eh, infatti: avevo un vago ricordo.
DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Io ricordo di più la pagina di Metal Hammer dei "Chiaro/Scuro"..76maxx76 ha scritto: ↑1 marzo 2024 12:22eh, infatti: avevo un vago ricordo.![]()
L'album lo considero un capolavoro, proprio perché sono riusciti a portare quel tipo di musica a un livello elevato.
Fare paragoni, in questo caso, con i precedenti non ha senso.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
nonchalance ha scritto: ↑1 marzo 2024 12:43 Fare paragoni, in questo caso, con i precedenti non ha senso.![]()
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Quindi lo stai paragonando (?).nonchalance ha scritto: ↑1 marzo 2024 12:43
L'album lo considero un capolavoro, proprio perché sono riusciti a portare quel tipo di musica a un livello elevato.
Fare paragoni, in questo caso, con i precedenti non ha senso.![]()
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
A me le parti vocali di questo disco non mi sono mai piaciute. Mosce.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Dico solo che: se cerchi lo US Metal, qui non ce lo trovi di sicuro.johnny blade ha scritto: ↑1 marzo 2024 14:06Quindi lo stai paragonando (?).nonchalance ha scritto: ↑1 marzo 2024 12:43
L'album lo considero un capolavoro, proprio perché sono riusciti a portare quel tipo di musica a un livello elevato.
Fare paragoni, in questo caso, con i precedenti non ha senso.![]()
Fanno tutta un'altra roba, che anticipa la Trans-Siberian Orchestra.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Beh questo è poco ma sicuro; ciò nonostante, trattandosi della stessa band, imperniata attorno alla medesima figura di riferimento (seppur agendo molto più dietro le quinte nella seconda fase), viene del tutto normale fare un paragone o, se vuoi dirla in modo diverso, esprimere una preferenza.nonchalance ha scritto: ↑1 marzo 2024 15:12 Dico solo che: se cerchi lo US Metal, qui non ce lo trovi di sicuro.
Fanno tutta un'altra roba, che anticipa la Trans-Siberian Orchestra.
Altrimenti non avrebbe senso nemmeno dire "Mi piacciono di più i primi dischi dei Borknagar con Garm rispetto a quelli dopo con Vintersorg" (per riallacciarmi a un thread attuale), o i Marillion di Fish rispetto a quelli di Hogarth, o i Pink Floyd di Barrett rispetto a quelli di Waters e Gilmour, ecc. ecc.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Sì, è vero. Però, qua cambia proprio l'approccio: lo vedo più come una sorta di Avantasia, un progetto differente del leader.diego ha scritto: ↑1 marzo 2024 15:35Beh questo è poco ma sicuro; ciò nonostante, trattandosi della stessa band, imperniata attorno alla medesima figura di riferimento (seppur agendo molto più dietro le quinte nella seconda fase), viene del tutto normale fare un paragone o, se vuoi dirla in modo diverso, esprimere una preferenza.nonchalance ha scritto: ↑1 marzo 2024 15:12 Dico solo che: se cerchi lo US Metal, qui non ce lo trovi di sicuro.
Fanno tutta un'altra roba, che anticipa la Trans-Siberian Orchestra.
Altrimenti non avrebbe senso nemmeno dire "Mi piacciono di più i primi dischi dei Borknagar con Garm rispetto a quelli dopo con Vintersorg" (per riallacciarmi a un thread attuale), o i Marillion di Fish rispetto a quelli di Hogarth, o i Pink Floyd di Barrett rispetto a quelli di Waters e Gilmour, ecc. ecc.
Il nome è quello ma, ovviamente, si sa che non sono né i Savatage con Criss e nemmeno quelli di Handful of Rain.
A me i Marillion piacciono in entrambe le vesti, ma non sono una sorta di band con a capo qualcuno. Difatti, sono tutti rimasti anche dopo il cambio del frontman.
Differente è il caso dei Pink Floyd, dove abbiamo uno che ha voluto imporsi sugli altri per sfogare le proprie frustrazioni, portando gli altri ad abbandonare il gruppo e, poi, a riunirlo senza di lui. In tutti e due i casi, non erano più un gruppo per definizione.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Non lo so ragazzi, i gusti sono gusti, ma io ho l'impressione che nonostante parliate di livello viscerale, questo distinguo che fate tra il pre e post Criss sia solo ed unicamente di testa.
1- Criss era un chitarrista meraviglioso e parte fondamentale della band.
2- Criss è morto.
