DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
- johnny blade
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
A me il disco degli heaven and hell non piace..È da qualche parte dimenticato..
Troppo lungooltretutto, 3 pezzi li toglierei.
Niente di memorabile per me: solo bible black.
Con Dio mi piacciono solo i primi due.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Neanche a me fa impazzire The Devil You Know. Però Dehumanizer lo apprezzo, chiaramente non a livello di Heaven e Mob, ma mi piace molto.johnny blade ha scritto: ↑20 ottobre 2021 19:39 A me il disco degli heaven and hell non piace..È da qualche parte dimenticato..
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Pari pariprettyface ha scritto: ↑20 ottobre 2021 19:53Neanche a me fa impazzire The Devil You Know. Però Dehumanizer lo apprezzo, chiaramente non a livello di Heaven e Mob, ma mi piace molto.johnny blade ha scritto: ↑20 ottobre 2021 19:39 A me il disco degli heaven and hell non piace..È da qualche parte dimenticato..
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
johnny blade ha scritto: ↑20 ottobre 2021 19:57Pari pariprettyface ha scritto: ↑20 ottobre 2021 19:53Neanche a me fa impazzire The Devil You Know. Però Dehumanizer lo apprezzo, chiaramente non a livello di Heaven e Mob, ma mi piace molto.johnny blade ha scritto: ↑20 ottobre 2021 19:39 A me il disco degli heaven and hell non piace..È da qualche parte dimenticato..
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Vero.
Ma mica solo in quel pezzo..
Il disco perde un po'.
Sto ascoltando Nightwing e il suono della batteria non è il massimo.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Grazie @prettyface per la chiara spiegazione. 
Zitti, zitti, il silenzio è d'oro....
Alla fine il problema è uno solo, quando si parla di Musica: ce n'è così tanta di bella da ascoltare e così poco tempo per farlo...
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Nel tour di Eternal Idol, nella data romana, avrebbero dovuto suonare al Palaeur: un palazzetto dalla giusta capienza per una band del loro calibro, seppure con una acustica sotto la decenza .
All'ultimo, il concerto venne spostato al cinema (!!!!) Le Ginestre di Casal Palocco, con tutta la gente che era fuori dal Palaeur che si dovette spostare in blocco.
In rete c'è un racconto che parla di scontri con la polizia, fuori dal cinema, perché tutto il pubblico non riusciva ad entrare.
Cose di un'altra epoca!
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
È vero! Me lo ricordo.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Al Palasport di Reggio Emilia, dicembre 1987, la location venne confermata. Però fu un concerto (bellissimo) per pochi intimi.Cotlod ha scritto: ↑21 ottobre 2021 08:16 Nel tour di Eternal Idol, nella data romana, avrebbero dovuto suonare al Palaeur: un palazzetto dalla giusta capienza per una band del loro calibro, seppure con una acustica sotto la decenza .
All'ultimo, il concerto venne spostato al cinema (!!!!) Le Ginestre di Casal Palocco, con tutta la gente che era fuori dal Palaeur che si dovette spostare in blocco.
In rete c'è un racconto che parla di scontri con la polizia, fuori dal cinema, perché tutto il pubblico non riusciva ad entrare.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Mah, secondo me ogni disco deve essere preso per il contesto storico in cui esce. I dischi dei BS della seconda metà degli anni 80 sono pieni di riverbero di batteria, perché in quel periodo il mercato richiedeva quello. La dico fino in fondo, ma questa è un'opinione personale: preferisco sentire "respirare" la musica piuttosto che sentirla soffocare dalla compressione 2.0.johnny blade ha scritto: ↑20 ottobre 2021 22:02Vero.
Ma mica solo in quel pezzo..
Il disco perde un po'.
Sto ascoltando Nightwing e il suono della batteria non è il massimo.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Su questo sono d'accordo.prettyface ha scritto: ↑21 ottobre 2021 13:25 La dico fino in fondo, ma questa è un'opinione personale: preferisco sentire "respirare" la musica piuttosto che sentirla soffocare dalla compressione 2.0.
Anzi no: di più.
Oggi tante batterie mi sembrano suonate col...pc.
Finte. Come i fustini (cit.).
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
È cosìjohnny blade ha scritto: ↑21 ottobre 2021 13:31Su questo sono d'accordo.prettyface ha scritto: ↑21 ottobre 2021 13:25 La dico fino in fondo, ma questa è un'opinione personale: preferisco sentire "respirare" la musica piuttosto che sentirla soffocare dalla compressione 2.0.
Anzi no: di più.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Tyr suona alla grande.
Sicuramente meglio di THC
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Per me esistono solo le batterie riverberate anni 80 o la cassa dei fear factory.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
A me piace quel genere di suono di batteria che trovi per es. in Bark At The Moon.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
deh vorrei vedere, la scuola Powell-Appice1-Appice2-Rondinelli-Aldrige
bada la gente...
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Grande anche il Bob Rondinelli!!
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Altro batterista dal tocco "leggero"
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Non sapevo che suonasse con axel rudi pell. Erano anni che non lo sentivo.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Eh si, sono ormai tre album da studio con Pell. Senza contare le ballad e i livejohnny blade ha scritto: ↑21 ottobre 2021 22:42Non sapevo che suonasse con axel rudi pell. Erano anni che non lo sentivo.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Con un giorno di ritardo rispetto al consueto mercoledì vi presentiamo la 34esima puntata di 𝗗𝗘𝗝𝗔-𝗩𝗨, la rubrica del nostro 𝗔𝗹𝗲𝘀𝘀𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗔𝗿𝗶𝗮𝘁𝘁𝗶 dedita ad analizzare e contestualizzare storicamente i grandi classici del passato.
