Ah! Ok: un supereroe.
Sàaa iróooo màaaaan! サイロ
Ah! Ok: un supereroe.
Allòora sctutia bbene cheppoi ce lo tevi scpiecàre a @Corendimamma.nonchalance ha scritto: ↑11 luglio 2024 12:37 Johnny, per colpa tua ora mi appaiono su FB tutti gli articoli su questo argomento.![]()
johnny blade ha scritto: ↑11 luglio 2024 12:58Allòora sctutia bbene cheppoi ce lo tevi scpiecàre a @Corendimamma.nonchalance ha scritto: ↑11 luglio 2024 12:37 Johnny, per colpa tua ora mi appaiono su FB tutti gli articoli su questo argomento.![]()
Hai cahpìto?.
Non entro nel merito, ma mi ha fatto molto ridere la firmanonchalance ha scritto: ↑10 luglio 2024 15:30 Se no c'è questo:![]()
Il limite di 30 km/h fa solo male: più smog e più traffico
La premessa è che il fatto che io sia ecologista - per la cronaca, non lo sono - è irrilevante sul tema del riscaldamento globale.nonchalance ha scritto:[mention]The Philosopher[/mention]
Dato che sei un ecologista convinto, ti rispondo qui che siamo più in argomento.
Qualora non bastasse, puoi inviarmi le domande privatamente per un'intervista.
Per ora, puoi scegliere una di queste 3:
- La Terra - come ogni altro pianeta - è soggetta a continuo mutamento, a prescindere dall'attività "evolutiva" dell'essere umano (o specie superiore, se esisterà).
- Nessuno è abbastanza qualificato da affermare che cosa stia succedendo al nostro pianeta, soprattutto in questo forum.
- Qualsiasi azione preventiva che si voglia compiere non serve a niente.
Ricconi che, poi, fanno post e video "da ecologisti".The Philosopher ha scritto: ↑9 gennaio 2025 22:38La premessa è che il fatto che io sia ecologista - per la cronaca, non lo sono - è irrilevante sul tema del riscaldamento globale.nonchalance ha scritto:@The Philosopher
Dato che sei un ecologista convinto, ti rispondo qui che siamo più in argomento.
Qualora non bastasse, puoi inviarmi le domande privatamente per un'intervista.
Per ora, puoi scegliere una di queste 3:
- La Terra - come ogni altro pianeta - è soggetta a continuo mutamento, a prescindere dall'attività "evolutiva" dell'essere umano (o specie superiore, se esisterà).
- Nessuno è abbastanza qualificato da affermare che cosa stia succedendo al nostro pianeta, soprattutto in questo forum.
- Qualsiasi azione preventiva che si voglia compiere non serve a niente.
Il primo punto lo salto per accordarmi al secondo, che è vero: se non sbaglio nessuno qua è abbastanza qualificato da parlare con completa cognizione di causa. Il fatto è che l'intera civiltà umana è basata sull'assunto che ci fidiamo degli avanzamenti di conoscenza a cui ad oggi siamo arrivati con un sistema NON PERFETTO, ma affidabile, di diffusione della conoscenza. Tu (ma pure io) non ho le competenze per stabilire che un ponte regge un tot di peso, ma ti fidi perché il sistema ci dà la relativa sicurezza che quel ponte sta su.
La comunità scientifica, sul tema, è unanime nel sostenere che il cambiamento climatico è influenzato (non totalmente causato) dall'azione umana ed è una convinzione basata su dati e studi di chi è qualificato (qui si potrebbe aprire una digressione sull'essere qualificati e sul principio di autorità ma rimandiamo ad un'altra volta), ma non da uno, o due o dieci tizi, ma da una rete di professionisti che si occupano di più campi specifici che formano poi il quadro generale. Bisogna capire, perché per il ponte ci fidiamo e per altri campi (mica solo questo, anche quello medico ultimamente) no?