3- Tutto ciò venuto dopo, per quanto grande, non può avere lo stesso valore perché manca Criss.
Da un lato è una consecutio logica inattaccabile.
Dall'altro è appunto solo logica, mentre la musica è altro.
Handful, Dead e Wake sono dischi clamorosi, intensissimi e viscerali NONOSTANTE l'assenza di Criss.
Anzi, il dolore per la perdita è stato in qualche modo combustibile creativo.
Pitrelli e Caffrey sono semplicemente perfetti su DWD, non c'è un secondo in cui mi venga da pensare "bello, però ci fosse stato Criss..."
Il seme era stato piantato con Gutter, e qui assistiamo alla piena fioritura.
Questo è un disco di bellezza talmente abbagliante che per me si fa torto alla band incasellandolo nella categoria del "bello, ma manca Criss"
Questo disco è bello e basta, mi vengono i brividi solo a pensarci.
Madre santissima johnny.johnny blade ha scritto: ↑1 marzo 2024 14:19 A me le parti vocali di questo disco non mi sono mai piaciute. Mosce.
Idem come sopra, de gustibus, ma come cavolo fanno Zaccaria e Jon a sembrarti mosci su sto disco?
Cioè, senza neanche andare troppo lontani, già a This Is The Time a me esplode il cuore per la bellezza delle parti vocali.
Cristo, a me viene da piangere già solo a fare copia/incollaThis is the time and this is the place
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Che dire? Questo disco rappresenta per me uno dei dischi preferiti in assoluto. L'ho amato fin da subito e negli anni l'amore, non ha ceduto un millimetro di terreno, anzi si è intensificato, ha sublimato, mi verrebbe da dire, diventando uno dei dischi per me irrinunciabili. Grazie per la recensione, Alessandro, e non parlo di quella appena pubblicata su questo portale, ma quella che hai redatto 30 anni fa e che mi ha spinto a comprare questo album. Per il resto, sono d'accordo su tutto con @Paul_Diamond, le sue considerazioni sono sensate.
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Alla fine il problema è uno solo, quando si parla di Musica: ce n'è così tanta di bella da ascoltare e così poco tempo per farlo...
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Ho conosciuto i Savatage con Wake Of Magellan, e per me quel disco è l'inizio dell'amore (tutti i dischi prima, quello dopo in diretta, visti dal vivo un paio di volte... insomma l'Ammore).
Non sono ancora riuscito ad ascoltare DWD; le poche volte che ci ho provato lo sentivo come una "copia" di Wake e non riuscivo ad entrare.
A leggere la rece e i vostri commenti sembra che mi ci debba mettere con una certa urgenza.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Capisco, capisco.
Eppure per me, nonostante l'evidente evoluzione stilistica, sono un tutt'uno.
E comunque già in Gutter c'è il seme di quello che verrà.
Diego ma checcazz, il tempo di rispondere e mi cancelli il messaggio
Eppure per me, nonostante l'evidente evoluzione stilistica, sono un tutt'uno.
E comunque già in Gutter c'è il seme di quello che verrà.
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Ultima modifica di Paul_Diamond il 1 marzo 2024 20:34, modificato 1 volta in totale.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Attenzione, magari mi sono espresso male o meglio ho omesso una precisazione importante.
Io non è che li "senta" di meno perché mi manca Criss come esecutore (quindi non ne faccio una questione di confronto con Pitelli e Caffery), o perché idolatri Criss (mai fatto con nessun musicista vivo o defunto che sia) e quindi i dischi senza di lui mi vanno di traverso perché faccio i capriccetti da nostalgico.
Quello che mi tiene un po' distaccato sono le diverse atmosfere (dovute o meno che siano alla mancanza di Criss in fase di scrittura), che trovo meno incisive (non so descrivere meglio di così il concetto); @nonchalance non si è allontanato molto da quello che intendo quando ha scritto che con DWD e TWOM abbiamo i primi germogli della Trans Siberian Orchestra, che in effetti come tipo di proposta non ho mai digerito.
Insomma se penso "Savatage" a quel nome associo in automatico un Hall of the Mountan King o un Gutter Ballet, c'è poco da fare.
Io non è che li "senta" di meno perché mi manca Criss come esecutore (quindi non ne faccio una questione di confronto con Pitelli e Caffery), o perché idolatri Criss (mai fatto con nessun musicista vivo o defunto che sia) e quindi i dischi senza di lui mi vanno di traverso perché faccio i capriccetti da nostalgico.
