) garantisce una tolleranza nella velocità di rotazione di +/- 0,5% che è un'enormità, già questo basta a rendere qualunque piatto da casa inferiore a un lettore CD cinese da 100€. Non parliamo poi della qualità della testina, della puntina e della precisione del braccetto con tutti i suoi meccanismi.....e non parliamo nemmeno degli stadi di equalizzazione e preamplificazione RIIA interni al piatto stesso che sono fondamentali per avere in uscita la forma d'onda corretta da preamplificare e amplificare per la riproduzione.

Come sempre si parla del nulla assoluto. Un qualunque compatto digitale da casa sarà sempre superiore alla riproduzione analogica di sistemi che costano come minimo due ordini di grandezza in più. Il vinile è inutile se non per i collezionisti o gli inguaribili nostalgici. Poi vabbè, capisco che un "audiofilo" che spende 30k€ per un sistema piatto-braccio-testina debba necessariamente autoconvincersi della qualità superiore del suo sistema....mica può ammettere a se stesso che è un coglione e ha speso il reddito di un anno di un intero nucleo familiare per avere alla fine una qualità inferiore a quella di un compatto Kenwood da 500€.
Chi va piano va sano e va lontano. Chi va forte va alla morte (tiè...)
Tonica, terza, quinta, settima diminuita. Resta dunque irrisolto l'accordo della mia vita?
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AntonioC.
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Re: Ristampe in vinile: basta!

Messaggio da AntonioC. »

Aggiungo che molto dipende anche da cosa si riproduce.
Il black metal norvegese da cantina su un impianto di 30.000 euro?
O' pauer metal n'adda cagnà.
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Re: Ristampe in vinile: basta!

Messaggio da Jem7 »

Evidentemente il vinile attira di più dal punto di vista commerciale/collezionistico. Quindi se devo produrre un supporto fisico, produco quello che mi fa guadagnare di più.
Toglietemi tutto, ma non il mio :asd:

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Cotlod
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Re: Ristampe in vinile: basta!

Messaggio da Cotlod »

AntonioC. ha scritto: 21 luglio 2021 08:46 Il black metal norvegese da cantina su un impianto di 30.000 euro?
Qualche anno fa lessi un messaggio di @gnoppi che diceva una cosa tipo: se l'impianto è di bassa qualità, i primi a risentirne sono proprio i dischi black metal norvegese da cantina.
All'epoca mi sembrò una castroneria, ma mi sono ricreduto e sono d'accordo con quella opinione (senza arrivare a spendere cifre folli per l'impianto).
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Re: Ristampe in vinile: basta!

Messaggio da cdf »

AntonioC. ha scritto: 21 luglio 2021 08:46 Il black metal norvegese da cantina su un impianto di 30.000 euro?
Sono album che travalicano la "qualità" del suono.
Sono tutto feeling ed emozioni, e forse la bassa qualità in cui son stati registrati, li rende ancor più "interessanti".
Che senso ha ascoltare "Transilvanian Hunger", con una registrazione perfetta?
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Ennio
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Re: Ristampe in vinile: basta!

Messaggio da Ennio »

Erotic.Nightmares ha scritto: 21 luglio 2021 08:30 Poi vabbè, capisco che un "audiofilo" che spende 30k€ per un sistema piatto-braccio-testina debba necessariamente autoconvincersi della qualità superiore del suo sistema....mica può ammettere a se stesso che è un coglione e ha speso il reddito di un anno di un intero nucleo familiare per avere alla fine una qualità inferiore a quella di un compatto Kenwood da 500€.
:asd: ho lavorato per un po' nello studio di un architetto audiofilo fissato (ma a mio modesto avviso molto incompetente). Acquistava in base al prezzo, spendeva l'ira di dio per i singoli pezzi dell'impianto, ma assemblava tutto malissimo, assolutamente senza criterio.
Il mio impiantino da poveraccio era 100 volte meglio a detta di tutti (credo di averlo anche descritto in modo dettagliato in un thread dedicato proprio agli impianti in dotazione nelle nostre case).

Io faccio parte della schiera dei nostalgici: il vinile lo preferisco come oggetto e mi piace farlo girare sul mio piatto. E' un rituale, tipo la preparazione del té secondo il metodo zen :asd:
Ma nonostante io abbia delle ottime orecchie, è chiaro che non posso cogliere DAVVERO una serie di differenze qualitative, sia per gli apparecchi con cui riproduco il vinile (come dici giustamente), sia perché ci sono altri mille fattori (conformazione della stanza, posizione di ascolto, distanza fra le casse) che non posso controllare o modificare come vorrei o come servirebbe.
Edward Lodewijk van Halen
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Re: Ristampe in vinile: basta!