Sul terzo punto invece ci sono evidenze che lo smentiscono: ricorderai negli anni '90 l'allarme per il buco dell'ozono, con poche politiche mirate il problema è stato risolto. Ora, il problema del cambiamento climatico è molto più complesso e purtroppo si intreccia con il modello di sviluppo e quindi con il potere politico, ma che "non si possa fare niente" non è vero. Certo, non so risolve il problema con le cannucce di plastica quando un manipolo di ricconi va a fare la spesa con il jet privato, quello sicuramente. Purtroppo anche in questo caso si sconfinerebbe in discorsi socio-politici e mi pare di intuire che non andiamo d'accordo su questo tema...
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Sai che ti stimo, ma in effetti non so se tu sia abbastanza qualificato per scrivere questo post su quanto siamo o non siamo qualificati.
Calma calma, io ho solo ripreso le tre massime di Callaghan.johnny blade ha scritto: ↑10 gennaio 2025 11:40![]()
Perché: unitamemte cosa abbiamo fatto a livello globale?
Convenivo con te.Coren ha scritto: ↑10 gennaio 2025 12:45Calma calma, io ho solo ripreso le tre massime di Callaghan.johnny blade ha scritto: ↑10 gennaio 2025 11:40![]()
Perché: unitamemte cosa abbiamo fatto a livello globale?
quoto, pur non essendo qualificato
che poi, piu' fa caldo, piu' gonfi, e quindi e' un circolo vizioso
ti va di argomentare questa frase, pura curiositàThe Philosopher ha scritto: ↑9 gennaio 2025 22:38
La premessa è che il fatto che io sia ecologista - per la cronaca, non lo sono
cause e concausegiopasi ha scritto: ↑13 gennaio 2025 12:18 Leggo un post di Rizzo su Linkedin nel quale dice che non c'entra nulla il cambiamento climatico, ma è colpa dell'amministrazione di Los Angeles che non ha fatto manutenzione, non ha riparato l'acquedotto, non ha incrementato gli investimenti per le unità di intervento, ecc.
...non so cosa pensare....
La pianura padana.rabe ha scritto: ↑16 gennaio 2025 06:02 Moriremo gonfi ed inquinati: The WHO estimates that 99% of the world’s population is exposed to pollution above recommended levels https://www.nature.com/articles/d41586- ... d%20levels
pensa che qua e' comune bere l'acqua piovana (NON filtrata e NON trattata): quando spiego che non e' molto salutare e porto esempi della qualita' dell'aria in Italia e Europa, mi guardano come se stessi picchiando un vecchio sulla sedia a rotellejohnny blade ha scritto: ↑16 gennaio 2025 08:05La pianura padana.rabe ha scritto: ↑16 gennaio 2025 06:02 Moriremo gonfi ed inquinati: The WHO estimates that 99% of the world’s population is exposed to pollution above recommended levels https://www.nature.com/articles/d41586- ... d%20levels
Non ti credono perché sei raborigeno.rabe ha scritto: ↑16 gennaio 2025 08:29pensa che qua e' comune bere l'acqua piovana (NON filtrata e NON trattata): quando spiego che non e' molto salutare e porto esempi della qualita' dell'aria in Italia e Europa, mi guardano come se stessi picchiando un vecchio sulla sedia a rotellejohnny blade ha scritto: ↑16 gennaio 2025 08:05La pianura padana.rabe ha scritto: ↑16 gennaio 2025 06:02 Moriremo gonfi ed inquinati: The WHO estimates that 99% of the world’s population is exposed to pollution above recommended levels https://www.nature.com/articles/d41586- ... d%20levels
Non capisco cosa intendi per studi teorici, e il fatto che possano essere confutati è 1) uno dei principi cardine su cui si regge il metodo scientifico, la falsificabilità delle ipotesi e 2) devono essere confutati con lo stesso metodo, non da zio peppe che dice che quando era bambino in estate faceva più caldo (iperbole). Per le informazioni e strumenti che abbiamo oggi c'è consenso sul fatto che l'attività umana abbia inciso e incida in maniera determinante sul cambiamento climatico per come lo percepiamo noi (in una dimensione temporale umane, calcolabile in lusti, decenni, unità di misura relativamente piccole). Ha poco senso prendere intervalli di tempo geologici e non umani per dire che il clima cambia da solo, è vero, ma non è mai cambiato in maniera così repentina in soli 200 anni come evidenziato dai dati.nonchalance ha scritto: ↑10 gennaio 2025 01:22
Ricconi che, poi, fanno post e video "da ecologisti".![]()
Sulla questione ponte avrei qualcosa da ridire: lo si progetta con dei calcoli matematici particolari (l'ho dovuto anche studiare) dai quali non ti puoi esimere, sempre se non vuoi andare in galera. E, la costruzione che ne segue, si basa su numerosi precedenti e studi più che approfonditi. Inoltre, ci sono molte opzioni per fare sia una cosa che l'altra.
