Album italiani, metal e non, + importanti

[Cattivo_soggetto]

Ritmo Tribale - Mantra
Timoria - Viaggio senza tempo.

Ma se n'è parlato abbondantemente altrove.

[Twilight]

Zucchero - Oro, incenso e birra

[Coren]

Guccini Live Collection
Sergio Cammariere - Dalla Pace del Mare Lontano
Rhapsody - Legendary Tales
Labirinth - Return to Heaven Denied
Elio e le Storie Tese - Italia Rum Casus Kikti
Empty Tremors - Eros and Thanatos

[Soulburner]

Zucchero - Oro, incenso e birra

[TheNeedleLies]

Zucchero - Oro, incenso e birra

Ma anche "Blue's"

[Soulburner]

Zucchero - Oro, incenso e birra

Ma anche "Blue's"

Per un attimo ho pensato che parlassi di quell'altro, "Blue Sugar" mi sembra.

[Cattivo_soggetto]

Per me Blue's e Oro, incenso e birra sono più o meno sullo stesso piano, hanno la stessa importanza. Magari il secondo è quello che ha consacrato Zucchero a livello internazionale.

[Twilight]

Visto che vi siete soffermati su Zucchero, che io adoro, rilancio con Spirito Divino e Shake. L'ho visto due volte dal vivo nei tour di quei dischi e ha sempre fatto una bagarre più di certi concerti metal che mi è capitato di vedere.

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[None]

Zucchero - Oro, incenso e birra

Ma anche "Blue's"

e "Rispetto" no?

[Twilight]

Ma anche "Blue's"

e "Rispetto" no?

Fino a Shake tanta roba, poi si è calmato e i dischi successivi li apprezzo a sprazzi.

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[Twilight]

Comunque due dischi per me molto belli sono Liberi Liberi e Gli Spari Sopra di Vasco. Però non so se sono "importanti" dal punto di vista storico.

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[Cotlod]

Entrambi importanti all'interno della sua discografia: Liberi Liberi è il primo dopo la separazione dal suo produttore e dalla band storica; dalla tournée del disco, di successo planetario, tira fuori il live su cui sono cresciuto e che per me è IL disco live di sempre.

Gli Spari Sopra è il disco successivo, con il ritorno di Elmi e degli altri, una mega produzione internazionale con un suono incredibile se paragonato ai dischi italiani dell'epoca, brani meravigliosi e qualche ciofeca. Per me l'ultimo disco da avere di Vasco.

[Mordred]

qualcuno ha citato o conosce i Magnifiqat?

[Aragorn_V]

qualcuno ha citato o conosce i Magnifiqat?

Il più antico dei mondi, bel disco proprio

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[Mordred]

sisi, "acerbo" ma molto affascinante

[Mordred]

minchia l'ho risentito, veramente un bel disco

phpBB [video]

[johnny blade]

La trilogia synthpop/electropop dei Matia Bazar merita una citazione, mi riferisco a:

- Berlino, Parigi, Londra: Primo album con Mauro Sabbione alle tastiere e primo step verso un sound internazionale, seppur ancora acerbo e nonostante ci siano reminiscenze dei vecchi Matia Bazar, si possono sentire gà influenze elettroniche à la Kraftwerk in brani come Lily Marleen o Io ti voglio adesso e perfino sconfinamenti progressive nella strumentale Astra (brano che nel finale quasi anticipa la melodia di Vacanze Romane).

- Tango: Le tastiere e i sintetizzatori di Sabbione si fanno più presenti e il risultato finale è un perfetto equilibrio tra pop e elettronica, un disco del genere non ha nulla da invidiare a un disco dei Depeche Mode di quel periodo; brani come Vacanze Romane, Elettrochoc, Palestina, I bambini di poi e Il Video sono Io sono gemme della musica italiana.

- Aristocratica: Qui manca Sabbione, al suo posto c'è Roberto Colombo che incredibilmente non fa sentire la mancanza del suo predecessore, il risultato è forse il lavoro più ostico della band, qui si sfiora addirittura l'avant-pop; se brani come Sulla Scia, furiosa opener in cui i sintetizzatori la fanno da padrone e la title track sembrano usciti da Tango; in altri brani come Carmen, Ultima Volontà e Logica Attenuante si respira già un'aria diversa, pieni di elettronica ma destrutturati dalla forma canzone pop, sono brani particolari, anticommerciali e "avantgarde".

I video delle canzoni e dei live dell'epoca poi sono fantastici (specialmente nel periodo di Tango), era una band totalmente avanti in quel periodo.