Messaggio da Ennio »

Cotlod ha scritto: 21 luglio 2021 09:35
AntonioC. ha scritto: 21 luglio 2021 08:46 Il black metal norvegese da cantina su un impianto di 30.000 euro?
Qualche anno fa lessi un messaggio di @gnoppi che diceva una cosa tipo: se l'impianto è di bassa qualità, i primi a risentirne sono proprio i dischi black metal norvegese da cantina.
All'epoca mi sembrò una castroneria, ma mi sono ricreduto e sono d'accordo con quella opinione (senza arrivare a spendere cifre folli per l'impianto).
io la penso così: un impianto ha lo scopo di riprodurre un dato supporto, cd o vinile che sia.
La musica contenuta in quel supporto è stata registrata in un certo modo, un modo voluto, e questa musica ha anche una sua "intenzione".
Se è black metal che devi riprodurre, black metal deve uscire dalle casse. Se vuoi sentire "cadere lo spillo" (cito Polimar) in Presto dei Rush, deve fartelo sentire, quello deve uscire dalle casse.
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Re: Ristampe in vinile: basta!

Messaggio da Cotlod »

Il fatto è che più il mix è volutamente caotico e marcio, e più si perde quando l'impianto non è di qualità.

Ricordo la prima volta che ascoltai City degli SYL; ho pensato: "ma che è sto schifo? non si capisce niente, tutte le frequenze impastate". Sentito invece su uno stereo migliore mi si è aperto come un grandissimo disco.
Se ascolti A Blaze in The Northern Sky su uno stereo scadente ti perdi il feeling oscuro e malevolo.
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Re: Ristampe in vinile: basta!

Messaggio da Deadlord79 »

Erotic.Nightmares ha scritto: 21 luglio 2021 08:30 A prescindere dalle seghe mentali su qualità di stampa e roba del genere, la qualità della riproduzione analogica è mostruosamente dipendente dalla qualità dei mezzi di trasduzione e riproduzione. Testina, braccetto, piatto...senza stare a parlare di tutto quello che viene dopo. Un esempio banalissimo: la rotazione a 33 giri deve essere sempre assicurata e garantita con una tolleranza pari a ZERO, altrimenti alteri le frequenze di riproduzione. Un piatto accessibile (parlo di roba già seria sopra i 1000€) garantisce una tolleranza nella velocità di rotazione di +/- 0,5% che è un'enormità, già questo basta a rendere qualunque piatto da casa inferiore a un lettore CD cinese da 100€. Non parliamo poi della qualità della testina, della puntina e della precisione del braccetto con tutti i suoi meccanismi.....e non parliamo nemmeno degli stadi di equalizzazione e preamplificazione RIIA interni al piatto stesso che sono fondamentali per avere in uscita la forma d'onda corretta da preamplificare e amplificare per la riproduzione.

Come sempre si parla del nulla assoluto. Un qualunque compatto digitale da casa sarà sempre superiore alla riproduzione analogica di sistemi che costano come minimo due ordini di grandezza in più. Il vinile è inutile se non per i collezionisti o gli inguaribili nostalgici. Poi vabbè, capisco che un "audiofilo" che spende 30k€ per un sistema piatto-braccio-testina debba necessariamente autoconvincersi della qualità superiore del suo sistema....mica può ammettere a se stesso che è un coglione e ha speso il reddito di un anno di un intero nucleo familiare per avere alla fine una qualità inferiore a quella di un compatto Kenwood da 500€.
[/quote

Non sai di cosa parli, a parte che una tolleranza dello 0,5% in più o in meno fa pochissima differenza, ci sono comunque alimentazioni esterne che ti permettono una regolazione precisa, per l'equalizzazione ci sono prephono esterni validi senza dover spendere cifre folli, anche perchè sopra i 500 euro non so quanti giradischi ci sono con il pre interno, il resto sono i soliti luoghi comuni
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Re: Ristampe in vinile: basta!

Messaggio da Deadlord79 »

cdf ha scritto: 20 luglio 2021 19:55 Ma non se ne può più di questo vinile, io compro i cd e questi ultimi son quasi sempre fuori stampa!
Mi tocca pagare cifre assurde, cd di seconda mano (non sempre tenuti bene) o dubbie ristampe "russe" (non autorizzate, praticamente dei bootleg che suonano bene).
Ma ditemi perchè comprate il vinile?
Non vi disturba il "fruscio" ?
Vi piacciono i vinili deluxe, con 500 pagine di foto, testi, storia del gruppo?
Non è meglio il suono nitido e perfetto del cd?
Personalmente prendo i vinili solo per via della loudness war, infatti li compro solo quando la versione in cd è compressa in maniera esagerata
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Re: Ristampe in vinile: basta!