Gli studi scientifici sul cambiamento climatico sono teorici e non sempre certi (come quelli qui sopra): alcuni possono essere confutati da altri studiosi della stessa materia. Ciò non significa che non siano probabili e realistici, ma non dipende sempre da fattori riconducibili all'uomo, nel senso che c'è sempre l'imprevisto. Tu dirai: "...e ma il ponte?" Il ponte è stato realizzato prevedendo quello che gli può accadere ed è sempre - quando non c'è negligenza - sotto controllo, essendo stato costruito da esseri umani.
Quello che voglio dire è che: tu puoi prendere ogni precauzione, però non sai se a lungo termine può essere efficace.
P.S.: Il buco dell'ozono è ancora lì, e ad alcune è quello che gli dà da mangiare (semi-cit. da un film di Woody Allen).![]()
Mmm non è un discorso lineare e non so se riuscirò a mettere ordine
Dopo una settimana?The Philosopher ha scritto: ↑17 gennaio 2025 13:01Non capisco cosa intendi per studi teorici, e il fatto che possano essere confutati è 1) uno dei principi cardine su cui si regge il metodo scientifico, la falsificabilità delle ipotesi e 2) devono essere confutati con lo stesso metodo, non da zio peppe che dice che quando era bambino in estate faceva più caldo (iperbole). Per le informazioni e strumenti che abbiamo oggi c'è consenso sul fatto che l'attività umana abbia inciso e incida in maniera determinante sul cambiamento climatico per come lo percepiamo noi (in una dimensione temporale umane, calcolabile in lusti, decenni, unità di misura relativamente piccole). Ha poco senso prendere intervalli di tempo geologici e non umani per dire che il clima cambia da solo, è vero, ma non è mai cambiato in maniera così repentina in soli 200 anni come evidenziato dai dati.nonchalance ha scritto: ↑10 gennaio 2025 01:22
Ricconi che, poi, fanno post e video "da ecologisti".![]()
Sulla questione ponte avrei qualcosa da ridire: lo si progetta con dei calcoli matematici particolari (l'ho dovuto anche studiare) dai quali non ti puoi esimere, sempre se non vuoi andare in galera. E, la costruzione che ne segue, si basa su numerosi precedenti e studi più che approfonditi. Inoltre, ci sono molte opzioni per fare sia una cosa che l'altra.
Gli studi scientifici sul cambiamento climatico sono teorici e non sempre certi (come quelli qui sopra): alcuni possono essere confutati da altri studiosi della stessa materia. Ciò non significa che non siano probabili e realistici, ma non dipende sempre da fattori riconducibili all'uomo, nel senso che c'è sempre l'imprevisto. Tu dirai: "...e ma il ponte?" Il ponte è stato realizzato prevedendo quello che gli può accadere ed è sempre - quando non c'è negligenza - sotto controllo, essendo stato costruito da esseri umani.
Quello che voglio dire è che: tu puoi prendere ogni precauzione, però non sai se a lungo termine può essere efficace.
P.S.: Il buco dell'ozono è ancora lì, e ad alcune è quello che gli dà da mangiare (semi-cit. da un film di Woody Allen).![]()
Penultima frase scusa ma non l'ho capita.