È morto Mauro Sabbione

[DarkCandleMass]

La trilogia synthpop/electropop dei Matia Bazar merita una citazione, mi riferisco a:

- Berlino, Parigi, Londra: Primo album con Mauro Sabbione alle tastiere e primo step verso un sound internazionale, seppur ancora acerbo e nonostante ci siano reminiscenze dei vecchi Matia Bazar, si possono sentire gà influenze elettroniche à la Kraftwerk in brani come Lily Marleen o Io ti voglio adesso e perfino sconfinamenti progressive nella strumentale Astra (brano che nel finale quasi anticipa la melodia di Vacanze Romane).

- Tango: Le tastiere e i sintetizzatori di Sabbione si fanno più presenti e il risultato finale è un perfetto equilibrio tra pop e elettronica, un disco del genere non ha nulla da invidiare a un disco dei Depeche Mode di quel periodo; brani come Vacanze Romane, Elettrochoc, Palestina, I bambini di poi e Il Video sono Io sono gemme della musica italiana.

- Aristocratica: Qui manca Sabbione, al suo posto c'è Roberto Colombo che incredibilmente non fa sentire la mancanza del suo predecessore, il risultato è forse il lavoro più ostico della band, qui si sfiora addirittura l'avant-pop; se brani come Sulla Scia, furiosa opener in cui i sintetizzatori la fanno da padrone e la title track sembrano usciti da Tango; in altri brani come Carmen, Ultima Volontà e Logica Attenuante si respira già un'aria diversa, pieni di elettronica ma destrutturati dalla forma canzone pop, sono brani particolari, anticommerciali e "avantgarde".

I video delle canzoni e dei live dell'epoca poi sono fantastici (specialmente nel periodo di Tango), era una band totalmente avanti in quel periodo.

È morto Mauro Sabbione

NOOOOOOOOOOOOOO

[rabe]

Se non avete citato Above the light dei Sadist, vuol dire che la vita e' stata cattiva con voi, e per questo sono triste.

...poi ce ne sono anche altri, ma quello rimane lassu', che se non era che era italiano, oggi sarebbe citato insieme ai Death.

[Aragorn_V]

Se non avete citato Above the light dei Sadist, vuol dire che la vita e' stata cattiva con voi, e per questo sono triste.

...poi ce ne sono anche altri, ma quello rimane lassu', che se non era che era italiano, oggi sarebbe citato insieme ai Death.

Vero

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[Aragorn_V]

La trilogia synthpop/electropop dei Matia Bazar merita una citazione, mi riferisco a:

- Berlino, Parigi, Londra: Primo album con Mauro Sabbione alle tastiere e primo step verso un sound internazionale, seppur ancora acerbo e nonostante ci siano reminiscenze dei vecchi Matia Bazar, si possono sentire gà influenze elettroniche à la Kraftwerk in brani come Lily Marleen o Io ti voglio adesso e perfino sconfinamenti progressive nella strumentale Astra (brano che nel finale quasi anticipa la melodia di Vacanze Romane).

- Tango: Le tastiere e i sintetizzatori di Sabbione si fanno più presenti e il risultato finale è un perfetto equilibrio tra pop e elettronica, un disco del genere non ha nulla da invidiare a un disco dei Depeche Mode di quel periodo; brani come Vacanze Romane, Elettrochoc, Palestina, I bambini di poi e Il Video sono Io sono gemme della musica italiana.

- Aristocratica: Qui manca Sabbione, al suo posto c'è Roberto Colombo che incredibilmente non fa sentire la mancanza del suo predecessore, il risultato è forse il lavoro più ostico della band, qui si sfiora addirittura l'avant-pop; se brani come Sulla Scia, furiosa opener in cui i sintetizzatori la fanno da padrone e la title track sembrano usciti da Tango; in altri brani come Carmen, Ultima Volontà e Logica Attenuante si respira già un'aria diversa, pieni di elettronica ma destrutturati dalla forma canzone pop, sono brani particolari, anticommerciali e "avantgarde".

I video delle canzoni e dei live dell'epoca poi sono fantastici (specialmente nel periodo di Tango), era una band totalmente avanti in quel periodo.

È morto Mauro Sabbione

Nel male, speriamo almeno che serva a far ristampare gli album del periodo d'oro, che ormai sono tutti fuori catalogo da anni (eccetto tango). Praticamente se uno vuole comprare roba loro degli anni 80 trova solo raccolte, ed è una cosa criminale

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[johnny blade]

io presi all'epoca il 45giri solo tu - per un minuto e poi. Avevo forse 9 anni. Ce l'ho ancora.

[Aragorn_V]

I Matia in quegli anni erano davvero al top assoluto a livello internazionale, per musica ed estetica. Altro che quei buffoni dei maneskin

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