cdf ha scritto: ↑13 luglio 2023 19:14
Io li ho conosciuti con il film, ma a quei tempi ascoltavo pop, più avanti (in un'afosa notte d'estate) verso fine anni '80, ho visto la luce...
Morte a 33 Giri è ancora uno dei miei film preferiti.
"Stand Up" colonna sonora perfetta
Cattivo_soggetto ha scritto: ↑17 luglio 2023 16:56
Li cercherò nella solita bancarella del tedesco che viene alle fiere del disco qui in Nord Italia. Sicuramente li avrà. I CD, intendo.
Ho presente a chi ti riferisci. Il deutsch è una garanzia, in effetti.
Non ci sono mezze misure quando si parla di Poison. O li ami alla follia, o li odi fino al disprezzo.
Registrato in pochi giorni ai Music Grinder Studios sotto la supervisione del produttore Ric Browder, "𝗟𝗼𝗼𝗸 𝘄𝗵𝗮𝘁 𝘁𝗵𝗲 𝗖𝗮𝘁 𝗗𝗿𝗮𝗴𝗴𝗲𝗱 𝗜𝗻" irrompe sugli scaffali dei negozi di dischi con tutta la leggerezza e spensieratezza che si poteva respirare in quegli anni.
Del debutto della band di Brett Michaels ce ne parla il nostro Alessandro Ariatti nella puntata #122 della rubrica 𝗗𝗲𝗷𝗮-𝗩𝘂!
Siete quasi tutti dei deficienti
"Non può essere UNO del Mozambico a decidere" (cit.) "guarda che bisogna che mi rispondi meglio perchè sennò lo scooter te lo infilo su per il culo" powered by Erotic
Bello spaccato di quegli anni. I Poison le canzoni belle le sapevano scrivere eccome. Fino a Native Tongue compreso ottimi lavori...giusto un po' troppo lunghi Flesh & Blood e Native Tongue stesso, ma i bei brani non mancano.
"Culoso il chiacchierato" Ancella prediletta Fondazione Rabiro™
"The Talked About Asshole" - Favorite Handmaid Rabiro™ Foundation
TheNeedleLies ha scritto: ↑19 luglio 2023 14:24
Bello spaccato di quegli anni. I Poison le canzoni belle le sapevano scrivere eccome. Fino a Native Tongue compreso ottimi lavori...giusto un po' troppo lunghi Flesh & Blood e Native Tongue stesso, ma i bei brani non mancano.
Grazie per lettura & commento, Needle. Sono già pronti anche i due articoli relativi a "Open Up" e "Flesh & Blood". Ciao!
Mamma mia che copertina!
Con quella copertina non li avrei mai presi, ho invece buoni ricordi di "Flesh & Blood" e del singolo "Unskinny Bop".
Avevo la cassettina, ma adesso non so proprio dov'è finita, magari lo ripiglio in cd.
Il mio preferito è il secondo, flesh non era male ma lo ricordo troppo lungo e con la carica sfacciata dei primi due dischi un po' troppo educata. Sorprendentemente native tongue non mi dispiacque, poi non ho mai sentito altro.
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Siete quasi tutti dei deficienti
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Bella recensione, soprattutto la parte "polemica"!
Se t’inchini e t’accorgi di avè quattro palle è troppo tardi: il nemico ti è salito sopra. Se il nemico te l’ha messo in culo non t’agità, faresti il suo gioco...
Siamo nel 1984: cercate di immaginare la sorpresa di chi attende in modo spasmodico il nuovo album del Re della sei corde e della sua band, trovandosi come introduzione una title-track che è letteralmente un tripudio di sintetizzatori.
Il nostro Alessandro Ariatti ci ricorda come fu accolto al tempo il sesto album dei Van Halen nella puntata #123 della rubrica 𝗗𝗲𝗷𝗮-𝗩𝘂!
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Discone. Iconico. Una delle colonne sonore della mia adolescenza.
Pezzi irresistibili, schitarrate e strafottenza.
E poi quella mistica prog di house of pain che chiude l'album...
8 è poco..minimo 9.
Album molto bello, quando ero pischello mi esaltavo sulla musica e il video clip di "Jump".
Non lo consideravo ne rock e ne metal, per me era pop, anni dopo ripresi in mano i Van Halen e comprai l'album.