Quello che mi tiene un po' distaccato sono le diverse atmosfere (dovute o meno che siano alla mancanza di Criss in fase di scrittura), che trovo meno incisive (non so descrivere meglio di così il concetto); @nonchalance non si è allontanato molto da quello che intendo quando ha scritto che con DWD e TWOM abbiamo i primi germogli della Trans Siberian Orchestra, che in effetti come tipo di proposta non ho mai digerito.
Insomma se penso "Savatage" a quel nome associo in automatico un Hall of the Mountan King o un Gutter Ballet, c'è poco da fare.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Lo stavo editando e nel frattempo tu hai postato, quindi ora la tua risposta precede il mio commentoPaul_Diamond ha scritto: ↑1 marzo 2024 20:33 Capisco, capisco.
Eppure per me, nonostante l'evidente evoluzione stilistica, sono un tutt'uno.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Tutto ciò è meravigliosodiego ha scritto: ↑1 marzo 2024 20:35Lo stavo editando e nel frattempo tu hai postato, quindi ora la tua risposta precede il mio commentoPaul_Diamond ha scritto: ↑1 marzo 2024 20:33
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Allora, io ricordo che: quando Jon decise di formare l'Orchestra Trans-Siberiana insieme a Paul O'Neill e Robert Kinkel, decise di lasciare la parte metal (i Savatage) in mano a Criss. Infatti mise Zak al suo posto in "Edge of Thorns", dove lui proprio non compare nella formazione ufficiale se non in veste di ospite.
Non a caso, quel disco è improntato tutto sulla chitarra.
Poi sappiamo tutti cosa è successo, e Jon - a forza - riprese nelle sue mani la loro (sua e del fratello) creatura e registrò da solo tutto Handful of Rain come sorta di sfogo. Alla voce c'era sempre Stevens, e solo gli assoli furono opera di Alex Skolnick.
Quindi, in pratica, la TSO era già stata avviata nel 1993 con l'intento di creare qualcosa di diverso dai Savatage.
Non a caso, quel disco è improntato tutto sulla chitarra.
Poi sappiamo tutti cosa è successo, e Jon - a forza - riprese nelle sue mani la loro (sua e del fratello) creatura e registrò da solo tutto Handful of Rain come sorta di sfogo. Alla voce c'era sempre Stevens, e solo gli assoli furono opera di Alex Skolnick.
Quindi, in pratica, la TSO era già stata avviata nel 1993 con l'intento di creare qualcosa di diverso dai Savatage.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Può darsi che dica una scemata, ma io sapevo che una volta "chiusa" la parentesi Savatage, Jon, con Paul, aveva intenzione di comporre un'opera teatrale, un Musical o qualcosa del genere: lo ha sempre definito un suo sogno. Poi le circostanze lo hanno visto impegnato altrimenti e forse proprio le vicissitudini e le esperienze a cui è andato incontro, influenzate da quel sogno, lo hanno portato a creare, sempre insieme a Paul e Kinkel, la TSO. In breve, la TSO, in parte, è figlia delle ambizioni di Jon e delle peripezie che gli ha riservato il tempo.nonchalance ha scritto: ↑1 marzo 2024 21:20 Allora, io ricordo che: quando Jon decise di formare l'Orchestra Trans-Siberiana insieme a Paul O'Neill e Robert Kinkel, decise di lasciare la parte metal (i Savatage) in mano a Criss. Infatti mise Zak al suo posto in "Edge of Thorns", dove lui proprio non compare nella formazione ufficiale se non in veste di ospite.
Non a caso, quel disco è improntato tutto sulla chitarra.
