[I Migliori] King Crimson
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[I Migliori] King Crimson
Nell'attesa vana di un ennesimo ritorno in pista con chissà quale compagine, oggi tocca al gruppo la cui mente è sempre stata quella di Robert Fripp, fin dal suo ingresso nel trio Giles, Giles & Fripp: i King Crimson.
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Re: [I Migliori] King Crimson
In the Court of the Crimson King
(1969)
In the Wake of Poseidon
(1970)
Lizard
(1970)
Islands
(1971)
Larks' Tongues in Aspic
(1973)
Starless and Bible Black
(1974)
Red
(1974)
Discipline
(1981)
Beat
(1982)
Three of a Perfect Pair
(1984)
THRAK
(1995)
The Construkction of Light
(2000)
The Power to Believe
(2003)
A Scarcity of Miracles
(2011)
In questo caso avete 4 scelte obbligatorie e, sarebbe gradita la motivazione del perché sono proprio tali.
(1969)In the Wake of Poseidon
(1970)Lizard
(1970)Islands
(1971)Larks' Tongues in Aspic
(1973)Starless and Bible Black
(1974)Red
(1974)Discipline
(1981)Beat
(1982)Three of a Perfect Pair
(1984)THRAK
(1995)The Construkction of Light
(2000)The Power to Believe
(2003)A Scarcity of Miracles
(2011)In questo caso avete 4 scelte obbligatorie e, sarebbe gradita la motivazione del perché sono proprio tali.
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- Ennio
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Re: [I Migliori] King Crimson
Ciao, discografia eccezionale. Io ho votato così:
In the Court of the Crimson King - quasi superfluo indicare il perché. Formazione spaziale, musica spaziale, influenza infinita su tutto il movimento Prog e oltre.
Red - disco che ho letteralmente consumato. Formazione trio da delirio, potenza sonora, aggressività, tecnica, pathos: l'inizio di una ricerca compositiva maniacale di Fripp che si svilupperà fino a The Power to Believe.
Discipline - il capolavoro della triade di uscite degli anni 80. L'arrivo di Belew. Musica che sconfina in territori new wave, intrecci di chitarre da capogiro, Tony Levin allo stick...oh! oooh! ooooooh!!!! (grida di esortazione). Una cosa portentosa!
The Construkction of Light (a pari merito con The Power to Believe) - musica che vaga fra Saturno e il cervello diagonale di Belew e Fripp. Buon ascolto.
In the Court of the Crimson King - quasi superfluo indicare il perché. Formazione spaziale, musica spaziale, influenza infinita su tutto il movimento Prog e oltre.
Red - disco che ho letteralmente consumato. Formazione trio da delirio, potenza sonora, aggressività, tecnica, pathos: l'inizio di una ricerca compositiva maniacale di Fripp che si svilupperà fino a The Power to Believe.
Discipline - il capolavoro della triade di uscite degli anni 80. L'arrivo di Belew. Musica che sconfina in territori new wave, intrecci di chitarre da capogiro, Tony Levin allo stick...oh! oooh! ooooooh!!!! (grida di esortazione). Una cosa portentosa!
The Construkction of Light (a pari merito con The Power to Believe) - musica che vaga fra Saturno e il cervello diagonale di Belew e Fripp. Buon ascolto.
Edward Lodewijk van Halen
26/01/1955 - 06/10/2020
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Re: [I Migliori] King Crimson
@Cotlod dai vieni a litigare sul primato fra The Construkction of Light The Power to Believe.... 
Edward Lodewijk van Halen
26/01/1955 - 06/10/2020
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Re: [I Migliori] King Crimson
Io litigherei su Larks' Tongues in Aspic, ma non c'ho voglia. 
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Re: [I Migliori] King Crimson
E' che sono tutti capolavori o "semplicemente" grandissimi dischi.nonchalance ha scritto: ↑26 febbraio 2025 11:22 Io litigherei su Larks' Tongues in Aspic, ma non c'ho voglia.![]()
Io, alla fine, ho scelto per gusto personale.
E' difficile lasciare fuori album del calibro di "Lizard", "Larks" e "Island" per gli anni '70 e "Thrak" per gli anni '90.
Edward Lodewijk van Halen
26/01/1955 - 06/10/2020
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- nonchalance
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Re: [I Migliori] King Crimson
Fatto bene!Ennio ha scritto: ↑26 febbraio 2025 12:03E' che sono tutti capolavori o "semplicemente" grandissimi dischi.nonchalance ha scritto: ↑26 febbraio 2025 11:22 Io litigherei su Larks' Tongues in Aspic, ma non c'ho voglia.![]()
Io, alla fine, ho scelto per gusto personale.
E' difficile lasciare fuori album del calibro di "Lizard", "Larks" e "Island" per gli anni '70 e "Thrak" per gli anni '90.
Io Lizard lo trovo arzigogolato, mentre Islands è dispersivo.