Inquadrare i Malice unicamente come cloni dei Judas Priest è un concetto estremamente limitante, non foss'altro per quella predisposizione all’armonizzazione che soltanto i più talentuosi gruppi americani di quel periodo sono capaci di sciorinare con tale irriverente disinvoltura.
E' il 1987 ed esce il loro secondo album "𝗟𝗶𝗰𝗲𝗻𝘀𝗲 𝘁𝗼 𝗞𝗶𝗹𝗹".
𝗖𝗟𝗜𝗖𝗖𝗔 𝗤𝗨𝗜 𝗣𝗘𝗥 𝗟𝗘𝗚𝗚𝗘𝗥𝗘!
https://www.metal.it/album.aspx/17913/2 ... e-to-kill/
#malice #licensetokill #dejavu
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Secondo me, son troppo JP dipendenti e poi il loro album più bello è "In the Beginning...".
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prettyface
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
sul fatto della dipendenza dai Priest, non ci sono dubbi, ma ispirarsi ai Judas non è come ispirarsi ai Maneskin: riguardo al fatto che il loro album più bello sarebbe "In The Beginning" c'è da discutere...buona serata.
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Blizzard Of Z
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Complimenti Ale, 'solita' recensione ben fatta per una band grandiosa, reputo Rockin with you del primo un vero e proprio anthem metal e License To Kill un album che all'epoca Ram It Down nemmeno arrivava alla caviglia! Ottimo recupero: indimenticabili! 
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prettyface
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Blizzard Of Z ha scritto: ↑28 ottobre 2021 17:54 Complimenti Ale, 'solita' recensione ben fatta per una band grandiosa, reputo Rockin with you del primo un vero e proprio anthem metal e License To Kill un album che all'epoca Ram It Down nemmeno arrivava alla caviglia! Ottimo recupero: indimenticabili!![]()
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Licence to kill.....album mostruosamente meraviglioso
Gruppo ovviamente sottovalutato, disco assolutamente strabordante di puro metallo, al tempo loro erano sicuramente meglio dei Priest.
Ottima recensione
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
disco stupendo
"ovviamente" conosciuti grazie al film anni '80, che Dio benedica sempre quegli anni meravigliosi
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Concordo, anche sul fatto che in quel periodo fossero superiori ai Priest.
Grazie per la lettura e l'apprezzamento.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Devo riesumarlo.
Saranno 30 anni che non lo ascolto.
È un LP tra tanti che ho dimenticato..

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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Devo riscoprirli. 
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Il duo iniziale è da leggenda, ma come dice Fabio, i Judas di quel periodo (stavano per pubblicare Ram It Down) non arrivano neanche alla caviglia di License.johnny blade ha scritto: ↑28 ottobre 2021 20:02 Devo riesumarlo.
Saranno 30 anni che non lo ascolto.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Grandi, sarà una vita che non li ascolto.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Ho ascoltato questo disco in questi giorni. In realtà si tratta di una riscoperta perché me lo aveva fatto ascoltare un amico penso più di 25 anni fa. Mi ricordo che allora mi erano piaciuti, sì, ma niente di trascendentale, tanto è vero che me ne dimenticai. Ora invece, con tanti anni di saggezza in più, mi sono reso conto di che grande disco sia. Davvero una bella riscoperta! 
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Mi fa molto piacere. Grazie per la tua risposta.Cattivo_soggetto ha scritto: ↑31 ottobre 2021 22:27 Ho ascoltato questo disco in questi giorni. In realtà si tratta di una riscoperta perché me lo aveva fatto ascoltare un amico penso più di 25 anni fa. Mi ricordo che allora mi erano piaciuti, sì, ma niente di trascendentale, tanto è vero che me ne dimenticai. Ora invece, con tanti anni di saggezza in più, mi sono reso conto di che grande disco sia. Davvero una bella riscoperta!![]()
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
𝗦𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗹𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹'𝗵𝗲𝗮𝘃𝘆 𝗺𝗲𝘁𝗮𝗹 𝗰𝗹𝗮𝘀𝘀𝗶𝗰𝗼.
Riviste e trend si dividono sostanzialmente in due tronconi: chi segue le diramazioni non richieste del Seattle sound, chi si tuffa a corpo morto nelle riprovevoli gesta extra musicali degli alfieri del "black from Oslo" e dintorni.
Nel mezzo, praticamente non c'è nulla.
O meglio, nulla che i media si prendano la briga di raccontare...
Esce nel 1993 "𝗖𝗮𝗽𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗻", omonimo debutto del terzetto di Francoforte, protagonista della 𝟯𝟱𝗲𝘀𝗶𝗺𝗮 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗮𝘁𝗮 di 𝗗𝗘𝗝𝗔-𝗩𝗨, la rubrica del nostro 𝗔𝗹𝗲𝘀𝘀𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗔𝗿𝗶𝗮𝘁𝘁𝗶.
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https://www.metal.it/album.aspx/44506/2 ... capricorn/
#capricorn #dejavu
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Non mi fece impazzire allora così come non mi fa impazzire adesso (riascoltato ieri grazie alla rubrica di Alessandro) ma di certo si tratta di un album solido.
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Re: DEJA-VU: alla riscoperta dei grandi classici
Di loro ho Inferno, un disco semplice ma allo stesso tempo bello tosto. Una volta all'anno mi capita di ascoltarlo con piacere.