Poi sappiamo tutti cosa è successo, e Jon - a forza - riprese nelle sue mani la loro (sua e del fratello) creatura e registrò da solo tutto Handful of Rain come sorta di sfogo. Alla voce c'era sempre Stevens, e solo gli assoli furono opera di Alex Skolnick.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Sì, mi pare di aver letto la stessa cosa sul Classix!Cattivo_soggetto ha scritto: ↑1 marzo 2024 22:20Può darsi che dica una scemata, ma io sapevo che una volta "chiusa" la parentesi Savatage, Jon, con Paul, aveva intenzione di comporre un'opera teatrale, un Musical o qualcosa del genere: lo ha sempre definito un suo sogno. Poi le circostanze lo hanno visto impegnato altrimenti e forse proprio le vicissitudini e le esperienze a cui è andato incontro, influenzate da quel sogno, lo hanno portato a creare, sempre insieme a Paul e Kinkel, la TSO. In breve, la TSO, in parte, è figlia delle ambizioni di Jon e delle peripezie che gli ha riservato il tempo.nonchalance ha scritto: ↑1 marzo 2024 21:20 Allora, io ricordo che: quando Jon decise di formare l'Orchestra Trans-Siberiana insieme a Paul O'Neill e Robert Kinkel, decise di lasciare la parte metal (i Savatage) in mano a Criss. Infatti mise Zak al suo posto in "Edge of Thorns", dove lui proprio non compare nella formazione ufficiale se non in veste di ospite.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Devo dire che quella vecchia recensione che scrissi su Metal Shock non finisce di riscuotere apprezzamenti e ricordi positivi, ancora oggi a distanza di 29 anni. Sarà anche per la bellezza di questo album o per la storia in esso narrata, ma devo dire che la cosa mi emoziona non poco. Ti ringrazio sentitamente. Ciao.Cattivo_soggetto ha scritto: ↑1 marzo 2024 20:24 Che dire? Questo disco rappresenta per me uno dei dischi preferiti in assoluto. L'ho amato fin da subito e negli anni l'amore, non ha ceduto un millimetro di terreno, anzi si è intensificato, ha sublimato, mi verrebbe da dire, diventando uno dei dischi per me irrinunciabili. Grazie per la recensione, Alessandro, e non parlo di quella appena pubblicata su questo portale, ma quella che hai redatto 30 anni fa e che mi ha spinto a comprare questo album. Per il resto, sono d'accordo su tutto con @Paul_Diamond, le sue considerazioni sono sensate.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Paul_Diamond ha scritto: ↑1 marzo 2024 20:12
Madre santissima johnny.johnny blade ha scritto: ↑1 marzo 2024 14:19 A me le parti vocali di questo disco non mi sono mai piaciute. Mosce.
Idem come sopra, de gustibus, ma come cavolo fanno Zaccaria e Jon a sembrarti mosci su sto disco?
Cioè, senza neanche andare troppo lontani, già a This Is The Time a me esplode il cuore per la bellezza delle parti vocali.Cristo, a me viene da piangere già solo a fare copia/incollaThis is the time and this is the place
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Scusate, io ho la prima stampa senza bonus, e questo scempio non l'avevo mai sentito:
https://youtu.be/R2MSLosARXo?si=9lpLX0sP2y5lZ0Kt
Chi è che canta? Jiniya dal vivo o in una session in studio? Ma che cazzo di roba è e come si fa addirittura a pubblicarla come bonus track ufficiale? Può essere jon sbronzo? (ma non mi pare proprio, a parte nel finale)
Inviato dal mio SM-A145R utilizzando Tapatalk
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Aragorn_V ha scritto: ↑2 marzo 2024 18:41 Scusate, io ho la prima stampa senza bonus, e questo scempio non l'avevo mai sentito:
https://youtu.be/R2MSLosARXo?si=9lpLX0sP2y5lZ0Kt
Chi è che canta? Jiniya dal vivo o in una session in studio? Ma che cazzo di roba è e come si fa addirittura a pubblicarla come bonus track ufficiale? Può essere jon sbronzo? (ma non mi pare proprio, a parte nel finale)
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
A me piace parecchio, insieme a Gutter ballet e Hall of è il loro album che ascolto più spesso.
Bella recensione, comunque, Pretty!
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..W La terra dei cachi!! By Silvio B.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Ti ringrazio. Ciao!Erlik_khan ha scritto: ↑4 marzo 2024 09:14 A me piace parecchio, insieme a Gutter ballet e Hall of è il loro album che ascolto più spesso.
Bella recensione, comunque, Pretty!![]()
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Sembra impossibile da credere oggi, con il perpetuo revival del metal 80's, tuttavia possiamo assicurare che, nel 1991 dei Saxon non fregava più nulla a nessuno. "𝗦𝗼𝗹𝗶𝗱 𝗕𝗮𝗹𝗹 𝗼𝗳 𝗥𝗼𝗰𝗸" esce a più di tre anni di distanza da "Destiny" e riporta la band di Biff in carreggiata dopo le "sbandate" chic metal degli episodi precedenti.
Ce ne parla il nostro Alessandro Ariatti nella puntata #152 della rubrica 𝗗𝗲𝗷𝗮-𝗩𝘂!
