Joe Zawinul - Addio Genio....
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Joe Zawinul - Addio Genio....
Cazzo, è morto oggi!!! Dal punto di vista musicale è una delle più grandi perdite del secolo, al pari di Zappa....!!!
Chi va piano va sano e va lontano. Chi va forte va alla morte (tiè...)
Tonica, terza, quinta, settima diminuita. Resta dunque irrisolto l'accordo della mia vita?
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Tranqui..!!eXdeath ha scritto: Sarò sincero, non l'ho mai sentito nominare.
Chi era?
Perché è stata una perdita così importante?
(non voglio essere ironico o altro, sono solo ignorante al limite)
E' stato il fondatore (insieme a Pastorius) dei mitici Weather Report, coloro che hanno ridefinito il concetto di "jazz" e quello di "fusion". Sono (purtroppo) famosi per il loro pezzo più commerciale, "Birdland". Sono certo che se lo sentissi lo riconosceresti, l'hanno usato in migliaia di pubblicità, siglette, colonne sonore.....
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Re: Joe Zawinul - Addio Genio....
Erotic.Nightmares ha scritto: Cazzo, è morto oggi!!! Dal punto di vista musicale è una delle più grandi perdite del secolo, al pari di Zappa....!!!
Ma tu ci credi che sono entrato nel forum apposta per postare questo triste necrologio ed ho trovato il tuo?
Solitamente non mi piace aprire post con scritto R.I.P. e roba del genere, ma in questo caso sono proprio distrutto.
Da bravo bassista, "Heavy Weather" l'ho sentito per la prima volta a 12 anni, e da quel momento è entrato di diritto fra i miei dischi preferiti di tutti i tempi, e non solo per la straordinaria performance di Jaco.
Il lavoro di Joe Zawinul mi ha spinto a scoprire gente come Jaco, Wayne Shorter e Miles Davis, tanto per citare i Mostri sacri. Ogni ascolto del suo materiale mi ha sempre stupito per lucidità ed innovazione. A parte le ovvie contaminazioni che hanno reso celebre il gruppo fusion più innovativo di tutti i tempi, Joe è stato un precursore della tecnologia Midi, che adesso rende la vita più semplice a tutti noi musicisti.
Un disco come "Mr. Gone" oggi suona molto datato, ma ai tempi era una cosa spaventosa per capacità di progettazione del suono e programmazione, il più delle volte sopperita dalla pura manualità.
Si parla spesso di artisti come Keith Emerson, e ci mancherebbe, ma ogni tastierista deve moltissimo a questo grande musicista (e grande dittatore, come emerge dai racconti di chi ci ha suonato insieme, ma non sono così tutti geni?).
Invito tutti i suoi appassionati a celebrarlo mettendo nello stereo "A Remark You Made", forse il suo pezzo più toccante e "commerciale", nel senso buono della parola. Io lo farò appena terminato questo post.
Rispetto.
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Erotic.Nightmares ha scritto: Tranqui..!!
E' stato il fondatore (insieme a Pastorius) dei mitici Weather Report, coloro che hanno ridefinito il concetto di "jazz" e quello di "fusion". Sono (purtroppo) famosi per il loro pezzo più commerciale, "Birdland". Sono certo che se lo sentissi lo riconosceresti, l'hanno usato in migliaia di pubblicità, siglette, colonne sonore.....
Permettimi di segnalare una piccola svista che una persona della tua cultura musicale ha sicuramente fatto in maniera non intenzionale.
I Weather Report Joe li ha fondati insieme a Wayne Shorter, entrambi appena usciti dal "personell" di Miles Davis, con cui avevano inciso dischi immensi del calibro di "Bitches Brew", tanto per fare un esempio.
Jaco è entrato in un secondo tempo, grazie ad una session di prova in odore di leggenda.
Sarà che sono condizionato dal cuore, ma io adoro "Birdland" ed il versante più commerciale dei Weather Report. Il loro merito è stato di sdoganare il Jazz dall'ingombrante etichetta di musica colta ma un po' pallosa (nulla di più sbagliato, ma verso la fine degli anni '60 il pubblico stava scoprendo il rock ed i capolavori di John Coltrane, Charlie Parker e Miles Davis suonavano troppo prolissi alle orecchie della grande audience).
Ovviamente da questo aspetto commerciale si deve partire per scoprire il loro lato più geniale ed innovativo, ma tuttora l'ascolto di "Birdland" o "Teen Town" mi colpisce quanto quello di classici del rock come "Stairway To Heaven" o "Highway Star".
Ultima modifica di FranziHWQ il 11 settembre 2007 12:39, modificato 1 volta in totale.
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In quanto austriaco, la pronuncia corretta sarebbe "Zavinul" con la Z ben marcata. In realtà poi le sue origini sono sparse nell'europa centro-orientale, ma la fonetica più o meno rimane quella.
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Ale ha scritto: In quanto austriaco, la pronuncia corretta sarebbe "Zavinul" con la Z ben marcata. In realtà poi le sue origini sono sparse nell'europa centro-orientale, ma la fonetica più o meno rimane quella.
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Sospettavo che si pronuciasse così, ma nel corso degli anni ne ho sentito dare le più diverse interpretazioni, da Zoinall a Zainll.
Comunque credo anche io che, considerato il suo passaporto, la pronuncia ZZZavinul sia la più corretta.
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Rispetto, amico..!!! Ti stimo e non a caso...hai ragione!! Svista, nella fretta di scrivere...mmm...Francesco HWQ ha scritto: Permettimi di segnalare una piccola svista che una persona della tua cultura musicale ha sicuramente fatto in maniera non intenzionale.
