Mannaggia Criceto, io ti stavo a cojonà su Smith e tu mi segui pure!
In realtà le note di GHS3 sono di Milkowski, giornalista musicale. Comunque spesso ho visto Smith nominare i VTT (e anche lui lo dice con un filino di bava), e sono curiosi di ascoltarmeli per bene. Non al PC con le casse del PC

, ma su un degno stereo. Sui personaggi, come ho già detto, ho un sospetto per Smith di un certo puzzapiedismo, mentre Henderson e Vittorio mi hanno conquistato con Tribal Tech e Bela Fleck.
Su Gambale: lo vidi nel 2005 col gruppo di Billy Cobham (che ho sempre immaginato come un gigante, e invece di persona è un "normale"). Sono entrato pensando di morire per quei due e invece alla fine mi è piacuto di più il bassista, fenomenale, tale Ric Fierabracci. Di Gambale ho qualche disco, e dico che ha alternato cose egregie a cose molto porche.
Sulla Mahavishnu si potrebbe aprire apposita discussione. Anni fa ci provai io con
John McLaughlin con risultati brucianti.
E' un gruppo che amo, soprattutto nella prima incarnazione. Prima di ascoltarli credevo di essere furbo, di avere capito tutto: avevo i miei gruppi fusion anni 80/90 e non pensavo servisse altro.
La storia ci dice che la madre di tutto è stata la voglia di sperimentare di Davis. Dal gruppo di lavoro che ha creato Bitches Brew sono uscite le band fondamentali, che hanno coniugato le idee di quei giorni nelle varie forme: rock (la Mahavishnu), funk (Headhunters), classicismo (Return to Forever), jazz per bianchi (

Weather Report

).
La prima Mahavishnu, tra le tante cose, è un gruppo che ha un tiro pauroso, pestano come dei fabbri incazzati col mondo (in realtà tutta la musica di McLaughlin è lode a Dio). La potenza di quel gruppo è secondo me ineguagliata, anche dalle succesive incarnazioni, e Il loro affaccio nel mondo del rock, nel '71, credo che abbia fato smettere di suonare parecchi.
Se posso consigliare un disco direi il primo, the Inner Mounting Flame. Sennò Visions of the Emerald Beyond, della seconda Mahavishnu che è una sorta di gruppo zappiano.