Sul buco dell'ozono, ogni tanto lo strato si assottiglia, a volte si ricuce, ad ogni modo non è più un motivo di allarme (era un problema, evidentemente, di facile soluzione).
sul discorso politico ti seguo, potremmo anche includere la furbata del greenwashing che le corporate adottano ma poi andremo un poco OT. per il resto diciamo di sì, il pianeta se ne fotte fondamentalmetne ma per quanto mi riguarda io presto attenzione al riciclo, a cosa mangio (personalmente ho ridotto drasticamente la carne) ed anche al vestiario e cosa indossare: al di là del permetterselo o meno cerco di evitare o di ridurre tutta la roba da fast fashion che sfondano gli ecosistemi di, guarda un po', paesi del terzo/quarto modo. a me non dispiacerebbe pagare il doppio anche il triplo per un capo d'abbigliamento se so che è etico ed ecologico. pero' alla fine vedi sempre nella Politica con la P maiuscola andiamo a parare.The Philosopher ha scritto: ↑17 gennaio 2025 13:01 Mmm non è un discorso lineare e non so se riuscirò a mettere ordine
Per prima cosa, cosa significa ambientalista? Che ha a cuore l'ambiente di per sè, che ama l'ambiente in quanto tale, in quanto creato da una forza divina o cose del genere? In quel caso no, non corrispondo a questo tipo di descrizione...
Il tema dell'ambientalismo viene vissuto, credo, nella maggior parte dei casi come un moto altruistico ma secondo me, al contrario, dovrebbe essere alimentato da uno spirito molto egoistico. L'impatto in valore assoluto che abbiamo sul nostro pianeta è nullo. Qualche miliardo di anni fa è stato colpito da un oggetto celeste grande come Marte, quanto mai gli potrà interessare se la temperatura media degli oceani aumenta di 1 grado nelle proporioni cosmiche? Uno stracazzo di niente, così come la plastica e tutta la merda che abbiamo tirato su. Quello che dovremmo pensare secondo me è invece che per una serie di fatti casuali e randomici in questo buco di culo dell'universo si sono create più o meno le condizioni ideali per cui noi stronzi possiamo sopravvivere e avremmo tutto l'interesse a preservare queste condizioni non per fare un favore al pianeta che, come tutto, è destinato a diventare niente nel giro di qualche numero incalcolabile di gigalioni di biliardi di anni, ma per fare un favore alla nostra specie.
Per questo il tema del cambiamento climatico non è rilevante per salvaguardare le specie animali, o vegetali o altri cazzi: non che non mi interessi in senso assoluto, ma tutti sono comunque destinati ad estinguersi, non abbiamo un impatto così importante se allontaniamo abbastanza il punto di osservazione; sono preoccupato/coinvolto più per le conseguenze sociali, perché al contrario di quanto presentato da Don't Look Up, che è un bel film e anche sul pezzo ma ha appunto questo dettaglio per me non trascurabile, non tutti pagheranno nel presente le conseguenze di decisioni prese o non prese a livello politico; i fenomeni naturali estremi quasi sempre sono subiti dai ceti subalterni, l'accesso alle cure di malattie causate dalle condizioni mutate non è uguali per tutti, queste cose qui.
In sintesi, se ambientalismo è amare l'ambiente perché sì, boh, non ho questo impulso, ma nel momento in cui diventa l'ennesima modalità di prevaricazione del ristretto gruppo di ricchi e potenti su tutti gli altri, allora mi salgono le purghe staliniane... Lo so, vado a finire sempre lì ma che ci posso fare?![]()
Eh sì, cerco di non rispondere agli argomenti seri seduto sul cesso in 1 minuto e la mia vita è opinabile ultimamente, infatti altre volte capita che vorrei rispondere a qualcosa e poi mi dimentico e passa un po' di tempo e dico vabbè ho perso il treno, alla prossimanonchalance ha scritto:Dopo una settimana?The Philosopher ha scritto: ↑17 gennaio 2025 13:01Non capisco cosa intendi per studi teorici, e il fatto che possano essere confutati è 1) uno dei principi cardine su cui si regge il metodo scientifico, la falsificabilità delle ipotesi e 2) devono essere confutati con lo stesso metodo, non da zio peppe che dice che quando era bambino in estate faceva più caldo (iperbole). Per le informazioni e strumenti che abbiamo oggi c'è consenso sul fatto che l'attività umana abbia inciso e incida in maniera determinante sul cambiamento climatico per come lo percepiamo noi (in una dimensione temporale umane, calcolabile in lusti, decenni, unità di misura relativamente piccole). Ha poco senso prendere intervalli di tempo geologici e non umani per dire che il clima cambia da solo, è vero, ma non è mai cambiato in maniera così repentina in soli 200 anni come evidenziato dai dati.nonchalance ha scritto: ↑10 gennaio 2025 01:22
Ricconi che, poi, fanno post e video "da ecologisti".![]()
Sulla questione ponte avrei qualcosa da ridire: lo si progetta con dei calcoli matematici particolari (l'ho dovuto anche studiare) dai quali non ti puoi esimere, sempre se non vuoi andare in galera. E, la costruzione che ne segue, si basa su numerosi precedenti e studi più che approfonditi. Inoltre, ci sono molte opzioni per fare sia una cosa che l'altra.