I Weather Report Joe li ha fondati insieme a Wayne Shorter, entrambi appena usciti dal "personell" di Miles Davis, con cui avevano inciso dischi immensi del calibro di "Bitches Brew", tanto per fare un esempio.
Jaco è entrato in un secondo tempo, grazie ad una session di prova in odore di leggenda.
Sarà che sono condizionato dal cuore, ma io adoro "Birdland" ed il versante più commerciale dei Weather Report. Il loro merito è stato di sdoganare il Jazz dall'ingombrante etichetta di musica colta ma un po' pallosa (nulla di più sbagliato, ma verso la fine degli anni '60 il pubblico stava scoprendo il rock ed i capolavori di John Coltrane, Charlie Parker e Miles Davis suonavano troppo prolissi alle orecchie della grande audience).
Ovviamente da questo aspetto commerciale si deve partire per scoprire il loro lato più geniale ed innovativo, ma tuttora l'ascolto di "Birdland" o "Teen Town" mi colpisce quanto quello di classici del rock come "Stairway To Heaven" o "Highway Star".
Il primo bassista dei Weather fu il mitico Miroslav Vitous (che ho avuto il privilegio di vedere al Carlo Felice di Genova con Petrucciani, altra buonanima dai coglioni immensi....).
Forse nel mio post precedente mi sono espresso male, non disprezzo affatto la loro anima più commerciale Frà! Semplicemente mi infastidisce il fatto che moltissimi (quasi tutti...) li sappiano rincodurre semplicemente ad un "motivetto" da spot pubblicitario...questo è triste, da morire...ti da la misura di quanto la gente viva nella propria totale ignoranza....!
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Già, basta scaricarsi l'intera discografia di un gruppo e poi dire "Oh, c'ho 540Gb di emmeppittrè oh!!!" che è un po' l'equivalente del vecchio "Io ho il cazzo più grosso di teeeeeeee..." e via discorrendo.Renxy ha scritto: sono ignorante nella materia. non si tratta di "totale ignoranza della gente".
che poi si fa anche presto ad avere un monte di conoscenza.
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Erotic.Nightmares ha scritto: Rispetto, amico..!!! Ti stimo e non a caso...hai ragione!! Svista, nella fretta di scrivere...mmm...
Il primo bassista dei Weather fu il mitico Miroslav Vitous (che ho avuto il privilegio di vedere al Carlo Felice di Genova con Petrucciani, altra buonanima dai coglioni immensi....).
Forse nel mio post precedente mi sono espresso male, non disprezzo affatto la loro anima più commerciale Frà! Semplicemente mi infastidisce il fatto che moltissimi (quasi tutti...) li sappiano rincodurre semplicemente ad un "motivetto" da spot pubblicitario...questo è triste, da morire...ti da la misura di quanto la gente viva nella propria totale ignoranza....!
Figurati, non avevo il minimo dubbio che si fosse trattato di una svista e non volevo fare il puntiglioso. Mi sono permesso di correggere solo perché, chi volesse interessarsi dei WR dopo la lettura di questo post, non corra il rischio di limitarsi allo (SPLENDIDO) periodo di Jaco.
Prima ci sono dischi altrettanto validi, come "I Sing The Body Electric" per esempio.
Per il discorso commerciale in effetti avevo capito che non ti piacesse, ed ero rimasto colpito perché oltre al merito di introdurre in maniera massiccia la contaminazione con altri generi, considero i WR dei grandi proprio perché grazie ai loro clamorosi hit commerciali sono riusciti ad appassionare molti "rockettari", me in primis, al mondo del Jazz, che erroneamente viene considerato come una palla destinata solo a pseudo-intellettuali che preferiscono i salotti al sudore dei concerti.
Grazie al lavoro di Joe e compagni ho scoperto dischi come "My Favourite Thing" di Coltrane o "Kind Of Blue" di Davis. Probabilmente senza "Birdland", "Black Market" o "Teen Town" sarei rimasto della stessa opinione anche io, e quante belle cose mi sarei perso...
Invece quei brani riuscirono a fare breccia nel mio cuore di dodicenne e seppero farmi capire che, a volte, una elegante scala cromatica può essere più ribelle di una Mesa Boogie col volume ad 11.
Cazzo, questa è una delle prime morti che mi tocca davvero, perché rappresenta l'inizio della fine.
Finché muore un Layne Stanley di overdose o un Kurt Cobain suicidandosi, sono cose che ti aspetti e che hanno sempre fatto parte del circo del R'n'r da Robert Johnson in poi (mi si perdoni l'involontario cinismo, non intendo mancare di rispetto a questi grandi musicisti, è solo per fare una considerazione).
Quando s'iniziano a spegnere per cause più o meno naturali (ed un cancro a 75 anni è purtroppo da catalogare in questa maniera) dei musicisti che hai seguito sin dall'infanzia, ti rendi conto che persone come Ozzy, Lemmy, Robert Plant, Ritchie Blackmore B.B. King o Keith Richards saranno i prossimi, e purtroppo il panorama attuale non offre NULLA in grado di rimpiazzarli.
Ed allora mi chiedo, pur sfiorando il luogo comune, è iniziata la morte della Musica con la "M" maiuscola? Ci rimarrà solo il maniersimo più o meno valido?
Non che la scena d'oggi difetti di musicisti validi, ma il discorso è sempre quello, mancano i veri e propri leader. Quelli che un giorno si sono svegliati ed hanno cambiato la musica. Joe era uno di questi.
I Muse, i Radiohead, i Red Hot Chili Peppers, Norah Jones, Bjork o lo stesso Victor Wooten (tanto per citare i più noti nei relativi campi) non sono all'altezza. Producono musica ottima, ma - a mio parere - destinata ad uscire sminuita dal giudizio del tempo.
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