𝗖𝗟𝗜𝗖𝗖𝗔 𝗤𝗨𝗜 𝗣𝗘𝗥 𝗟𝗘𝗚𝗚𝗘𝗥𝗘!
https://www.metal.it/album.aspx/17522/2 ... l-of-rock/
#saxon #solidballofrock #dejavu
Siete quasi tutti dei deficienti 
"Non può essere UNO del Mozambico a decidere" (cit.)
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Questo disco lo conosco a malapena di nome. Quanto scrive Alessandro ad inizio recensione è vero, me lo ricordo bene. Gruppi come i Saxon erano considerati dinosauri e per questo trascurati e a volte persino sbefeggiati. Ad ogni modo adesso sono curioso e cercherò di recuperare anche questo.
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prettyface
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Si, certi dischi del passato, olltre che "recensiti", vanno anche contestualizzati: mi fa molto piacere che ti ritrovi, evidentemente da "veterano" quale sei, nella ricostruzione che ho cercato di imbastire per questo articolo. Grazie per la lettura e la testimonianza. Ciao.Cattivo_soggetto ha scritto: ↑9 marzo 2024 20:58 Questo disco lo conosco a malapena di nome. Quanto scrive Alessandro ad inizio recensione è vero, me lo ricordo bene. Gruppi come i Saxon erano considerati dinosauri e per questo trascurati e a volte persino sbefeggiati. Ad ogni modo adesso sono curioso e cercherò di recuperare anche questo.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Il sogno americano di Ritchie Blackmore Official Site è sul punto di subire un brusco stop, tuttavia l'ombroso chitarrista ha un'ultima cartuccia da sparare, prima di mettere da parte le ambizioni spaccaclassifiche. "𝗕𝗲𝗻𝘁 𝗢𝘂𝘁 𝗼𝗳 𝗦𝗵𝗮𝗽𝗲" è sicuramente l'album più AOR oriented dei 𝗥𝗔𝗜𝗡𝗕𝗢𝗪, quasi ad anticipare di sette anni quel "Slaves And Masters" che molti Purple fans vedranno invece come fumo negli occhi...
Ce ne parla il nostro Alessandro Ariatti nella puntata #153 della rubrica 𝗗𝗲𝗷𝗮-𝗩𝘂!
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
"Snakes In Paradise" degli Snakes In Paradise non può certo essere immagazzinato in un'ipotetica discografia alla voce "classico", però vi assicuriamo che in quegli anni di magra, anzi di secca, era tanta roba.
Ce ne parla il nostro Alessandro Ariatti nella puntata #154 della rubrica 𝗗𝗲𝗷𝗮-𝗩𝘂.
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https://www.metal.it/album.aspx/33794/2 ... -paradise/
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Come "Animals" dei Pink Floyd prendeva spunto da "La Fattoria Degli Animali di George Orwell", è ancora una volta un'opera letteraria a dare il via a questo terzo album solista di Roger Waters.
Del suo terzo disco solista "𝗔𝗺𝘂𝘀𝗲𝗱 𝘁𝗼 𝗗𝗲𝗮𝘁𝗵" ce ne parla il nostro Alessandro Ariatti nella puntata #155 della rubrica 𝗗𝗲𝗷𝗮-𝗩𝘂!
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#rogerwaters #amusedtodeath #dejavu
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Ce l'avevo. Poi l'ho venduto..
Ricordo solo il passaggio del caccia.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Forse l'ho ascoltato da immaturo, d'altronde avevo solo 17 anni, ma me lo ricordo come una palla infinita.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Riesumato stamane dopo anni e anni, mentre mi facevo bello allo specchio con il rasoio.johnny blade ha scritto: ↑8 giugno 2022 17:16prettyface ha scritto: ↑8 giugno 2022 17:03Esattamente, Johnny. Molto blues e pure molto soul: uno dei dischi più Paul Rodgers oriented di David.![]()
Che bel disco, io no: uguale a prima.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
L'ho chiesto Pino e mi ha detto che è una leggenda del cazzo e che tutti i master dei VanadiuM li ha la sony.prettyface ha scritto: ↑14 settembre 2022 14:45Sull'incendio, no comment. Sulla grandezza del gruppo, c'è poco da discutere. Almeno per me, visto che è già il terzo deja-vu che gli dedico.johnny blade ha scritto: ↑14 settembre 2022 14:34 Avevo letto che i master sono spariti per un incendio.
Grande gruppo. Quoto @Graz.
Peccato si siano sciolti troppo presto.
E perché allora non ristampare la discografia?
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