Messaggio da Erotic.Nightmares »

Deadlord79 ha scritto: 22 luglio 2021 20:13
Erotic.Nightmares ha scritto: 21 luglio 2021 08:30 A prescindere dalle seghe mentali su qualità di stampa e roba del genere, la qualità della riproduzione analogica è mostruosamente dipendente dalla qualità dei mezzi di trasduzione e riproduzione. Testina, braccetto, piatto...senza stare a parlare di tutto quello che viene dopo. Un esempio banalissimo: la rotazione a 33 giri deve essere sempre assicurata e garantita con una tolleranza pari a ZERO, altrimenti alteri le frequenze di riproduzione. Un piatto accessibile (parlo di roba già seria sopra i 1000€) garantisce una tolleranza nella velocità di rotazione di +/- 0,5% che è un'enormità, già questo basta a rendere qualunque piatto da casa inferiore a un lettore CD cinese da 100€. Non parliamo poi della qualità della testina, della puntina e della precisione del braccetto con tutti i suoi meccanismi.....e non parliamo nemmeno degli stadi di equalizzazione e preamplificazione RIIA interni al piatto stesso che sono fondamentali per avere in uscita la forma d'onda corretta da preamplificare e amplificare per la riproduzione.

Come sempre si parla del nulla assoluto. Un qualunque compatto digitale da casa sarà sempre superiore alla riproduzione analogica di sistemi che costano come minimo due ordini di grandezza in più. Il vinile è inutile se non per i collezionisti o gli inguaribili nostalgici. Poi vabbè, capisco che un "audiofilo" che spende 30k€ per un sistema piatto-braccio-testina debba necessariamente autoconvincersi della qualità superiore del suo sistema....mica può ammettere a se stesso che è un coglione e ha speso il reddito di un anno di un intero nucleo familiare per avere alla fine una qualità inferiore a quella di un compatto Kenwood da 500€.
Non sai di cosa parli, a parte che una tolleranza dello 0,5% in più o in meno fa pochissima differenza, ci sono comunque alimentazioni esterne che ti permettono una regolazione precisa, per l'equalizzazione ci sono prephono esterni validi senza dover spendere cifre folli, anche perchè sopra i 500 euro non so quanti giradischi ci sono con il pre interno, il resto sono i soliti luoghi comuni
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH.
Alè, ecco il genio della lampada. Va bene, hai ragione. Adesso attendo il pippone sui cavi da 5000€ al metro che grazie alla geometria dei trefoli permettono un suono più cristallino e puro.
Chi va piano va sano e va lontano. Chi va forte va alla morte (tiè...)
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Re: Ristampe in vinile: basta!

Messaggio da TheNeedleLies »

Erotic.Nightmares ha scritto: 23 luglio 2021 06:58
Deadlord79 ha scritto: 22 luglio 2021 20:13
Erotic.Nightmares ha scritto: 21 luglio 2021 08:30 A prescindere dalle seghe mentali su qualità di stampa e roba del genere, la qualità della riproduzione analogica è mostruosamente dipendente dalla qualità dei mezzi di trasduzione e riproduzione. Testina, braccetto, piatto...senza stare a parlare di tutto quello che viene dopo. Un esempio banalissimo: la rotazione a 33 giri deve essere sempre assicurata e garantita con una tolleranza pari a ZERO, altrimenti alteri le frequenze di riproduzione. Un piatto accessibile (parlo di roba già seria sopra i 1000€) garantisce una tolleranza nella velocità di rotazione di +/- 0,5% che è un'enormità, già questo basta a rendere qualunque piatto da casa inferiore a un lettore CD cinese da 100€. Non parliamo poi della qualità della testina, della puntina e della precisione del braccetto con tutti i suoi meccanismi.....e non parliamo nemmeno degli stadi di equalizzazione e preamplificazione RIIA interni al piatto stesso che sono fondamentali per avere in uscita la forma d'onda corretta da preamplificare e amplificare per la riproduzione.

Come sempre si parla del nulla assoluto. Un qualunque compatto digitale da casa sarà sempre superiore alla riproduzione analogica di sistemi che costano come minimo due ordini di grandezza in più. Il vinile è inutile se non per i collezionisti o gli inguaribili nostalgici. Poi vabbè, capisco che un "audiofilo" che spende 30k€ per un sistema piatto-braccio-testina debba necessariamente autoconvincersi della qualità superiore del suo sistema....mica può ammettere a se stesso che è un coglione e ha speso il reddito di un anno di un intero nucleo familiare per avere alla fine una qualità inferiore a quella di un compatto Kenwood da 500€.
Non sai di cosa parli, a parte che una tolleranza dello 0,5% in più o in meno fa pochissima differenza, ci sono comunque alimentazioni esterne che ti permettono una regolazione precisa, per l'equalizzazione ci sono prephono esterni validi senza dover spendere cifre folli, anche perchè sopra i 500 euro non so quanti giradischi ci sono con il pre interno, il resto sono i soliti luoghi comuni
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH.
Alè, ecco il genio della lampada. Va bene, hai ragione. Adesso attendo il pippone sui cavi da 5000€ al metro che grazie alla geometria dei trefoli permettono un suono più cristallino e puro.
Come sempre, il tutto si riduce ad una questione di cavetti :sisi:
"Culoso il chiacchierato" :cory: :gossip: Ancella prediletta Fondazione Rabiro™
"The Talked About Asshole" - Favorite Handmaid Rabiro™ Foundation
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Erotic.Nightmares
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Re: Ristampe in vinile: basta!