Gli studi scientifici sul cambiamento climatico sono teorici e non sempre certi (come quelli qui sopra): alcuni possono essere confutati da altri studiosi della stessa materia. Ciò non significa che non siano probabili e realistici, ma non dipende sempre da fattori riconducibili all'uomo, nel senso che c'è sempre l'imprevisto. Tu dirai: "...e ma il ponte?" Il ponte è stato realizzato prevedendo quello che gli può accadere ed è sempre - quando non c'è negligenza - sotto controllo, essendo stato costruito da esseri umani.
Quello che voglio dire è che: tu puoi prendere ogni precauzione, però non sai se a lungo termine può essere efficace.
P.S.: Il buco dell'ozono è ancora lì, e ad alcune è quello che gli dà da mangiare (semi-cit. da un film di Woody Allen).![]()
Penultima frase scusa ma non l'ho capita.
Sul buco dell'ozono, ogni tanto lo strato si assottiglia, a volte si ricuce, ad ogni modo non è più un motivo di allarme (era un problema, evidentemente, di facile soluzione).![]()
Ti basta ammettere che l'esempio non calza a pennello..
Eppure, quando vedi che scrivo cose che ti disturbano, l'ispirazione ce l'hai.The Philosopher ha scritto: ↑17 gennaio 2025 16:22Eh sì, cerco di non rispondere agli argomenti seri seduto sul cesso in 1 minuto e la mia vita è opinabile ultimamente, infatti altre volte capita che vorrei rispondere a qualcosa e poi mi dimentico e passa un po' di tempo e dico vabbè ho perso il treno, alla prossimanonchalance ha scritto:Dopo una settimana?The Philosopher ha scritto: ↑17 gennaio 2025 13:01
Non capisco cosa intendi per studi teorici, e il fatto che possano essere confutati è 1) uno dei principi cardine su cui si regge il metodo scientifico, la falsificabilità delle ipotesi e 2) devono essere confutati con lo stesso metodo, non da zio peppe che dice che quando era bambino in estate faceva più caldo (iperbole). Per le informazioni e strumenti che abbiamo oggi c'è consenso sul fatto che l'attività umana abbia inciso e incida in maniera determinante sul cambiamento climatico per come lo percepiamo noi (in una dimensione temporale umane, calcolabile in lusti, decenni, unità di misura relativamente piccole). Ha poco senso prendere intervalli di tempo geologici e non umani per dire che il clima cambia da solo, è vero, ma non è mai cambiato in maniera così repentina in soli 200 anni come evidenziato dai dati.
Penultima frase scusa ma non l'ho capita.
Sul buco dell'ozono, ogni tanto lo strato si assottiglia, a volte si ricuce, ad ogni modo non è più un motivo di allarme (era un problema, evidentemente, di facile soluzione).![]()
Ti basta ammettere che l'esempio non calza a pennello..
Ma l'esempio che ho fatto non voleva essere sovrapponibile all'argomento di cui parlavamo, probabilmente mi sono spiegato male anche perché sono una capra, intendevo che aldilà dei calcoli specifici gli ingegneri fanno affidamento su conoscenze (che cazzo ne so, coefficienti di elasticità, torsione, cose del genere?) che sono come assiomi (cioè non sono veri e propri assiomi, ma nel contesto hanno quella funzione) su cui poi lavorano, non devo riscopre ogni volta le proprietà dei materiali che usano, quello è già stato fatto
Appunto questo concetto che le conoscenze sono basate su conoscenze pregresse che diamo come scontate perché già validate dal metodo ultimamente in alcuni specifici campi viene messo in discussione
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