Uno degli album simbolo degli anni '80.
johnny blade ha scritto: ↑26 luglio 2023 21:13
A casa dei miei avevo un ampli a valvole di 300w.
Con Panama facevo tremare il palazzo.
Il riff e la ritmica di Panama sono un terremoto, non c'è dubbio. Riguardo al voto, io cerco sempre di regolarlo in base alla band di cui tratto. Se il primo è 10, questo per me è da 8: ma non posso contraddire chi invoca il 9. Ciao.
Il primo disco dei Van Halen che ho preso, ed uno dei primi in generale. A quei tempi (come adesso) ero una spugna, quindi me ne fregavo di generi e mica generi, di "tradimenti" o cose del genere. Sempre piaciuto un botto, specialmente I'll wait
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Gran bell'album. Poco dopo averlo sentito per la prima volta ed aver visto nel video di Jump Eddie Van Halen, conobbi una ragazza che gli somigliava di brutto: non le chiesi se sapesse suonare la chitarra, però...
Se t’inchini e t’accorgi di avè quattro palle è troppo tardi: il nemico ti è salito sopra. Se il nemico te l’ha messo in culo non t’agità, faresti il suo gioco...
76maxx76 ha scritto: ↑27 luglio 2023 11:01
Gran bell'album. Poco dopo averlo sentito per la prima volta ed aver visto nel video di Jump Eddie Van Halen, conobbi una ragazza che gli somigliava di brutto: non le chiesi se sapesse suonare la chitarra, però...
A te interessava che sapesse suonare il flauto. Vecchio marpione
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Se t’inchini e t’accorgi di avè quattro palle è troppo tardi: il nemico ti è salito sopra. Se il nemico te l’ha messo in culo non t’agità, faresti il suo gioco...
Ottima recensione, bravo pretty. Credevo che fosse impossibile scrivere ancora oggi di questo disco, eppure ci sei riuscito alla grande.
Il disco è chiaramente fuori da ogni tempo.
C'è un video di tributo a Sean Reinert dei Cynic, dove Ginone Hoglan dice che la intro di Sean sul disco Human è una citazione di Hot For Teacher.
Cotlod ha scritto: ↑28 luglio 2023 11:20
Ottima recensione, bravo pretty. Credevo che fosse impossibile scrivere ancora oggi di questo disco, eppure ci sei riuscito alla grande.
Il disco è chiaramente fuori da ogni tempo.
C'è un video di tributo a Sean Reinert dei Cynic, dove Ginone Hoglan dice che la intro di Sean sul disco Human è una citazione di Hot For Teacher.
Grazie mille. Della lettura e del lusinghiero commento. Certi dischi sono talmente grandi che è difficile non scadere nel già letto, ovviamente. Però è anche vero che il tempo aggiunge sempre nuove prospettive di approccio. Ciao.
Sono gli anni in cui il "modello" di successo senza compromessi viene individuato dall'incredibile sound di "Back In Black" degli AC/DC, con il deus ex machina Robert John "Mutt" Lange a stabilire uno "standard" di efficienza possibilmente replicabile, ma francamente insuperabile: normale quindi che i Def Leppard insistano nella fruttuosa partnership con questo autentico mago della console per dare vita a "𝗣𝘆𝗿𝗼𝗺𝗮𝗻𝗶𝗮"...
Ce ne parla il nostro Alessandro Ariatti nella puntata #124 della rubrica 𝗗𝗲𝗷𝗮-𝗩𝘂!
Siete quasi tutti dei deficienti
"Non può essere UNO del Mozambico a decidere" (cit.) "guarda che bisogna che mi rispondi meglio perchè sennò lo scooter te lo infilo su per il culo" powered by Erotic
E' senza dubbio colpa mia, considerando il successo e il consenso universali che hanno ottenuto, specie con quei 2 o 3 album che conosciamo tutti, ma con i Def Leppard non è mai nata un'intesa viscerale per quanto mi riguarda.
𝗣𝗢𝗜𝗦𝗢𝗡 - 𝗟𝗼𝗼𝗸 𝘄𝗵𝗮𝘁 𝘁𝗵𝗲 𝗖𝗮𝘁 𝗗𝗿𝗮𝗴𝗴𝗲𝗱 𝗜𝗻 (𝟭𝟵𝟴𝟲) 
Ancella prediletta Fondazione Rabiro™
Bella recensione, soprattutto la parte "polemica"!