Messaggio da Erotic.Nightmares »

TheNeedleLies ha scritto: 23 luglio 2021 08:04
Erotic.Nightmares ha scritto: 23 luglio 2021 06:58
Deadlord79 ha scritto: 22 luglio 2021 20:13

Non sai di cosa parli, a parte che una tolleranza dello 0,5% in più o in meno fa pochissima differenza, ci sono comunque alimentazioni esterne che ti permettono una regolazione precisa, per l'equalizzazione ci sono prephono esterni validi senza dover spendere cifre folli, anche perchè sopra i 500 euro non so quanti giradischi ci sono con il pre interno, il resto sono i soliti luoghi comuni
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH.
Alè, ecco il genio della lampada. Va bene, hai ragione. Adesso attendo il pippone sui cavi da 5000€ al metro che grazie alla geometria dei trefoli permettono un suono più cristallino e puro.
Come sempre, il tutto si riduce ad una questione di cavetti :sisi:
Maledetti cavetti :bu:
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Re: Ristampe in vinile: basta!

Messaggio da Deadlord79 »

Erotic.Nightmares ha scritto: 23 luglio 2021 06:58
Deadlord79 ha scritto: 22 luglio 2021 20:13
Erotic.Nightmares ha scritto: 21 luglio 2021 08:30 A prescindere dalle seghe mentali su qualità di stampa e roba del genere, la qualità della riproduzione analogica è mostruosamente dipendente dalla qualità dei mezzi di trasduzione e riproduzione. Testina, braccetto, piatto...senza stare a parlare di tutto quello che viene dopo. Un esempio banalissimo: la rotazione a 33 giri deve essere sempre assicurata e garantita con una tolleranza pari a ZERO, altrimenti alteri le frequenze di riproduzione. Un piatto accessibile (parlo di roba già seria sopra i 1000€) garantisce una tolleranza nella velocità di rotazione di +/- 0,5% che è un'enormità, già questo basta a rendere qualunque piatto da casa inferiore a un lettore CD cinese da 100€. Non parliamo poi della qualità della testina, della puntina e della precisione del braccetto con tutti i suoi meccanismi.....e non parliamo nemmeno degli stadi di equalizzazione e preamplificazione RIIA interni al piatto stesso che sono fondamentali per avere in uscita la forma d'onda corretta da preamplificare e amplificare per la riproduzione.

Come sempre si parla del nulla assoluto. Un qualunque compatto digitale da casa sarà sempre superiore alla riproduzione analogica di sistemi che costano come minimo due ordini di grandezza in più. Il vinile è inutile se non per i collezionisti o gli inguaribili nostalgici. Poi vabbè, capisco che un "audiofilo" che spende 30k€ per un sistema piatto-braccio-testina debba necessariamente autoconvincersi della qualità superiore del suo sistema....mica può ammettere a se stesso che è un coglione e ha speso il reddito di un anno di un intero nucleo familiare per avere alla fine una qualità inferiore a quella di un compatto Kenwood da 500€.
Non sai di cosa parli, a parte che una tolleranza dello 0,5% in più o in meno fa pochissima differenza, ci sono comunque alimentazioni esterne che ti permettono una regolazione precisa, per l'equalizzazione ci sono prephono esterni validi senza dover spendere cifre folli, anche perchè sopra i 500 euro non so quanti giradischi ci sono con il pre interno, il resto sono i soliti luoghi comuni
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH.
Alè, ecco il genio della lampada. Va bene, hai ragione. Adesso attendo il pippone sui cavi da 5000€ al metro che grazie alla geometria dei trefoli permettono un suono più cristallino e puro.
Cosa c'entrano i cavi da 5000 euro?
Quindi per te prendere un prephono esterno è roba da geni della lampada?
Non vale nemmeno la pena discutere con te,ti lascio nella tua ignoranza
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Re: Ristampe in vinile: basta!

Messaggio da Disgustipated »

Inizio a prendere i popcorn :asd:
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Re: Ristampe in vinile: basta!

Messaggio da Deadlord79 »

Disgustipated ha scritto: 23 luglio 2021 11:41 Inizio a prendere i popcorn :asd:
Non serve, perché non risponderó a nessuno dei suoi messaggi, ho di meglio da fare :D
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