Thrak, invece, mi ha sempre affascinato. Anche se dopo un po'..
Di In the Wake of Poseidon dicono che sia la replica del primo però, cazzo, come fai a metterlo da parte!
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Re: [I Migliori] King Crimson
Con piacere.
I repeat myself when under stress
I miei voti:
In The Court - Una cosa che non si dice mai di questo periodo della band: la formazione "classica" dei King Crismon, quella del primo disco, il loro maggiore successo di critica e commerciale, è stata insieme per meno di un anno (Gennaio-Dicembre 1969). Cinque ragazzi che trovano l'alchimia perfetta in una manciata di prove e creano il disco che proietta un'ombra lunga dieci anni. Di fatto, a Dicembre del '69, Fripp e Sinfeld si ritrovano da soli con un successo discografico da dover gestire senza una band; i dischi successivi del duo (fino a Lizard compreso la guida del gruppo è in mano a entrambi, mentre nella prima fase il contributo maggiore era di McDonald) sono anche belli ma ripetono quello che sta In The Court.
Che è anche un disco con evidenti difetti: la parte sperimentale di Moonchild lunga e noiosissima è stata giustamente tagliata nell'ultimo remix di Roberto e Wilson. Ma dove funziona manda a casa tutti.
Larks' Tongues In Aspic - Stavo per votare Red, ma poi qualche mese fa ho avuto una epifania e ho finalmente goduto ascoltando Lark's Parte I, brano che definisce il concetto di improvvisazione collettiva meglio di qualsiasi free jazz di Ornette Coleman o John Coltrane. L'altra epifania l'ho avuta consumando Easy Money dai live con l'ultima formazione: non so se è per merito dei tre batteristi, che sui brani del vecchio repertorio fanno delle cose da fine del mondo, ma poi il brano è quello, ed era già un capolavoro nel 1973. Questo è il disco dove Roberto riparte un'altra volta senza band, e non si sa come riesce a convincere due fuoriclasse assoluti a suonare con lui (Bruford veniva dalle registrazioni di Close To The Edge rendiamoci conto da quale disco è uscito - Wetton aveva già una carriera avviata come session) e tira fuori dal cilindro il jolly che fa la differenza, il percussionista Jamie Muir, che sospetto sia alla base della svolta improvvis- impromp vis.. ionalista.
Ecco, questo è il momento dove Robert Fripp guarda il resto dei gruppi prog inglesi e fa ciao ciao con la manina. Tipo Marco Pantani quando comincia la salita, rivolto agli altri ciclisti: "vabbè allora io vado eh".
Discipline - Altra ripartenza, altro colpo di scena. Stavolta tira dentro Adrian Belew, prendendolo dalla band di Zappa, da Bowie, dai Talking Heads, e insieme definiscono cosa vuol dire suonare rock evoluto e orecchiabile, eccessivo, piacione e scacciafiga, senza dimenticare una concessione alle mode del momento (la new wave britannica, la disco degli Chic - giusto il reggae hanno ignorato). Disco che quando l'ho scoperto mi veniva da ridere: io che pensavo che la musica "complicata" l'avessero inventata i Dream Theater, i Cynic, ah ah ah!
Power to Believe - Come ci si sente ad aver fatto il disco più bello della tua carriera dopo 36 anni di carriera? Eh, Roberto? Qui davvero non ho parole. Questo disco manda a casa i Tool (che nel tour del 2001 devono essersi vergognati tantissimo ad avere come gruppo di apertura i King Crimson), i Meshuggah, e pure la formazione spaventosa di Larks' del 1973: la quinta parte di Larks' è la fine di tutta la musica occidentale; serve scrivere altra musica dopo di questo brano?
Di recente ho avuto modo di ascoltare la riedizione di ConstruKction of Light, quello con le batterie ri-registrate, e stavo per cedere e preferirlo a Power To Believe. Alla fine sono entrambi dischi fuori classifica.
"C'era una vorta tutto quer che c'era..."
- Ennio
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Re: [I Migliori] King Crimson
sei un grandissimo. Punto.
Edward Lodewijk van Halen
26/01/1955 - 06/10/2020
26/01/1955 - 06/10/2020
- diego
- Il Maestro® ma anche un Signore®
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Re: [I Migliori] King Crimson
Io sono un novizissimo dei KC rispetto a voi, e ammetto che nella mia novizità con The Power To Believe faccio fatica (come del resto, tenendo in piedi il parallelo, faccio fatica con i Tool), nel senso che rientra tra quei dischi di cui "intravvedo" l'enorme valore ma che non riesco a sentire dentro.
Mi sento molto più affine alla loro produzione "classica" 1969-1974, con l'unica incursione negli '80 rappresentata da Discipline.
Mi sento molto più affine alla loro produzione "classica" 1969-1974, con l'unica incursione negli '80 rappresentata da Discipline.
Profeta del Dio Cefalo
Guerra non cerco, pace non sopporto.
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